salve a tutti,
ho bisogno di un aiuto da parte di esperti in materia di gestione di condomini (e in materia legale).
Ho acquistato a fine 2010 un appartamento con relativi debiti verso il condominio che (ma non lo sapevo)risalgono non so a quale anno (forse anche fino al 2002, cambiando più volte proprietà).
Appena dopo il rogito ho rilasciato all'amministratore di condominio un assegno (€3000) a copertura dell'esercizio in corso alla data del rogito(2010) e dell'anno precedente (2009), cioè delle quote a me imputabili per legge.
Nonostante ciò sull'ultimo bilancio mi ritrovo sul groppone più di €3600 di debito alla voce " saldo anni precedenti", e nell'ultimo estratto conto si è aggiunto anche una conguaglio di quasi € 400 del 2009 che si intendeva pagata con i 3000 euro dell'assegno (conguaglio che peraltro non compare nell'ultimo bilancio).
Ho letto da qualche parte in questo forum che portando i vecchi debiti sempre "a riporto" (scusate il gioco di parole) nell'ultimo bilancio, questi divengono "imputabili" all'anno in corso (e a quello precedente), in questo modo "fregando" il nuovo proprietario.
E' vero quanto ho letto? possibile non ci si possa difendere? in questo modo dovrei rispondere sempre io dei debiti ...all'infinito?
Se prendiamo il bilancio del 2009 si vede che la maggior parte dei debiti, anche in questo caso, si trovano alla voce "saldo anni precedenti" uscendo (per così dire) dal biennio in questione. Non può essere questo un modo per dimostrare la propria estraneità al debito?
ringrazio chiunque voglia intervenire sull'argomento.
Aggiungo solo 2 cose:
1 - ho mandato mesi fa una raccomandata all'amministratore per specificare (qualora ce ne fosse stato bisogno) che con i € 3000 intendevo pagare 2009 e 2010 (con il dettaglio delle varie voci, compreso il conguaglio di 400 euro di cui sopra).
2 - ad oggi l'amministratore non mi ha mai chiesto niente e non ha agito in alcun modo contro di me (né mi ha fornito il bilancio e la ripartizione del 2009). Forse non sa come agire?
ho bisogno di un aiuto da parte di esperti in materia di gestione di condomini (e in materia legale).
Ho acquistato a fine 2010 un appartamento con relativi debiti verso il condominio che (ma non lo sapevo)risalgono non so a quale anno (forse anche fino al 2002, cambiando più volte proprietà).
Appena dopo il rogito ho rilasciato all'amministratore di condominio un assegno (€3000) a copertura dell'esercizio in corso alla data del rogito(2010) e dell'anno precedente (2009), cioè delle quote a me imputabili per legge.
Nonostante ciò sull'ultimo bilancio mi ritrovo sul groppone più di €3600 di debito alla voce " saldo anni precedenti", e nell'ultimo estratto conto si è aggiunto anche una conguaglio di quasi € 400 del 2009 che si intendeva pagata con i 3000 euro dell'assegno (conguaglio che peraltro non compare nell'ultimo bilancio).
Ho letto da qualche parte in questo forum che portando i vecchi debiti sempre "a riporto" (scusate il gioco di parole) nell'ultimo bilancio, questi divengono "imputabili" all'anno in corso (e a quello precedente), in questo modo "fregando" il nuovo proprietario.
E' vero quanto ho letto? possibile non ci si possa difendere? in questo modo dovrei rispondere sempre io dei debiti ...all'infinito?
Se prendiamo il bilancio del 2009 si vede che la maggior parte dei debiti, anche in questo caso, si trovano alla voce "saldo anni precedenti" uscendo (per così dire) dal biennio in questione. Non può essere questo un modo per dimostrare la propria estraneità al debito?
ringrazio chiunque voglia intervenire sull'argomento.
Aggiungo solo 2 cose:
1 - ho mandato mesi fa una raccomandata all'amministratore per specificare (qualora ce ne fosse stato bisogno) che con i € 3000 intendevo pagare 2009 e 2010 (con il dettaglio delle varie voci, compreso il conguaglio di 400 euro di cui sopra).
2 - ad oggi l'amministratore non mi ha mai chiesto niente e non ha agito in alcun modo contro di me (né mi ha fornito il bilancio e la ripartizione del 2009). Forse non sa come agire?