leonardo4

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
mi scuso per la mia ignoranza ma come spesso succede, mi rispondono in molti modi i legali interpellati, e quello che io conoscevo non sempre mi viene confermato.
Al chè mi domando e vi domando, tramite la vosstra esperienza personale:

ho una cliente che ha acquistato un anno fa una casa da un costruttore ( una cooperativa che ha costruito su area Pep). adesso si trova nelle codizioni di vendere l'immobile.
Fatto sta che la cooperativa al momento è in concordato fallimentare.
La domanda è:

è vero come mi hanno detto, che entro i 2 anni dall'acquisto, la casa della mia cliente, potrebbe rientrare nello stesso con un'azione revocatoria e quindi venire acquisita dai creditori (banche) e a quel punto la stessa si rifarebbe sul costruttore?
Ve lo chiedo perchè chiaramente ai fini di una vendita cambierebbe tutto..

grazie a chi mi saprà rispondere, visto che qui mi citano casi analoghi in cui è successo ma mi pare strano, molto...credevo che ci fossero delle garanzie assicurative e fidejussorie..
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
i tuoi clienti hanno comprato come prima casa e sono esclusi da qualsiasi revocatoria...l'area pep e' di proprieta' o superficie?
 

studiopci

Membro Storico
Il d.lgs. n. 122/2005, stabilisce, all’articolo 10, comma 1, che non sono soggetti all’azione revocatoria «gli atti a titolo oneroso che hanno come effetto il trasferimento della proprietà o di altro diritto reale di godimento di immobili da costruire, nei quali l’acquirente si impegni a stabilire, entro 12 mesi dalla data di acquisto o di ultimazione degli stessi, la residenza propria o di suoi parenti o affini entro il terzo grado, se posti in essere al giusto prezzo da valutarsi alla data della stipula del preliminare». C'è da premettere che è anche importante che il prezzo dichiarato in atto sia quello effettivo pagato e che non ci sia stata una " furbata " . Per quanto riguarda la diatriba su : quale sia il giusto prezzo ", di completamente certo c’è che, nel caso non venisse ritenuto giusto il prezzo indicato nel contratto, l’esenzione dalla revocatoria non avrà effetto: se il prezzo indicato non sarà considerato superiore di oltre un quarto del «giusto prezzo» opererà il comma 2 dell’articolo 67 l.f., se invece supererà il quarto verrà applicato il comma 1, n. 1), dell’articolo 67 l.f.. Quindi meno che non venga dimostrata l’esistenza di una «simulazione del prezzo» e cioè che nel preliminare non sia stato indicato il vero prezzo e che il medesimo sia in effetti maggiore di quello dichiarato, tanto da coincidere con il «giusto prezzo». Per quanto riguarda il pericolo della revocatoria , credo ( spero ) che non ci sia , il discorso è però trovare una persona che capisca e sia rassicurata sulla cosa, mi sento di darti un in bocca al lupo. Fabrizio
 

leonardo4

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
grazie chiarissimo!

Aggiunto dopo 1...

al momento ti dico che hanno la piena proprietà perchè così mi risulta dalla documentazione che ho, sono in attesa dell'atto di provenienza originale...
ma sapendo che la società è in pessime acque voglio vederci bene prima

grazie cmq

al momento ti dico che hanno la piena proprietà perchè così mi risulta dalla documentazione che ho, sono in attesa dell'atto di provenienza originale...
ma sapendo che la società è in pessime acque voglio vederci bene prima

grazie cmq


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