Non ci si procura foto del 39 per una finestra.Circa 1939. Peccato che non riesco a vedere se c'é la fantomatica finestra
Per quali motivi ti sei procurato quelle foto del 39 ?
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Non ci si procura foto del 39 per una finestra.Circa 1939. Peccato che non riesco a vedere se c'é la fantomatica finestra
Le ho trovate oggi pomeriggio in internet, ho il marito malato e poco da fare.Non ci si procura foto del 39 per una finestra.
Per quali motivi ti sei procurato quelle foto del 39 ?
.Si, sono state fatte degli interventi di ristrutturazione negli anni scorsi.
@Bubbles71971: atto di vendita e trasformazione del linificio in abitazione (con planimetrie)
Io ho in mano l'atto di acquisto del 1971 che dice: detto fabbricato é inoltre variato al Nuovo Catasto edilizio urbano di detto Comune a seguito di variazione di consistenza, mediante le schede C n e n presentate all'ufficio Tecnico Erariale di ... e rispettivamente registrate al numero x e y, e giusta variazione di consistenza mod. 44 presentata all' Ufficio tecnico Erariale di ... in pari data e registrata ai n x e y..
@Bubbles7
Leggendo il tuo primo quesito pensavo parlasti di una civile abitazione costruita nel 1920 dove in comune non vi era traccia di licenze ma solo una planimetria catastale del 1971 con alcune inesattezze.
Invece è tutt'altra cosa... con queste tue due affermazioni non è fattibile quanto da me riportato nei miei precedenti interventi e ritratto pure la questione di acquistarlo e di sistemarlo successivamente in quanto se non vi è traccia in comune della pratica di trasformazione del linificio in abitazione ed anche dei successivi interventi di ristrutturazione ti vai a sobbarcare di una serie di problematiche, tutte onerose e pure di non facile quantificazione (come hanno già fatto notare i vari tecnici), che sono in capo alla proprietà.
Anche se si trovasse una richiesta di condono non procederei all'acquisto fino a che questa richiesta non avesse avuto l'ok del comune.
Sfortunatamente, il venditore non ha la minima intenzione di farlo, quindi spetterà a me post rogito. L'architetto che ha fatto la perizia per la banca ha valutato che non essendoci differenze volumetriche che comportano cambiamenti della rendita catastale queste difformità non costituiscono un problema, soprattutto perché non si differenziano dai dati in Comune, dato che non ci sono proprio documenti (se non ho capito male).
Nella proposta dovevi far mettere che eventuali difformità urbanistiche e catastali saranno sanate a cura e completa spesa del VENDITORE prima del rogito notarile. Quasi tutte le proposte vengono fatte così io col cavolo che prenderei una casa da sanare… non avete chiarito questo punto quando avete fatto la proposta??Buonasera e buon anno.
L'immobile che sto acquistando é stato costruito nel 1920. In comune non risulta alcun tipo di planimetria, progetto, titolo edilizio riguardante questo immobile. La planimetria catastale presenta delle difformità rispetto alla realtà: in realtà sono presenti due finestre non riportate in planimetria e sono state spostate 3 porte.
Che cosa devo fare io per regolarizzare il tutto? Vado direttamente a modificare il catasto con un docfa o vado in comune? E cosa dico in comune? Presento già la planimetria allo stato di fatto e poi cambio anche quella al catasto?
Grazie ai professionisti che risponderanno.
Anche se non lo si scrive, il venditore è comunque tenuto a regolarizzare il tutto, per non essere inadempiente.Nella proposta dovevi far mettere che eventuali difformità urbanistiche e catastali saranno sanate a cura e completa spesa del VENDITORE prima del rogito notarile.
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