Il responsabile delle risorse umane dell’agenzia immobiliare Robertson, di fronte all’unico candidato per la selezione di un posto per agente immobiliare, a malincuore decise di accettare la candidatura di Filippo. L’agenzia cercava un soggetto laureato, con un bel portamento, chiacchierone , nel contempo discreto, ma il responsabile delle risorse umane, forse non all’altezza del suo compito, si lasciò influenzare dall’aspetto del ragazzo e volle dargli una possibilità. Di portamento poca roba, anzi, sembrava più un operaio con quelle mani grandi e scarpe grosse, vestito alla facchino, si salvava con un lungo curriculum di lavoro, di un po’ di tutto e una maturità tecnica presa per il rotto della cuffia.
Filippo fu talmente orgoglioso di essere stato scelto che ce la mise tutta. Lui diceva che si vendeva tutto. Lui vendeva tutto ma chissà quante balle raccontava mentre il titolare dell’agenzia, continuava a incassare i proventi delle proposte accettate senza curarsi minimamente dei rogiti notarili.
Ma le bugie hanno le gambe corte e dopo qualche anno di sfolgorante carriera, gli acquirenti ingannati bussarono alla porta dell’agenzia Robertson, che chiuse i battenti e Filippo si ritrovò sulla strada.
Filippo era convinto di aver fatto bene il suo lavoro, d’altro canto come si poteva contraddirlo se doveva vendere anche le stamberghe?
Decise di espiare e accettò di accompagnare un vecchietto che saltuariamente, con il suo cariolo, sgombrava cantine.
Poveretto, da noi li chiamano Ruscaroli, sempre in mezzo alla polvere e alla sporcizia!
Poveretto un corno, scarpe grosse e …..cervello fine!
Il nostro Filippo, mi guardava con compassione, a me, con il mio cappottino e il foulard di Gucci, mentre aspettavo che finissero di traslocare, anch’io nella polvere e al freddo.
Mani grandi spazzava, martellava, stracciava, riempiva grossi sacchi, smistava mobili vecchi…antichi, non si fermava un attimo, tutto felice e contento di vuotare un appartamento seviziato da un’orda di studenti, per un compenso ridicolo.
E fra un :
<< Questo tavolo lo deve lasciare qui, la bicicletta anche, la tapparella si è rotta>>, si prese un po’ di confidenza e mi chiese;
- Ma lei chi è?
- Sono un agente immobiliare.
<< Anch’io l’ho fatto per 10 anni, poi l’agenzia chiuse per varie crisi ed io, andando dietro a un ruscarolo, ho capito che quando la gente chiamava per sgombrare cantine voleva affittare o vendere, io sono collegato a delle imprese di ristrutturazione, adesso farò anche un preventivo per questo appartamento, ma sa per quante agenzie immobiliari lavoro?>>.
Io, sempre più stretta nel mio cappottino, presi la scopa e mi misi a spazzare con lui!
Filippo fu talmente orgoglioso di essere stato scelto che ce la mise tutta. Lui diceva che si vendeva tutto. Lui vendeva tutto ma chissà quante balle raccontava mentre il titolare dell’agenzia, continuava a incassare i proventi delle proposte accettate senza curarsi minimamente dei rogiti notarili.
Ma le bugie hanno le gambe corte e dopo qualche anno di sfolgorante carriera, gli acquirenti ingannati bussarono alla porta dell’agenzia Robertson, che chiuse i battenti e Filippo si ritrovò sulla strada.
Filippo era convinto di aver fatto bene il suo lavoro, d’altro canto come si poteva contraddirlo se doveva vendere anche le stamberghe?
Decise di espiare e accettò di accompagnare un vecchietto che saltuariamente, con il suo cariolo, sgombrava cantine.
Poveretto, da noi li chiamano Ruscaroli, sempre in mezzo alla polvere e alla sporcizia!
Poveretto un corno, scarpe grosse e …..cervello fine!
Il nostro Filippo, mi guardava con compassione, a me, con il mio cappottino e il foulard di Gucci, mentre aspettavo che finissero di traslocare, anch’io nella polvere e al freddo.
Mani grandi spazzava, martellava, stracciava, riempiva grossi sacchi, smistava mobili vecchi…antichi, non si fermava un attimo, tutto felice e contento di vuotare un appartamento seviziato da un’orda di studenti, per un compenso ridicolo.
E fra un :
<< Questo tavolo lo deve lasciare qui, la bicicletta anche, la tapparella si è rotta>>, si prese un po’ di confidenza e mi chiese;
- Ma lei chi è?
- Sono un agente immobiliare.
<< Anch’io l’ho fatto per 10 anni, poi l’agenzia chiuse per varie crisi ed io, andando dietro a un ruscarolo, ho capito che quando la gente chiamava per sgombrare cantine voleva affittare o vendere, io sono collegato a delle imprese di ristrutturazione, adesso farò anche un preventivo per questo appartamento, ma sa per quante agenzie immobiliari lavoro?>>.
Io, sempre più stretta nel mio cappottino, presi la scopa e mi misi a spazzare con lui!