buongiorno. mi rivolgo a voi nuovamente perché mi trovo in questa situazione.
Il proprietario dell'appartamento sopra il mio vuole mettere una scala a chiocciola e relativo balcone di appoggio dalle sue finestre site al primo piano per poter accedere al giardino sottostante di sua proprietá esclusiva.
Faccio presente che precedentemente poteva accedere al suddetto giardino da un accesso privato suo al piano terra che peró ha chiuso in quanto intende farne uso diverso e lo ha scollegato dall'appartamento di sua proprietá.
Io sono proprietaria di tutto il piano terra (senza accesso al giardino) e le mie finestre verrebbero a essere sovrastate dal balcone e dalla scala per tutto il perimetro della proprietá.
L'Amministratore ha giá provveduto a diffidare il proprietario dal procedere con le opere (la scala si trova giá in situ ma non collegata), e io ho fatto un esposto al settore edilizia privata del mio Comune in quanto ritengo di essere danneggiata sia come vista, luce e privacy.
Inoltre ho fatto un esposto anche alla Soprintendenza perché il giardino é stato completamente distrutto e al suo posto ne é stato fatto un cortile cementato (il giardino era soggetto a vincolo paesaggistico legge 10.09.1957 ex L:1497/39 come iscrittto anche nel rogito di vendita della proprietá e in quanto situato in pieno centro storico).
Le domande relative sono...
1. abbiamo fatto tutto quanto dovevamo fare per evitare amministrativamente che pongano scala e costruiscano balcone?
2. qual'é la distanza minima che deve intercorrere fra finestre e portefinestre fra piani per poter costruire un balcone ex-novo sulla facciata considerando che attualmente non ve ne sono?
3. non si tratta di una modifica strutturale e architettonica per la quale occorre una approvazione assembleare del 100%?
Vi sarei grata di una risposta. Sono molto preoccupata che possano procedere nonostante la diffida dell'amministratore perché una volta messe credo sarebbe molto difficile farle rimuovere.
Grazie
Il proprietario dell'appartamento sopra il mio vuole mettere una scala a chiocciola e relativo balcone di appoggio dalle sue finestre site al primo piano per poter accedere al giardino sottostante di sua proprietá esclusiva.
Faccio presente che precedentemente poteva accedere al suddetto giardino da un accesso privato suo al piano terra che peró ha chiuso in quanto intende farne uso diverso e lo ha scollegato dall'appartamento di sua proprietá.
Io sono proprietaria di tutto il piano terra (senza accesso al giardino) e le mie finestre verrebbero a essere sovrastate dal balcone e dalla scala per tutto il perimetro della proprietá.
L'Amministratore ha giá provveduto a diffidare il proprietario dal procedere con le opere (la scala si trova giá in situ ma non collegata), e io ho fatto un esposto al settore edilizia privata del mio Comune in quanto ritengo di essere danneggiata sia come vista, luce e privacy.
Inoltre ho fatto un esposto anche alla Soprintendenza perché il giardino é stato completamente distrutto e al suo posto ne é stato fatto un cortile cementato (il giardino era soggetto a vincolo paesaggistico legge 10.09.1957 ex L:1497/39 come iscrittto anche nel rogito di vendita della proprietá e in quanto situato in pieno centro storico).
Le domande relative sono...
1. abbiamo fatto tutto quanto dovevamo fare per evitare amministrativamente che pongano scala e costruiscano balcone?
2. qual'é la distanza minima che deve intercorrere fra finestre e portefinestre fra piani per poter costruire un balcone ex-novo sulla facciata considerando che attualmente non ve ne sono?
3. non si tratta di una modifica strutturale e architettonica per la quale occorre una approvazione assembleare del 100%?
Vi sarei grata di una risposta. Sono molto preoccupata che possano procedere nonostante la diffida dell'amministratore perché una volta messe credo sarebbe molto difficile farle rimuovere.
Grazie