buongiorno scrivo per un problema che mi affligge.
mi spiego:
ho acquistato appartamento in condominio nel 2010.
prima di perfezionare l'atto notarile ho chiesto solo verbalmente, aimè, all'amministratore, ai vicini e infine al proprietario venditore se, nelllo stesso appartamento, ci fossero problemi vari, di umidità non visibili (vizi occulti) ecc.
ovviamente il venditore ha negato, come pure l'amministratore e i vicini (per non "inimicarsi" il venditore).
i balconi inoltre presentavano sul mio cielo, dei danni da umidità (scrostati) pittura che cade,che il proprietario venditore si impegnava, verbalmente, a risolvere;
dovuti presumibilmente ad una infiltrazione sul calpestio dei balconi del piano superiore.
Addirittura un bordo a causa dell'umidità rischia di staccarsi provocando caduta di calcinacci in area condominiale.
Il costruttore è anche venuto dicendo che avrebbe riparato ma poi passando i mesi non è successo nulla.
Secondo me sono tutti tesi ad aspettare la scadenza dei fatidici 10 anni dalla costruzione.
Chi è il responsabile della riparazione? Chi ne risponde?
nell'atto notarile è stata specificata una data per la consegna delle chiavi non corrispondente all'atto stesso.
era quindi prevista una "penale" da parte del venditore nei miei confronti qualora non avesse liberato l'appartamento alla data convenuta dell'atto.
Ci è rimasto ben 3 mesi in più.
Io essendo "padre di famiglia" come lui, non ho chiesto le relative penali previste da rogito.
A dicembre 2010 ricevo le chiavi (atto rogitato a settembre-ottobre 2010).
Nel 2011 (luglio ) mi trasferisco nell'immobile, spostando la relativa residenza.
Nel settembre-ottobre 2011 l'inquilino al piano di sotto mi chiama dicendomi di avere umidità nel suo bagno sottostante il mio.
Chiamo il venditore minacciandolo di avere omesso di dire delle perdite e infiltrazioni di cui soffre la palazzina ed egli chiama l'idraulico del costruttore. La palazzina ha meno di 10 anni.
Per farla breve, interviene l'idraulico che rimuove wc,bidet e inizia a "spaccare" nel tentativo di trovare il "trafilamento" di acqua.
Lo trova, sostituisce il gomito e rimane aperta lo scavo per oltre 20 gg assicurandoci che quel gomito non perda più e la macchia che vede l'inquilino di sotto è dovuta solo al tufo che si è "impregnato" di acqua, bisogn quindi che passi un po' di tempo.
Dopo viene chiuso lo scavo e si rimontano i sanitari.
Passano i mesi e si ripresenta l'inquilino del piano di sotto asserendo che il problema c'è ancora e non si mai risolto.
Ritelefono al venditore con la preghiera di intervenire o far intervenire qualcuno.
Ritorna l'idraulico (siamo nel 2012 marzo) dice che non è umidità ma solo muffa...ci fidiamo...
Nel frattempo siamo a gennaio 2013 e l'inquilino lamenta sempre la solita macchia, solo che si vede oltre che la solita macchia, anche un'altra che sembra originata dal mio pozzetto di scolo del mio balcone vicino alla colonna esterna.
In pratica sembra che il pozzetto di scolo e relativo tubo (lato cucina) non tenga perfettamente e che quindi in maniera discontinua trafili acqua piovana e questa scenda e macchi il bordo del soffitto dell'inquilino adiacente al mio pozzetto,oltre che la mia parete adiacente al pozzetto.
Nel frattempo mi appare una macchia di umidità su una facciata della parete divisoria (cava con porta a scrigno) tra soggiorno e cucina (interna).
L'umidità sfoga sul lato soggiorno,in quanto dall'altro lato è rivestita dalle piastrelle della cucina.
Decido quindi di chiamare un idraulico non di parte.
