Tadino

Nuovo Iscritto
sono un architetto e devo consegnare la concessione per una villa indipendente di nuova costruzione. sul lotto è attualmente presente un magazzino C2 di 16 mq. che non rispetta le distanze di 5 metri dal confine.

Il progetto intende trasformare questo locale in depandance della casa principale a cui non è connesso direttamente.
Il tecnico comunale mi ha prima proposto di inserire il volume in ristrutturazione edilizia per ovviare al problema delle distanze.
In seguito, però, ha sollevato 2 ulteriori problemi:
1-Provare la regolarità urbanistica attraverso titoli abitativi (è l'edificio ante 1942) io ho la scheda catastale con la corretta indicazione c2 etc.
2-Per diventare abitativo deve avere le dim. minime in quanto considerato unità abitativa indipendente.

Quesito: sul primo punto cercherò nei rogiti; per quanto riguarda la mia depandance, posso considerarla come una stanza della casa anche se non connessa direttamente (quindi non un'unità abitativa indipendente) o devo declassarla a pertinenza...e quale pertinenza? possa farne un laboratorio?
 

antonellifederico

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a lume di naso direi che, previo consenso dell'ufficio tecnico, la dependance dovresti almeno dotarla di bagno

per quanto riguarda il fatto che non sia collegata direttamente all'abitazione principale potresti proporre la stipula di un atto d'obbligo

generalmente vengo definite pertinenze destinazioni non residenziali comunque credo che laboratorio vada bene
 

Tadino

Nuovo Iscritto
sì, la depandance è già dotata di suo bagno di 3,5 mq e stanza di 12 mq.
io vorrei sostenere che questo locale non rappresenta un'unità immobiliare indipendente (Ai sensi dell'art. 2 del decreto del Ministero delle Finanze n. 28 del 1998) ma una parte dell'abitazione non collegata direttamente attraverso un corridoio. Quindi, sì non dovrei chiamarla pertinenza, ma studio o camera...è plausibile?

scusa ancora l'ignoranza, ma l'atto d'obbligo è tra il proprietario e il comune?
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
francamente, non essendo un accessorio, "la chiamerei camera da letto singola" visto che ne rispetta le caratteristiche minime e vincolando il tutto con l'atto d'obbligo

l'atto d'obbligo è un atto unilaterale, da registrare e trascrivere, che il proprietario stipula presso un notaio che vincola in modo permanente i due fabbricati disgiunti (fabbricato principale e depandance).

praticamente il proprietario si obbliga, nel caso, a venderli insieme e non disgiuntamente
 

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