un saluto a tutti i forumisti.
sono qui per chiedere il vostro parere su una delle due questioni che sono sorte ultimamente con i miei vicini (l'altra è in altra discussione).
dunque, questa è la situazione: nel maggio 2017 ho acquistato una vecchia casa in una corte di due unità abitative (le vecchie proprietarie erano sorelle e gli eredi hanno venduto) e al momento dell'acquisto, le due unità erano ormai disabitate, percui, quando siamo venuti ad abitarci, c'eravamo solo noi.
come si vede nella piantina, le due unità formano un ferro di cavallo con il cortile che è unico anche se ognuno ha il suo pezzo di proprietà.
la mia casa è quella colorata in giallo (la parte rossa è una tettoia), quella blu è la loro, e i pezzi verdi formano il cortile.
la linea rossa, è il portone, che si trova sulla loro proprietà (la mia termina con un muretto a confine con la strada) e quindi io ho solo il diritto di transito.
un anno dopo, è stata acquistata anche l'altra unità, da una giovane coppia, che però è venuta ad abitarci alla fine dell'estate, in quanto hanno fatto dei lavori.
quando sono venuti il primo giorno dopo l'acquisto, abbiamo chiesto se si poteva tenere il portone chiuso a chiave, per due motivi: uno, è perchè abbiamo dei gatti che adesso escono in cortile, e due perchè il marito dell'erede che ci ha venduto la casa, continuava a entrare e uscire come fosse casa sua lasciando sempre il portone spalancato, nonostante gli avessimo detto più volte di chiuderlo, e per risposta ci hanno detto che non c'era nessun problema, in quanto anche loro hanno un cagnolino.
per circa sei mesi non c'è stato nessun problema, poi da loro è venuta ad abitare un'amica, e così durante il giorno il portone ha cominciato a rimanere aperto, prima ogni tanto, poi tutto il giorno e alla fine anche di notte; noi continuavamo a chiuderlo a chiave, e poi lo ritrovavamo aperto.
la cosa però era un pò seccante per noi, in quanto se di giorno non era proprio indispensabile, almeno la notte avremmo voluto che il portone fosse chiuso, e così dopo un paio di mesi, grazie anche al fatto che ho una bimba piccola che aveva ormai cominciato a camminare, mia moglie ha chiesto di nuovo alla signora la chiusura a chiave, per evitare che la piccola uscisse fuori .
per qualche tempo, è tornato a essere chiuso a chiave, poi è tornato come prima.
qualche tempo dopo, mia moglie stavolta ha parlato all'amica che abitava da loro, e così per un periodo il portone era di nuovo (quasi) sempre chiuso, e poi di nuovo tutto come prima.
questo, fino a due mesi fa, quando il marito, si è avvicinato e mi dice che avevano intenzione di fare un divisorio tra le due proprietà, e di fargli sapere cosa ne pensavamo noi.
io, sapendo che avevo il diritto di transito, mi sono un pò informato, e così gli ho detto che se voleva dividere, non c'era problema (ovviamente a spese sue), ma che avrebbe dovuto lasciarmi 5 metri dal
cancello per permettermi di entrare, e senza dire niente mi ha chiuso la porta in faccia.
nel pomeriggio si sono incontrate le mogli, e la sua ha detto che pensavano di dividere le spese e che comunque loro avrebbero chiuso fino in fondo e noi avremmo dovuto aprire un nuovo passaggio dove c'è il muretto.
alchè, mia moglie le ha detto che se loro avevano intenzione di fare un muretto divisorio, le spese sarebbero state solo loro, mentre noi dovevamo provvedere al portone, e che comunque questo sarebbe stato all'interno in quanto noi avevamo il diritto di transito e non avevamo nessuna intenzione di abbattere la tettoia per fare un'altra uscita.
sembrava chiusa lì, poi dopo due settimane, la tipa manda un messaggio a mia moglie chiedendo se volevamo fare un accordo del tipo che loro si accollavano le spese, ma avrebbero chiuso del tutto e noi avremmo dovuto fare l'uscita sulla strada.
io e mia moglie ci siamo guardati, e le ho fatto rispondere che se ci davano 30mila euro per cedere il diritto di transito, si poteva fare.
la tipa ovviamente si è alterata, dicendo che noi non vogliamo andargli incontro, che fino adesso noi l'abbiamo sempre fatta da padroni ma che da ora in poi il portone sarebbe stato sempre aperto in quanto è loro e possono fare quello che vogliono, anche tirarlo via del tutto.
ora, i miei dubbi sono:
-d'accordo che il portone è loro, ma possono davvero fare quello che vogliono, anche tirarlo via? o devono avere il nostro consenso?
il fatto che ci siamo anche noi nella corte, non abbiamo proprio nessun diritto su di esso?
anche nel fatto che loro lo lascino aperto, nel caso ipotetico che vengano dei ladri, hanno qualche responsabilità?