Fa il suo sopralluogo e mi dice che ci sono vari problemi:
a) secondo lui l'umidità del soggiorno potrebbe essere dovuta ai pozzetti dello scarico dell'acqua piovana del balcone lato cucina;
In quanto l'acqua trova la sua "strada" e dove può, sfoga.
b) la perdita o meglio infiltrazione non è continua altrimenti in casa sottostante pioverebbe.
Potrebbe essere un trafilamento dei tubi quando lavorano a pieno carico magari per una non corretta installazione/isolamento.
Soluzione proposta: miglioramento, spaccando, e inserendo un pezzo di tubo a regola d'arte sul pozzetto di scarico aqua piovana balcone lato cucina, per evitare umidità sulla mia parete adiacente al pozzetto, e per l'inquilino del piano di sotto.
Per evitare invece, la macchia che non si riassorbe sul soffitto dell'inquilino dell'appartameto di sotto mi ha proposto di sostituire il "collettore" dello scarico del mio bagno situato sotto la vasca da bagno.
Per lui infatti, la perdita non è da tubi di acqua corrente (sempre sotto pressione) che comporterebbero una vera e propria perdita a pioggia continua nell'appartamento sottostante, ma una perdita dello scarico quando sotto pressione (per esempio quando si utilizzino insieme scarico water,bidet e lavandino), a causa magari di un non perfetto accoppiamento/isolamento dei tubi.
Il costo del lavoro ammonterebbe a 500 euro e consisterebbe in rifacimento dei 2 pozzetti dei 2 balconi e rimozione vasca da bagno, sostituzione collettore e successiva reinstallazione del tutto.
Nel frattempo apprendo dagli altri condomini:
1. la palazzina soffre di infiltrazioni dal calpestio dei balconi dovuto a guiana mal posata o (sentito un idraulico di fiducia) al "bordo" in marmo troppo piccolo e poco sporgente che fa in modo che si "bagnino" i bordi del balconi con relative infiltrazioni.
Inoltre la pendenza non è verso l'esterno dei balconi ma verso un tubo adiacente al muro dell'appartamento di scarico dell'acqua piovana che fa da canale.
In pratica ogni balcone è collegato con quello di sotto da questo tubo.
L'idraulico di fiducia mi ha detto che per risolvere il problema deve "spaccare" e mettere un nuovo raccordo dal mio pavimento alla canalina che porta giù al balcone di sotto. Ha visto infatti, all'altezza dl pozzetto sul mio calpestio del mio balcone il muro umido (il mio)...questo lavoro è da fare sui pozzetti di entrambi i miei balconi.
2. solo in questa scala il costruttore ha avuto una partita di tubi difettata i cui gomiti con l'acqua calda tendono a perdere. Ci sono state, mi è stato riferito dagli altri condomini, rotture e riparazioni anche nell'appartamento che ho comprato. Ed anche citazioni da parte del costruttore nei confronti del fornitore dei materiali...
Lo stesso venditore ha "spaccato" per riparare questi danni diverse volte, anche se lui nega...
Ho danni da umidità da risalita anche nella parete del box.
A conclusioneosso chiedere i danni al venditore? E quanto costerebbe imbastire questa pratica legale?O devo farlo al costruttore (che gira voce che abbia licenziato tutto il personale e dichiarato fallimento?
Una ev. assicurazione copre contro questi danni? Cioè se stipulo una assicurazione civile posso cautelarmi chiedendo poi risarcimento?
Posso anche chiedere le mensilità penali per ritardata consegna delle chiavi di casa da parte del venditore?
Perchè a questo punto sono veramente esausto da questa situazione.
Chi è responsabile dei danni del balcone? E del distacco del bordo? Chi deve farlo riparare? E chi ne risponde?
