Il governo croato fa marcia indietro e rinuncia all'introduzione di una nuova tassa sugli immobili, mantenendo però l'imposta comunale relativamente bassa.
"Il disegno di legge sulla tassazione degli immobili in base al loro valore reale, inclusa la prima casa, non sarà presentato al Parlamento", ha riferito il ministro delle Finanze, Slavko Linic, principale promotore dell'imposta.
L'obiettivo era sostituire l'attuale imposta comunale sull'immobile, calcolata in base alla sua superficie, con un'imposta che esprime il valore reale di mercato della casa, e che colpisca in modo particolarmente pesante i proprietari di tre o più immobili.
Ma l'idea non è piaciuta ai tre partiti minori della coalizione guidata dal Partito socialdemocratico(Sdp), secondo i quali la tassa avrebbe danneggiato i proprietari più piccoli con due o più appartamenti, in particolare le famiglie del ceto medio e gli anziani, che hanno già dovuto affrontare negli ultimi mesi l'aumento dell'IVA e il carovita.
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"Il disegno di legge sulla tassazione degli immobili in base al loro valore reale, inclusa la prima casa, non sarà presentato al Parlamento", ha riferito il ministro delle Finanze, Slavko Linic, principale promotore dell'imposta.
L'obiettivo era sostituire l'attuale imposta comunale sull'immobile, calcolata in base alla sua superficie, con un'imposta che esprime il valore reale di mercato della casa, e che colpisca in modo particolarmente pesante i proprietari di tre o più immobili.
Ma l'idea non è piaciuta ai tre partiti minori della coalizione guidata dal Partito socialdemocratico(Sdp), secondo i quali la tassa avrebbe danneggiato i proprietari più piccoli con due o più appartamenti, in particolare le famiglie del ceto medio e gli anziani, che hanno già dovuto affrontare negli ultimi mesi l'aumento dell'IVA e il carovita.
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