francesco1

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Grazie dell’ospitalità, mi rivolgo a voi per cercare di risolvere un dubbio.
Un anno fa ho acquistato un piccolo appartamento come seconda casa in montagna, tramite agenzia avevo visto i locali e mi sono piaciuti, il prezzo era conveniente.
Il venditore, Geometra, aveva fatto fare dei lavori recentemente con DIA: spostato parete bagno e rifatto impianto elettrico.
Prima dell’atto in comune erano state consegnate le certificazioni degli impianti e la fine lavori (stavano scadendo i termini della DIA) .
Dopo l’atto ho cambiato i sanitari e sapendo che c’era ancora da chiedere l’agibilità l’ho richiesta come nuovo proprietario allegando copia di tutte le necessarie certificazioni sottoscritte dal tecnico.
Sono passati sei mesi senza ulteriori richieste da parte del comune e presumo sia decorso il tempo per considerarla concessa per silenzio-assenso.
Ora parlando con un amico abbiamo verificato che in occasione dei lavori il venditore aveva controsoffittato i locali diminuendo di 5 cm le altezze rispetto alle minime consentite (il comune prevede 2.50).
Che i lavori li abbia fatti il venditore è confermato dalle fotografie dell’agenzia e lo stesso ha sottoscritto la dichiarazione di conformità a quanto previsto dalla DIA (spostamento parete interna).
La controsoffittatura mi piace, so anche che qualora vi fossero dei problemi potrei ripristinare le altezze ma il dubbio è questo:
- avendo richiesto io l’agibilità e verificato poi che le altezze sono difformi, ho qualche responsabilità?
- Se volessi sanare la situazione senza togliere il controsoffitto cosa potrei fare?
grazie.
 

Architetto

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Professionista
Dopo l'atto di acquisto, per essere in regola, avresti dovuto fare una comunicazione di manutenzione ordinaria (in comune) per il cambio dei sanitari;
visto che il geom. ha fatto i lavori di modifica e ha redatto la chiusura con la conformità nella dichiarazione, dovresti riuscire a dimostrare che le opere non sono state svolte da te, ma sono antecedenti il tuo acquisto...
Per definire se realmente le altezze sono regolari, (visto che sei di Brescia e presumo che la casa in montagna si trovi in Lombardia), dovresti stare tranquillo perché l'art. 8 del Regolamento d'Igiene Tipo (Titolo III) della Regione Lombardia, prevede:

3.4.8. Altezze minime in relazione all’altitudine.
Nei Comuni situati tra i 600 e 1000 m. sul livello del mare, può essere ammessa, tenuto conto delle condizioni climatiche locali e della locale tipologia, una riduzione dell'altezza media fino a m. 2,55 per gli spazi di abitazione e m. 2,20 per gli spazi accessori e di servizio, ulteriormente riducibili a m. 2,00 per i corridoi e i luoghi di passaggio in genere, compreso i ripostigli.
In caso di soffitto non orizzontale, il punto più basso non deve essere inferiore a m. 2,00 per gli spazi di abitazione e m. 1,75 per gli spazi accessori e di servizio.
Nei Comuni montani per le costruzioni al di sopra dei 1000 metri sul livello del mare, può essere ammessa una riduzione dell'altezza media fino a m. 2,40 per gli spazi di abitazione e m. 2,10 per gli spazi accessori e di servizio, ulteriormente riducibili a m. 2,00 per i corridoi e i luoghi di passaggio in genere, compresi i ripostigli.

Nel caso dovresti vedere se rientri nelle altezze slm, previste dal regolamento, se vi sono modifiche a livello di ASL territoriale (ovvero se vale il regolamento tipo oppure è stato redatto il regolamento locale d'Igiene), e se nel RE vi sono restrizioni rispetto al RI ASL...
Infine, valgono le stesse verifiche, se per caso il tuo immobile si trovi in un comune fuori dalla regione Lombardia...:)
spero esserti stato utile...:)
 

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