ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti,
mi confronto con voi rispetto alla normativa controllo fumi.
Ad oggi ho avuto risposte contrastanti da vari "esperti".

Il problema riguarda un inquilino che ha saltato 1 anno di controllo fumo e la revisione caldaia annuale per 3 anni. La caldaia è stata ora revisionata.
Chiedo se, per tali annualità è possibile essere multati e quindi l'ultima revisione (come penso) non sana quanto non fatto in precedenza
Ringrazio tutti per le risposte.
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Vado a memoria:
Se non erro dovrebbe (condizionale) essere stato istituito l'archivio regionale delle caldaie per tenere sotto controllo i vecchi impianti mediante un nuovo libretto caldaia e comunicazione alla regione dei risultati.

Ciò dovrebbe portare la regione a conoscere se un occupante della casa (e non il proprietario) salta le revisioni.
In tale caso la regione potrebbe fare una verifica e elevare multe tra 500 e 3000€

Ripeto IMHO
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Vado a memoria:
Se non erro dovrebbe (condizionale) essere stato istituito l'archivio regionale delle caldaie per tenere sotto controllo i vecchi impianti mediante un nuovo libretto caldaia e comunicazione alla regione dei risultati.

Ciò dovrebbe portare la regione a conoscere se un occupante della casa (e non il proprietario) salta le revisioni.
In tale caso la regione potrebbe fare una verifica e elevare multe tra 500 e 3000€

Ripeto IMHO
Sono sulla tua lunghezza d'onda. Con la differenza che la persona che viene multata è il responsabile dell'impianto che poi si deve rivalere su chi occupava l'immobile.
Stessa cosa mi è stata confermata da un altro tecnico manutentore.

Ma c'è un ingegnere che non la pensa così. Spergiura verbalmente che è tutto sanato.
Dal mio punto punto di vista se devo acquistare un 1kg di arance vado da un fruttivendolo e non vado da un agronomo... (ma alcuni avvocati risiedono su altri pianeti probabilmente).

Mi chiedo... secondo voi è opportuno farsi mettere tale dichiarazione per iscritto?
Anche perché negli ultimi 4 anni da quando è avvenuta l'informatizzazione del sistema... il numero di controlli è sensibilmente aumentato.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
sapevo anch'io che è "come per l'auto"; l'ultima revisione, pur in ritardo, sana i pregressi.
al di là del fatto che se si cominciasse a multare gli inadempienti, probabilmente si sanerebbe il debito pubblico.
 

dormiente

Membro Senior
Agente Immobiliare
Più che una eventuale multa, Il problema é se succede qualche accidente dipendente dalla caldaia........
Consiglio di mettere sul contratto di locazione che il proprietario invierà il tecnico per la pulizia annuale della caldaia ( mentre per i fumi si fa ogni 2 anni) ed il costo della manutenzione , che a sua volta ne chiederà il rimborso al conduttore entro le due settimane dalla richiesta.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
il proprietario invierà il tecnico per la pulizia annuale della caldaia ( mentre per i fumi si fa ogni 2 anni)
Intendiamoci: il locatore può mandare il tecnico a fare la pulizia caldaia anche ogni 6 mesi, ma la prescrizione non è quella: il controllo caldaie se non ricordo male è obbligatorio con cadenza biennale, (quando si tratta di apparecchio datato): inizialmente è stabilita dopo 4 anni.

Non ne sono certo , ma il controllo dovrebbe sanare il pregresso: la caldaia avrebbe potuto non essere in uso per un certo lasso di tempo.

Potrebbe assumere una carattere diverso il bollino verde(o blu): questo è una specie di balzello: si prescrive?

C'è anche un ulteriore aspetto: la nuova normativa fa decadere la validita dell'APE se il libretto di caldaia non è in regola coi controlli biennali: anche qui la "grida" esiste, cosa in realtà poi succeda ex-post non so.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
La frequenza del controllo dipende dalla tipologia di caldaia e lo si trova scritto sul libretto delle istruzioni. Può essere 1 anno, 2 , 4 dipende dalla caldaia e lo stabilisce il produttore.
La pulizia è consigliata annualmente ma uno fa come vuole.
Mentre i fumi vanno controllati ogni 2 anni.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Hai ragione anche tu.....: dipende da molti elementi.

La normativa nazionale prevede:
- ogni 4 anni dopo la prima accensione, per impianti a metano o GPL
- ogni 2 anni per impianti a combustibile liquido o solido con potenza tra 10 e 100kW
- ogni anno per le caldaie che che superano i 100kW

Questi intervalli differiscono nelle regioni che hanno regolamentato la materia (Aosta, liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino, Friuli,Toscana, Emilia, Sicilia, Puglia)

Pare ci siano norme diverse pure nei Comuni sopra i 40000 abitanti.

Da distinguere poi la manutenzione periodica ordinaria, ed il controllo del Bollino Blu: la prima è finalizzata a prevenire guasti, la seconda è un obbligo di legge.


Il DL192/2005 stabilisce controlli annuali per impianti di potenza maggiore di 35kW, alimentati da qualunque combustibile.

Gli impianti di potenza inferiore a 35 kW (comprendente quasi tutti gli autonomi di appartamenti di medie dimensioni) vanno verificati ogni due anni, nel caso il generatore sia installato da oltre 8 anni o provveda anche alla produzione di acqua calda con focolare a camera aperta e siano installati all'interno delle abitazioni.
Altrimenti il decreto stabilisce, per potenze inferiori a 35kW, l'obbligo di controllo addirittura ogni 4 anni.

Salvo specifiche indicazioni della casa produttrice......
 

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