L'amministratore del condominio è in qualche modo parte da interessare oppure no?
ringraziando anticipatamente e chiedendo scusa per il tempo che vi ho fatto perdere saluto cordialmente.
mi spiego:
ho acquistato appartamento in condominio nel 2010.
prima di perfezionare l'atto notarile ho chiesto solo verbalmente, aimè, all'amministratore, ai vicini e infine al proprietario venditore se, nelllo stesso appartamento, ci fossero problemi vari, di umidità non visibili (vizi occulti) ecc.
ovviamente il venditore ha negato, come pure l'amministratore e i vicini (per non "inimicarsi" il venditore).
i balconi inoltre presentavano sul mio cielo, dei danni da umidità (scrostati) pittura che cade,che il proprietario venditore si impegnava, verbalmente, a risolvere;
dovuti presumibilmente ad una infiltrazione sul calpestio dei balconi del piano superiore.
Addirittura un bordo a causa dell'umidità rischia di staccarsi provocando caduta di calcinacci in area condominiale.
Il costruttore è anche venuto dicendo che avrebbe riparato ma poi passando i mesi non è successo nulla.
Secondo me sono tutti tesi ad aspettare la scadenza dei fatidici 10 anni dalla costruzione.
Chi è il responsabile della riparazione? Chi ne risponde?
nell'atto notarile è stata specificata una data per la consegna delle chiavi non corrispondente all'atto stesso.
era quindi prevista una "penale" da parte del venditore nei miei confronti qualora non avesse liberato l'appartamento alla data convenuta dell'atto.
Ci è rimasto ben 3 mesi in più.
Io essendo "padre di famiglia" come lui, non ho chiesto le relative penali previste da rogito.
A dicembre 2010 ricevo le chiavi (atto rogitato a settembre-ottobre 2010).
Nel 2011 (luglio ) mi trasferisco nell'immobile, spostando la relativa residenza.
Nel settembre-ottobre 2011 l'inquilino al piano di sotto mi chiama dicendomi di avere umidità nel suo bagno sottostante il mio.
Chiamo il venditore minacciandolo di avere omesso di dire delle perdite e infiltrazioni di cui soffre la palazzina ed egli chiama l'idraulico del costruttore. La palazzina ha meno di 10 anni.
Per farla breve, interviene l'idraulico che rimuove wc,bidet e inizia a "spaccare" nel tentativo di trovare il "trafilamento" di acqua.
Lo trova, sostituisce il gomito e rimane aperta lo scavo per oltre 20 gg assicurandoci che quel gomito non perda più e la macchia che vede l'inquilino di sotto è dovuta solo al tufo che si è "impregnato" di acqua, bisogn quindi che passi un po' di tempo.
Dopo viene chiuso lo scavo e si rimontano i sanitari.
Passano i mesi e si ripresenta l'inquilino del piano di sotto asserendo che il problema c'è ancora e non si mai risolto.
Ritelefono al venditore con la preghiera di intervenire o far intervenire qualcuno.
Ritorna l'idraulico (siamo nel 2012 marzo) dice che non è umidità ma solo muffa...ci fidiamo...
Nel frattempo siamo a gennaio 2013 e l'inquilino lamenta sempre la solita macchia, solo che si vede oltre che la solita macchia, anche un'altra che sembra originata dal mio pozzetto di scolo del mio balcone vicino alla colonna esterna.
In pratica sembra che il pozzetto di scolo e relativo tubo (lato cucina) non tenga perfettamente e che quindi in maniera discontinua trafili acqua piovana e questa scenda e macchi il bordo del soffitto dell'inquilino adiacente al mio pozzetto,oltre che la mia parete adiacente al pozzetto.
Nel frattempo mi appare una macchia di umidità su una facciata della parete divisoria (cava con porta a scrigno) tra soggiorno e cucina (interna).
L'umidità sfoga sul lato soggiorno,in quanto dall'altro lato è rivestita dalle piastrelle della cucina.
Decido quindi di chiamare un idraulico non di parte.
