Ora io non riesco a rivenderlo. Posso rivalermi sul mio venditore? E chiedere che mi costruisca le stanze mancanti? O la nullità dell'atto?
Ciao Stefania
Credo che parlare di nullità dell'atto dopo 8 anni dalla stipula per un immobile ante 67 la vedo cosa assai dura da ottenere e secondo me anche poco intelligente da percorrere.
Oltretutto c'è molta poca chiarezza riferita ai termini di prescrizione riferita ad eventuali vizi della costruzione (qui si parla di difformità rispetto al progetto originario) su un immobile ante 67 liberamente commercializzabile anche in assenza di titoli autorizzativi.
Più che optare per la strada assurda della nullità dell'atto , nessuno ti vieta di richiedere un risarcimento riferito al danno subìto e all'eventuale corrispettivo necessario per poter sanare l'abuso.
(un abuso al contrario ... solitamente si commettono abusi per aumentare la superfice o cubatura concessionata , in questo caso è stata ridotta
)
Devi sentire un avvocato per capire la percorribilità di una rivalsa nei confronti del tuo venditore
ma fossi in te incaricherei un tecnico per vedere in che modo sanare questa discordanza tra le risultanze Comunali e quelle del Catasto.
Ogni Comune ragiona a modo proprio e proprio per questo motivo le indicazioni che a te servono te le può dare solo l'Ufficio Tecnico di tua appartenenza.
Non credo che la tua sia una situazione insanabile, ma sicuramente dovrai sostenere dei costi e chissà ... probabilmente pagare delle sanzioni ... o paradossalmente ripristinare la situazione originaria ricostruendo due vani mancanti
... scusa se rido .. ma solitamente si parla di demolizioni.
Guarda il lato positivo, sei a credito di cubatura
Scherzi a parte
muoviti su due fronti, interpella l'avvocato per l'eventuale risarcimento del danno,
Incarica un tecnico che si interfacci con l'ufficio tecnico del Comune per trovare la strada migliore e che si sposa meglio con le tue esigenze per sistemare la situazione urbanistica