pattayaicecream

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Buon giorno.
Tre anni fà, alla morte di mia madre (30/11/2008) unica proprietaria di un appezzamento di terreno con una casa singola in esso, non lasciando testamento, la successione è stata "automaticamente" così suddivisa: 1/3 al marito "nostro padre", ed i rimanenti 2/3 ripartiti egualmente tra noi 3 fratelli.
Ora vorrei chiedere la mia parte per andarmene all'estero dove vivo già 6 mesi all'anno.
Loro mi dicono che non possono risolvere la situazione per mancanza di liquidità.
Il padre, in questa occasione sarebbe disposto a ridividere la sua parte l'1/3 e tenere solo l'usufrutto.
Come posso risolvere questa situazione?
Ho diritto alla mia parte?
Se parte una causa legale, avrò la mia parte e per quanto tempo andrà avanti la causa se loro non hanno la volontà di risolvere?
Grazie
 

ugo56

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Senza accordo tra coeredi, incappi in una lunga e antipatica discussione che neppure un Giudice riesce a risolverti. Inoltre, senza liquidità delle parti e senza una materiale effettiva/notarile/giudiziale divisione immobiliare, non puoi vendere ad estranei la tua quota parte. Avendo tuo padre diritto di abitazione ... devi aspettare 100 anni.
 
V

Valerio Spallina

Ospite
Senza accordo tra coeredi, incappi in una lunga e antipatica discussione che neppure un Giudice riesce a risolverti. Inoltre, senza liquidità delle parti e senza una materiale effettiva/notarile/giudiziale divisione immobiliare, non puoi vendere ad estranei la tua quota parte. Avendo tuo padre diritto di abitazione ... devi aspettare 100 anni.
ugo56 ti ha descritto una realtà : io ho fatto una causa per divisione giudiziale di eredità. Ho avuto oltre un anno fa una sentenza che deve passare attraverso un atto notarile di sorteggio che non ha luogo per motivi "vari". Sono passati quasi 20 anni dalla morte dei miei genitori; 9 anni di causa : ora si ipotizza una nuova fase giudiziale. Tempi lunghissimi con incomprensibili comportamenti. Spero molto nel giudice. La Giustizia è lenta ma resta l'unica garanzia.
 

ugo56

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Privato Cittadino
Sul restare "inerti" a proposito dei lunghi tempi della giustizia nemmeno va bene. Io mi ritrovo un G.I. molto "svogliato", il quale ha già preso un richiamo qualche anno fa ed in queste settimane sto' valutando l'intenzione di presentare civili lamentele al Presidente del Tribunale di Ascoli Piceno. Spesso questi giudici non decidono per NON VOLER studiare la causa e sperano che le parti si mettano d'accordo. Nella 4^ udienza, questo signor giudice, si è permesso di esternare a voce alta, un suo pensiero: "ora mi costringete a studiare la pratica". Insomma, dopo ben 4 udienze, questi non ha capito di cosa si è parlato: viva l'Italia. I giudici vanno "costretti" a risolvere le cause, con coscienza ed un po' di amore per il proprio lavoro.
 

ugo56

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Privato Cittadino
Questo giudice ha in mano 4 soluzioni possibili studiate da un bravo ed onesto CTU di Ascoli, complete in ogni particolare. Anche a non voler perdere tempo a studiare, questo signor giudice è stato messo nelle condizioni di optare per un sorteggio, invece ... tutte, dico tutte, le udienze anzichè iniziarle alle previste ore 9, ritarda alle ore 11 ... Lasciamo stare, va' !! Gli avvocati, poi, si lamentano tra loro, ma non fanno nulla per timore di "vendette". Ma chi dovrebbe controllare i giudici se fanno il loro dovere ??? VIVA L'ITALIA, sempre !!
 
V

Valerio Spallina

Ospite
Questo giudice ha in mano 4 soluzioni possibili studiate da un bravo ed onesto CTU di Ascoli, complete in ogni particolare. Anche a non voler perdere tempo a studiare, questo signor giudice è stato messo nelle condizioni di optare per un sorteggio, invece ... tutte, dico tutte, le udienze anzichè iniziarle alle previste ore 9, ritarda alle ore 11 ... Lasciamo stare, va' !! Gli avvocati, poi, si lamentano tra loro, ma non fanno nulla per timore di "vendette". Ma chi dovrebbe controllare i giudici se fanno il loro dovere ??? VIVA L'ITALIA, sempre !!
Stavo per parlarti degli avvocati, quando ho letto il tuo post. Nel mio caso sono stati gli avvocati che hanno fuorviato il magistrato propspettandogli che c'erano buone probabilità di un'accordo stragiudiziale e gli chiedevano rinvii per trattative, in realtà inesistenti. Quindi, ti consiglio di seguire le udienze edi vigilare sul tuo avvocato. IO HO SBAGLIATO FIDANDOMI. La sentenza è in parte lacunosa.

Certo se potete non arrivare a sentenza è meglio, si risparmia in spese : la tassa di registro della sentenza L'Agenzia delle Entrate l'ha chiesta sui valori del CTU e non sui valori catatstali, come dovrebbe essere per il principio prezzo-valore delle vendite ( i valori del CTU circa 3 volte il catastale e così la tassa di registro ). Questa è stata una pessima sorpresa, e gli avvocati non ci avevano detto nulla che si andava ad un esborso così diverso. In sintesi ho pagato la tassa di registro maggiorata ed il sorteggio non avviene per ulteriori controversie insolute in sentenza
(lacune del CTU sul piano urbanistico-catastale). Hai ragione : VIVA L'ITALIA.
Se solo avessi una salute migliore (e quindi meno dipendenza dall'ASL) ma ne andrei in qualche paese in via di sviluppo : mi troverei più a mio agio !
 

ugo56

Membro Attivo
Privato Cittadino
Noi per ora siamo in attesa di una ORDINANZA (da quasi 8, dico otto, mesi) del giudice alla quale poi ogni coerede potrà valutare. Chi non condividerà le prime decisioni del G.I. se ne caricherà anche ogni conseguente spesa ? Gli avvocati sono i primi a non volere un accordo stragiudiziale, così da allungare i tempi e, quindi, il proprio "disonesto" onorario. E' opinione diffusa che proprio loro sono il marcio della giustizia italiana: non è giusto che comunque vada la causa aspetta lo stesso onorario, magari senza attuare strategie particolari per non contrapporsi al collega della controparte. Possibile che non si riesca a raddrizzare questa professione !!!
 

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