Fa il suo sopralluogo e mi dice che ci sono vari problemi:
a) secondo lui l'umidità del soggiorno potrebbe essere dovuta ai pozzetti dello scarico dell'acqua piovana del balcone lato cucina;
In quanto l'acqua trova la sua "strada" e dove può, sfoga.
b) la perdita o meglio infiltrazione non è continua altrimenti in casa sottostante pioverebbe.
Potrebbe essere un trafilamento dei tubi quando lavorano a pieno carico magari per una non corretta installazione/isolamento.
Soluzione proposta: miglioramento, spaccando, e inserendo un pezzo di tubo a regola d'arte sul pozzetto di scarico aqua piovana balcone lato cucina, per evitare umidità sulla mia parete adiacente al pozzetto, e per l'inquilino del piano di sotto.
Per evitare invece, la macchia che non si riassorbe sul soffitto dell'inquilino dell'appartameto di sotto mi ha proposto di sostituire il "collettore" dello scarico del mio bagno situato sotto la vasca da bagno.
Per lui infatti, la perdita non è da tubi di acqua corrente (sempre sotto pressione) che comporterebbero una vera e propria perdita a pioggia continua nell'appartamento sottostante, ma una perdita dello scarico quando sotto pressione (per esempio quando si utilizzino insieme scarico water,bidet e lavandino), a causa magari di un non perfetto accoppiamento/isolamento dei tubi.
Il costo del lavoro ammonterebbe a 500 euro e consisterebbe in rifacimento dei 2 pozzetti dei 2 balconi e rimozione vasca da bagno, sostituzione collettore e successiva reinstallazione del tutto.
Nel frattempo apprendo dagli altri condomini:
1. la palazzina soffre di infiltrazioni dal calpestio dei balconi dovuto a guiana mal posata o (sentito un idraulico di fiducia) al "bordo" in marmo troppo piccolo e poco sporgente che fa in modo che si "bagnino" i bordi del balconi con relative infiltrazioni.
Inoltre la pendenza non è verso l'esterno dei balconi ma verso un tubo adiacente al muro dell'appartamento di scarico dell'acqua piovana che fa da canale.
In pratica ogni balcone è collegato con quello di sotto da questo tubo.
L'idraulico di fiducia mi ha detto che per risolvere il problema deve "spaccare" e mettere un nuovo raccordo dal mio pavimento alla canalina che porta giù al balcone di sotto. Ha visto infatti, all'altezza dl pozzetto sul mio calpestio del mio balcone il muro umido (il mio)...questo lavoro è da fare sui pozzetti di entrambi i miei balconi.
2. solo in questa scala il costruttore ha avuto una partita di tubi difettata i cui gomiti con l'acqua calda tendono a perdere. Ci sono state, mi è stato riferito dagli altri condomini, rotture e riparazioni anche nell'appartamento che ho comprato. Ed anche citazioni da parte del costruttore nei confronti del fornitore dei materiali...
Lo stesso venditore ha "spaccato" per riparare questi danni diverse volte, anche se lui nega...
Ho danni da umidità da risalita anche nella parete del box.
A conclusioneosso chiedere i danni al venditore? E quanto costerebbe imbastire questa pratica legale?O devo farlo al costruttore (che gira voce che abbia licenziato tutto il personale e dichiarato fallimento?
Una ev. assicurazione copre contro questi danni? Cioè se stipulo una assicurazione civile posso cautelarmi chiedendo poi risarcimento?
Posso anche chiedere le mensilità penali per ritardata consegna delle chiavi di casa da parte del venditore?
Perchè a questo punto sono veramente esausto da questa situazione.
Chi è responsabile dei danni del balcone? E del distacco del bordo? Chi deve farlo riparare? E chi ne risponde?
L'amministratore del condominio è in qualche modo parte da interessare oppure no?
ringraziando anticipatamente e chiedendo scusa per il tempo che vi ho fatto perdere saluto cordialmente.