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<blockquote data-quote="CheCasa!" data-source="post: 765351" data-attributes="member: 56079"><p>Ti racconto quello che penso...</p><p></p><p>In Emilia Romagna rogitiamo con la relazione tecnica integrata. Un tecnico si prende la briga di dichiarare conforme l'immobile e la dichiarazione viene allegata all'atto e lo rende responsabile.</p><p></p><p>L'agente immobiliare in gamba, a mio avviso, è quello che, preso un immobile in esclusiva, lo pone subito al vaglio del proprio tecnico di fiducia, anticipa la richiesta di accesso agli atti, richiede all'amico notaio l'aggiornamento dei controlli ipotecari, ecc. ecc.</p><p></p><p>L'agente immobiliare in gamba, sempre a mio avviso, è quello che, sapendo di non sapere, riesce a costruirsi nel tempo una squadra di lavoro composta da tanti professionisti specializzati, riuscendo a confrontarsi con loro per poterne coordinare il lavoro nell'interesse del cliente finale (soprattutto a questo si dovrebbe essere formati!).</p><p></p><p>L'agente immobiliare conosce i limite delle proprie coperture assicurative che, come tutte le assicurazioni, intervengono una volta accertata la sua responsabilità... qualora la responsabilità possa essergli giuridicamente attribuita.</p><p></p><p>Quale tipo di obbligo si dovrebbe addossare all'agente immobiliare? Quello di fare i controlli ipotecari prima dell'incasso della caparra? Già alcune sentenze parlano al riguardo della necessità di una media diligenza che contempla l'accesso alle banche dati pubbliche.</p><p></p><p>La verifica della presenza dell'agibilità? Ma anche in questo caso sentenze della cassazione escludono il diritto alla mediazione nel caso in cui l'agente non abbia accertato e comunicato l'assenza del requisito.</p><p></p><p>In entrambi i casi non ravviso una necessità di competenza, quanto una semplice diligenza professionale.</p><p></p><p>La valutazione dell'urbanistica? Può rientrare nelle competenze di un agente immobiliare? Direi di no. Visto che la formazione tecnica è molto lontana da quella dell'agente immobiliare, anche in riferimento al corso di abilitazione. Sarebbe quasi incosciente, con i tanti tecnici a disposizione, addossare questa responsabilità al professionista meno qualificato.</p><p></p><p>Non a caso il notariato emiliano-romagnolo (e quello toscano) ha richiesto una relazione redatta da un tecnico e non dall'agente immobiliare.</p><p></p><p>Quello che invece noto è che i requisiti di base si stanno lentamente impoverendo: ai miei tempi il corso su Rimini era tenuto da insegnanti di rango universitario (almeno per il civile ed il tributario) e durava 4 intensi mesi.</p><p></p><p>Questa settimana mi sono visto un collaboratore richiedere l'autorizzazione per sostenere a Roma un esame di abilitazione all'esame da agente immobiliare, dopo un corso on line durato meno di 2 mesi! Esame che si è rivelato un vero e proprio proforma...</p><p></p><p>In realtà, a mio modo di vedere le cose, la grave negligenza è a livello di proposta formativa universitaria: è vero che nel resto del mondo gli agenti sono generalmente più formati che in Italia ma non sempre per obblighi legislativi (in molti paesi non esistono neppure esami abilitativi) quanto più perché esistono dei diplomi universitari specifici per la professione che, soprattutto i giovani, frequentano volentieri...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CheCasa!, post: 765351, member: 56079"] Ti racconto quello che penso... In Emilia Romagna rogitiamo con la relazione tecnica integrata. Un tecnico si prende la briga di dichiarare conforme l'immobile e la dichiarazione viene allegata all'atto e lo rende responsabile. L'agente immobiliare in gamba, a mio avviso, è quello che, preso un immobile in esclusiva, lo pone subito al vaglio del proprio tecnico di fiducia, anticipa la richiesta di accesso agli atti, richiede all'amico notaio l'aggiornamento dei controlli ipotecari, ecc. ecc. L'agente immobiliare in gamba, sempre a mio avviso, è quello che, sapendo di non sapere, riesce a costruirsi nel tempo una squadra di lavoro composta da tanti professionisti specializzati, riuscendo a confrontarsi con loro per poterne coordinare il lavoro nell'interesse del cliente finale (soprattutto a questo si dovrebbe essere formati!). L'agente immobiliare conosce i limite delle proprie coperture assicurative che, come tutte le assicurazioni, intervengono una volta accertata la sua responsabilità... qualora la responsabilità possa essergli giuridicamente attribuita. Quale tipo di obbligo si dovrebbe addossare all'agente immobiliare? Quello di fare i controlli ipotecari prima dell'incasso della caparra? Già alcune sentenze parlano al riguardo della necessità di una media diligenza che contempla l'accesso alle banche dati pubbliche. La verifica della presenza dell'agibilità? Ma anche in questo caso sentenze della cassazione escludono il diritto alla mediazione nel caso in cui l'agente non abbia accertato e comunicato l'assenza del requisito. In entrambi i casi non ravviso una necessità di competenza, quanto una semplice diligenza professionale. La valutazione dell'urbanistica? Può rientrare nelle competenze di un agente immobiliare? Direi di no. Visto che la formazione tecnica è molto lontana da quella dell'agente immobiliare, anche in riferimento al corso di abilitazione. Sarebbe quasi incosciente, con i tanti tecnici a disposizione, addossare questa responsabilità al professionista meno qualificato. Non a caso il notariato emiliano-romagnolo (e quello toscano) ha richiesto una relazione redatta da un tecnico e non dall'agente immobiliare. Quello che invece noto è che i requisiti di base si stanno lentamente impoverendo: ai miei tempi il corso su Rimini era tenuto da insegnanti di rango universitario (almeno per il civile ed il tributario) e durava 4 intensi mesi. Questa settimana mi sono visto un collaboratore richiedere l'autorizzazione per sostenere a Roma un esame di abilitazione all'esame da agente immobiliare, dopo un corso on line durato meno di 2 mesi! Esame che si è rivelato un vero e proprio proforma... In realtà, a mio modo di vedere le cose, la grave negligenza è a livello di proposta formativa universitaria: è vero che nel resto del mondo gli agenti sono generalmente più formati che in Italia ma non sempre per obblighi legislativi (in molti paesi non esistono neppure esami abilitativi) quanto più perché esistono dei diplomi universitari specifici per la professione che, soprattutto i giovani, frequentano volentieri... [/QUOTE]
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