Non esiste la volontarietà nella costituzione di un condominio.
Il condominio è uno stato giuridico che esiste in ragione di determinati elementi, in caso contrario semplicemente non esiste.
Non deve neppure essere confuso con accordi intervenuti tra proprietari per regolare in modo omogeneo determinati aspetti della vita di tutti i giorni. P.es. un gruppo di proprietari di villette unifamiliari che decidono di autolimitare la possibilità di sopraelevazione o di mantenere dei colori uniformi nelle loro abitazioni ecc. ecc.
Per chiarire se esiste o meno un condominio è necessario conoscere cosa recitano gli atti di provenienza riguardo le parti comuni, loro utilizzo, ripartizione spese ecc.
Se il punto precedente non chiarisce allora si deve passare allo stato di fatto, quindi
a) Il contratto del contatore ENEL illuminazione strada privata a chi è stato intestato?
b) il pozzo viene descritto come condominiale anziché comune. Ciò ha una valenza indiscutibile ma chi lo scrive ha ricevuto tale determinazione dalla lettura degli atti di provenienza?
c) il complesso è chiuso perimetralmente rispetto alle strade comunali?
d) la fognatura comunale è posta al confine del lotto e da li parte una sola condotta alla quale si innestano quelle provenienti dalle proprietà individuali o come? se deve essere riparata la tratta comune chi paga? interviene la società che eroga il servizio o voi?
Poiché vi sono delle proprietà che vi legano in modo indissolubile è necessaria la raccolta dei fondi necessari al funzionamento e un minimo di attività amministrativa e manutentiva.
Questo, alla luce della normativa comporta quella serie di adempimenti dei quali domandavi.
Ma ti dirò di più, in linea teorica ovvero senza avere letto gli atti, si potrebbero ipotizzare 3 condominiii (uno composto dalle 6 villette, due condominii minimi composti dalle due bifamiliari) oltre un super-condominio (3 condominii + 2 unifamiliari).