“Una provvigione cumulativa del 6% impedirebbe agli agenti immobiliari di sviluppare il volume dei propri affari e di conquistare l’altra metà del cielo del mercato ora in mano al fai da te o, peggio, preda degli abusivi…”
Chissà quante volte, cari mediatori iscritti ad Immobilio, avrete sentito questa tiritera, avrete udito questa filastrocca che presto, se ripetuta all’infinito, si trasforma in un discorso monocorde e noioso…
Ma basta una semplice alzata di spalla per stoppare il lievitare del bla bla pressappochista e qualunquista (io ritengo) che si spande impalpabile ma ostinato, come entità aeriforme, nelle nostre città e nei nostri mille comuni fino a incunearsi nei centri nervosi e pensanti dell’opinione pubblica?
I mediatori italiani sono troppo esosi!
Gli agenti immobiliari pensano solo ad incassare!
Se fossero meno avidi essi diventerebbero, in breve, i padroni dell’interno mercato immobiliare italiano battendo in resta il fenomeno dell’abusivismo…
Come rintuzzare siffatti argomenti?
Come rispondere in modo convincente a queste radicate convinzioni?
Comincio io, abborracciando questi due esempi che, credo, possano definirsi di vita vissuta.
Desiderando acquistare una casa, ne visito una che mi delude parecchio in molti dei suoi aspetti; il mediatore azzardando mi propone: se acquista questo immobile le riduco la mia provvigione dal 3 all’1%...Ma no, nemmeno per sogno, rispondo io prontamente….Per risparmiare un 2% di mediazione sarei costretto ad accollarmi una casa che piange alle pareti lacrime di umidità e traballa nei pavimenti come se mi trovassi a bordo di una nave in navigazione…
Oppure…Ho trovato finalmente la casa dei miei sogni, anzi essa possiede delle comodità e delle agiatezze tecnologiche che non avevo nemmeno valutate e prese preventivamente in considerazione in sede di pianificazione dell’acquisto, il proprietario mi ha persino concesso uno sconto del 15% sul prezzo richiesto però, dal momento che il mediatore mi ha domandato il 3% di mediazione sul prezzo finale di vendita, una richiesta che valuto troppo alta ed esosa, e, siccome non ho intenzione di acconsentire alle sue assurde pretese, mando a monte l’affare e cosi, la prossima volta, imparerà a pretendere certe somme!
Ecco abbozzati due profili comportamentali profondamente diversi, da interpretare in modi opposti…Ma entrambi legati al filo del raziocinio che dimostra l’irragionevolezza di certi preconcetti (io ritengo) che circolano sui mediatori immobiliari italiani.
E voi, esperti operatore del settore, cosa avete da replicare?
Grazie.
Chissà quante volte, cari mediatori iscritti ad Immobilio, avrete sentito questa tiritera, avrete udito questa filastrocca che presto, se ripetuta all’infinito, si trasforma in un discorso monocorde e noioso…
Ma basta una semplice alzata di spalla per stoppare il lievitare del bla bla pressappochista e qualunquista (io ritengo) che si spande impalpabile ma ostinato, come entità aeriforme, nelle nostre città e nei nostri mille comuni fino a incunearsi nei centri nervosi e pensanti dell’opinione pubblica?
I mediatori italiani sono troppo esosi!
Gli agenti immobiliari pensano solo ad incassare!
Se fossero meno avidi essi diventerebbero, in breve, i padroni dell’interno mercato immobiliare italiano battendo in resta il fenomeno dell’abusivismo…
Come rintuzzare siffatti argomenti?
Come rispondere in modo convincente a queste radicate convinzioni?
Comincio io, abborracciando questi due esempi che, credo, possano definirsi di vita vissuta.
Desiderando acquistare una casa, ne visito una che mi delude parecchio in molti dei suoi aspetti; il mediatore azzardando mi propone: se acquista questo immobile le riduco la mia provvigione dal 3 all’1%...Ma no, nemmeno per sogno, rispondo io prontamente….Per risparmiare un 2% di mediazione sarei costretto ad accollarmi una casa che piange alle pareti lacrime di umidità e traballa nei pavimenti come se mi trovassi a bordo di una nave in navigazione…
Oppure…Ho trovato finalmente la casa dei miei sogni, anzi essa possiede delle comodità e delle agiatezze tecnologiche che non avevo nemmeno valutate e prese preventivamente in considerazione in sede di pianificazione dell’acquisto, il proprietario mi ha persino concesso uno sconto del 15% sul prezzo richiesto però, dal momento che il mediatore mi ha domandato il 3% di mediazione sul prezzo finale di vendita, una richiesta che valuto troppo alta ed esosa, e, siccome non ho intenzione di acconsentire alle sue assurde pretese, mando a monte l’affare e cosi, la prossima volta, imparerà a pretendere certe somme!
Ecco abbozzati due profili comportamentali profondamente diversi, da interpretare in modi opposti…Ma entrambi legati al filo del raziocinio che dimostra l’irragionevolezza di certi preconcetti (io ritengo) che circolano sui mediatori immobiliari italiani.
E voi, esperti operatore del settore, cosa avete da replicare?
Grazie.
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