Capisco il tuo dubbio, e in parte lo condivido. Non mi risulta sia stato affrontato dall'AdE questo problema. E' chiaro che in generale in caso di solo acquisto di una quota di proprietà al prezzo di 90.000 e mutuo di 130.000 la detrazione spetterebbe proporzionalmente ai 90.000. Secondo il mio parere la discriminante, più che la relazione di parentela tra gli acquirenti, è la contestualità dell'acquisto. Quindi se con uno stesso atto di compravendita si acquistano entrambe le 2 quote di 90.000 (a prescindere se chi acquista sono coniugi o legati solo da rapporti di amicizia) la riparametrazione dell'importo detraibile sarà comunque fatto considerando il prezzo d'acquisto riportato in atto di 180.000.
I caf di sicuro appoggeranno questa ipotesi considerando quanto è scritto nella guida al visto di conformità redatto dalla Consulta nazioale dei caf:
"in caso di due mutuatari comproprietari dell’immobile, al 40% l’uno e al 60% l’altro,
l’importo complessivo del mutuo si confronterà con il costo complessivo dell’immobile e gli
interessi detraibili saranno suddivisi, nei limiti della norma, se non diversamente riportato nel
contratto di mutuo, al 50% ciascuno. Non rileva infatti in questo caso la percentuale di proprietà
dell’immobile."