jdm_35

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti,
io e mia moglie siamo interessati a un appartamento in un condominio del 2010 (sarebbe il nostro primo acquisto).
Dato che l'appartamento è molto bello e sembra quasi nuovo, abbiamo pensato di fare una proposta di acquisto il prima possibile. Tuttavia, per evitare di fare errori, vogliamo capire che tipo di documenti è necessario richiedere prima di fare una proposta.
L'agente mi ha detto che i proprietari attuali non sono in possesso dei certificati di conformità degli impianti? Possibile?
Per quanto riguarda il certificato di agibilità, devo richiedere quello del condominio o deve esistere anche quello del singolo appartamento?
Ci sono altre cose importanti?
Grazie in anticipo per ogni eventuale risposta.
Cristian
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti,
io e mia moglie siamo interessati a un appartamento in un condominio del 2010 (sarebbe il nostro primo acquisto).
Dato che l'appartamento è molto bello e sembra quasi nuovo, abbiamo pensato di fare una proposta di acquisto il prima possibile. Tuttavia, per evitare di fare errori, vogliamo capire che tipo di documenti è necessario richiedere prima di fare una proposta.
L'agente mi ha detto che i proprietari attuali non sono in possesso dei certificati di conformità degli impianti? Possibile?
Per quanto riguarda il certificato di agibilità, devo richiedere quello del condominio o deve esistere anche quello del singolo appartamento?
Ci sono altre cose importanti?
Grazie in anticipo per ogni eventuale risposta.
Cristian
Al di là della documentazione in regola, se è recente deve avere almeno il cappotto, la caldaia centralizzata in chiave moderna, il riscaldamento a pavimento e le tapparelle elettriche (dando per scontato ascensore e box), altrimenti non ne vale la pena.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Direi che sarebbe opportuno verificare l'assenza di gravami (ipoteche, trascrizioni pregiudizievoli, ecc...), la conformità urbanistica e catastale dell'immobile (ovvero che "tutto" sia conforme e regolare e nulla si abusivo), oltre alla titolarità della proprietà (quindi sapere esattamente chi sia il proprietario dell'immobile e in base a quale/i titolo/i).
Il certificato di conformità catastale e urbanistico, ti farà conoscere tutte le licenze edilizie, varianti, sanatorie, ecc.... che si sono susseguite nel tempo, e anche gli estremi del "certificato di agibilità" se presente.

In merito alle dichiarazioni di conformità degli impianti, direi che la mancanza d'essi non costituisce necessariamente un problema, ovvero non esiste l'obbligo di fornirle, semmai sarebbe opportuno e consigliabile che ci fossero.
Il fatto che non siano disponibili, fa pensare ad un immobile realizzato altre 10 anni fa (per cui dette dichiarazioni esistono e saranno datate al momento del rilascio-realizzazione degli impianti, ma "scadute" in quanto rilasciate da oltre 10 anni).
Ciò ciò non significa che gli impianti non siano "a norma",
Non saranno a norma solamente nel caso in cui per qualche ragione si sia messo mano agli impianti (ovvero siano stati modificati anche in parte) dopo la loro realizzazione, o se gli impianti risalgono a decenni or sono (ma questo pare non essere il tuo caso dato che scrivi che il condominio risale al 2010).

Di fatto, se non sono stati modificati, anche solo in parte, gli impianti sono a norma ma privi di certificazioni in corso di validità.
Ripeto tuttavia, che i certificati di conformità degli impianti non sono obbligatori, ma consigliati.

Per valutare un "buon acquisto" vale la pena tenere conto anche di altri fattori, oltre alla bellezza dell'immobile e al prezzo, ovvero; la zona in cui si trova, il contesto condominiale, i servizi presenti in zona, il piano dell'appartamento, l'esposizione, le finiture, gli accessori, il tipo di impianti, la presenza (necessaria) del garage, ecc....
 

jdm_35

Membro Junior
Privato Cittadino
Direi che sarebbe opportuno verificare l'assenza di gravami (ipoteche, trascrizioni pregiudizievoli, ecc...), la conformità urbanistica e catastale dell'immobile (ovvero che "tutto" sia conforme e regolare e nulla si abusivo), oltre alla titolarità della proprietà (quindi sapere esattamente chi sia il proprietario dell'immobile e in base a quale/i titolo/i).
Il certificato di conformità catastale e urbanistico, ti farà conoscere tutte le licenze edilizie, varianti, sanatorie, ecc.... che si sono susseguite nel tempo, e anche gli estremi del "certificato di agibilità" se presente.

