Salve, di norma nei contratti di affitto, salvo diversa e specifica pattuizione, il termine di preavviso ( per legge ) per la disdetta anticipata del contratto è di 6 mesi, dico salvo diversa pattuizione perchè potreste anche in sede di sottoscrizione del contratto aver deciso di comine accordo di accorciare tale termine e quindi dichiarare 1/2/3 o altro come termine, questo significa che purtroppo fa fede quello che è scritto sul contratto... tieni presente che se non è riportato niente per default si prende il termine di legge di 6 mesi.
La situazione, logicamente, prescinde dai termini legali in virtù di un accordo bonario con il locatore ( proprietario ) quindi come in tutte le problematiche legali, il tutto dipende da come e cosa vorrà fare il proprietario, il quale può decidere se e per cosa citarti in giudizio... tieni presente che è tua facoltà dimostrare che la disdetta anticipata è dovuta ha eventi straordinari e non prevedibili, eventi che potrebbero essere valutati positivamente in sede di giudizio.
Per tutto il resto è fondamentale chiarire che:
1 - il proprietario ha facoltà, per legge,di richiedere il pagamento dei canoni ( in questo caso 3 )
2- nel caso ti rifiuti di pagarli potrà citarti e richiederne il pagamento coattivo
3- in nessun caso ( ufficialmente ) può trattenere le mensilità di caparra a parziale o totale compensazione per i canoni non versati
4 - l'imputazione del pagamento della caldaia salvo pattuizione non è computabile a te, specie se a tua insaputa, logicamente è fondamentale capire come ti è stata imputabile, se il pagamento occulto è dimostrabile io procederei con la richiesta di rimborso ed eventualmente compenserei con i canoni.
Per il prosieguo ricorda che tutti gli accordi verbali, salvo siano resi innanzi a testimoni, è opportuno per evitare contestazioni scrivere sempre. Fabrizio