In merito alle dichiarazioni di conformità degli impianti, direi che la mancanza d'essi non costituisce necessariamente un problema, ovvero non esiste l'obbligo di fornirle, semmai sarebbe opportuno e consigliabile che ci fossero.
Il fatto che non siano disponibili, fa pensare ad un immobile realizzato altre 10 anni fa (per cui dette dichiarazioni esistono e saranno datate al momento del rilascio-realizzazione degli impianti, ma "scadute" in quanto rilasciate da oltre 10 anni).
Ciò ciò non significa che gli impianti non siano "a norma",
Non saranno a norma solamente nel caso in cui per qualche ragione si sia messo mano agli impianti (ovvero siano stati modificati anche in parte) dopo la loro realizzazione, o se gli impianti risalgono a decenni or sono (ma questo pare non essere il tuo caso dato che scrivi che il condominio risale al 2010).

Di fatto, se non sono stati modificati, anche solo in parte, gli impianti sono a norma ma privi di certificazioni in corso di validità.
Ripeto tuttavia, che i certificati di conformità degli impianti non sono obbligatori, ma consigliati.

Per valutare un "buon acquisto" vale la pena tenere conto anche di altri fattori, oltre alla bellezza dell'immobile e al prezzo, ovvero; la zona in cui si trova, il contesto condominiale, i servizi presenti in zona, il piano dell'appartamento, l'esposizione, le finiture, gli accessori, il tipo di impianti, la presenza (necessaria) del garage, ecc....
Grazie mille per la risposta, il condominio è del 2010, quindi in effetti sono passati 13 anni.
Sicuramente farò fare tutti i controlli al notaio relativamente a ipoteche etc.
Per quanto riguarda il certificato di conformità urbanistica e catastale, devo chiederli relativi all'appartamento o all'intero condominio? Posso inserirli come clausola nella proposta di acquisto o mi conviene fare la proposta solo dopo averli ottenuti? Purtroppo qui in Lombardia gli immobili vengono venduti molto velocemente.
Ultimissima cosa: il certificato di agibilità deve esserci?
Grazie ancora
 

Rosa1968

Membro Storico
Grazie mille per la risposta, il condominio è del 2010, quindi in effetti sono passati 13 anni.
Sicuramente farò fare tutti i controlli al notaio relativamente a ipoteche etc.
Per quanto riguarda il certificato di conformità urbanistica e catastale, devo chiederli relativi all'appartamento o all'intero condominio? Posso inserirli come clausola nella proposta di acquisto o mi conviene fare la proposta solo dopo averli ottenuti? Purtroppo qui in Lombardia gli immobili vengono venduti molto velocemente.
Ultimissima cosa: il certificato di agibilità deve esserci?
Grazie ancora
Nel 2010 il certificato di agibilità veniva richiesto e il rilascio avveniva con il silenzio assenso. Sicuramente ci sarà la richiesta che viene citata nel rogito e il notaio ha inserito il silenzio assenso. Se incarichi un tecnico per le verifiche della conformità urbanistica potrebbe trovare il certificato nella cartella comunale.
 

Rosa1968

Membro Storico
Per quanto riguarda il certificato di conformità urbanistica e catastale, devo chiederli relativi all'appartamento o all'intero condominio?
In Lombardia non è obbligatoria la relazione tecnica dove il tecnico incaricato, dopo le verifiche ne attesta la conformità urbanistica (attraverso la verifica dei permessi comunali bla bla) e catastale verificando lo stato dei luoghi con la planimetria.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Posso inserirli come clausola nella proposta di acquisto o mi conviene fare la proposta solo dopo averli ottenuti?
Premetto che il venditore non deve fornirti nessun certificato di conformità urbanistica, in quanto in Lombardia non è obbligatorio averlo: sei tu che devi far verificare da un tecnico di tua fiducia la regolarità, al di là delle dichiarazioni che il venditore deve far inserire nel rogito.
Ci sono due strade:
1) fai proposta senza apposita condizione sospensiva: in questo caso, se viene accettata, e poi salterà fuori qualcosa che non va, ne risponderà il venditore , che dovrà sanare per non essere inadempiente.
Le provvigioni saranno comunque dovute.
2) fai proposta con condizione sospensiva legata alla verifica della regolarità entro un termine congruo: se viene accettata, sarà tua cura fare le suddette verifiche, e il contratto diverrà efficace solo se sarà tutto ok.
Solo da quel momento il venditore potrà ricevere e incassare la caparra, e saranno da pagare le provvigioni.

Quale strada scegliere ? Fatti consigliare dall’agente, che dovrebbe conoscere le aspettative del venditore e le eventuali problematiche più evidenti.
 

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