-nel fatto del muro divisorio, possono farlo senza il nostro consenso?
e in ogni caso, dovrebbe essere fatto a confine o a una certa distanza? quanto dovrebbe essere alto?
-ultima cosa: qualche conoscente mi ha parlato di cortile promiscuo, ma a parte che non so se è il mio caso, io ancora non ho capito cosa vuol dire e cosa comporta.
sono qui per chiedere il vostro parere su una delle due questioni che sono sorte ultimamente con i miei vicini (l'altra è in altra discussione).
dunque, questa è la situazione: nel maggio 2017 ho acquistato una vecchia casa in una corte di due unità abitative (le vecchie proprietarie erano sorelle e gli eredi hanno venduto) e al momento dell'acquisto, le due unità erano ormai disabitate, percui, quando siamo venuti ad abitarci, c'eravamo solo noi.
come si vede nella piantina, le due unità formano un ferro di cavallo con il cortile che è unico anche se ognuno ha il suo pezzo di proprietà.
la mia casa è quella colorata in giallo (la parte rossa è una tettoia), quella blu è la loro, e i pezzi verdi formano il cortile.
la linea rossa, è il portone, che si trova sulla loro proprietà (la mia termina con un muretto a confine con la strada) e quindi io ho solo il diritto di transito.
un anno dopo, è stata acquistata anche l'altra unità, da una giovane coppia, che però è venuta ad abitarci alla fine dell'estate, in quanto hanno fatto dei lavori.
quando sono venuti il primo giorno dopo l'acquisto, abbiamo chiesto se si poteva tenere il portone chiuso a chiave, per due motivi: uno, è perchè abbiamo dei gatti che adesso escono in cortile, e due perchè il marito dell'erede che ci ha venduto la casa, continuava a entrare e uscire come fosse casa sua lasciando sempre il portone spalancato, nonostante gli avessimo detto più volte di chiuderlo, e per risposta ci hanno detto che non c'era nessun problema, in quanto anche loro hanno un cagnolino.
per circa sei mesi non c'è stato nessun problema, poi da loro è venuta ad abitare un'amica, e così durante il giorno il portone ha cominciato a rimanere aperto, prima ogni tanto, poi tutto il giorno e alla fine anche di notte; noi continuavamo a chiuderlo a chiave, e poi lo ritrovavamo aperto.
la cosa però era un pò seccante per noi, in quanto se di giorno non era proprio indispensabile, almeno la notte avremmo voluto che il portone fosse chiuso, e così dopo un paio di mesi, grazie anche al fatto che ho una bimba piccola che aveva ormai cominciato a camminare, mia moglie ha chiesto di nuovo alla signora la chiusura a chiave, per evitare che la piccola uscisse fuori .
per qualche tempo, è tornato a essere chiuso a chiave, poi è tornato come prima.
qualche tempo dopo, mia moglie stavolta ha parlato all'amica che abitava da loro, e così per un periodo il portone era di nuovo (quasi) sempre chiuso, e poi di nuovo tutto come prima.
questo, fino a due mesi fa, quando il marito, si è avvicinato e mi dice che avevano intenzione di fare un divisorio tra le due proprietà, e di fargli sapere cosa ne pensavamo noi.
io, sapendo che avevo il diritto di transito, mi sono un pò informato, e così gli ho detto che se voleva dividere, non c'era problema (ovviamente a spese sue), ma che avrebbe dovuto lasciarmi 5 metri dal
cancello per permettermi di entrare, e senza dire niente mi ha chiuso la porta in faccia.
nel pomeriggio si sono incontrate le mogli, e la sua ha detto che pensavano di dividere le spese e che comunque loro avrebbero chiuso fino in fondo e noi avremmo dovuto aprire un nuovo passaggio dove c'è il muretto.
alchè, mia moglie le ha detto che se loro avevano intenzione di fare un muretto divisorio, le spese sarebbero state solo loro, mentre noi dovevamo provvedere al portone, e che comunque questo sarebbe stato all'interno in quanto noi avevamo il diritto di transito e non avevamo nessuna intenzione di abbattere la tettoia per fare un'altra uscita.
sembrava chiusa lì, poi dopo due settimane, la tipa manda un messaggio a mia moglie chiedendo se volevamo fare un accordo del tipo che loro si accollavano le spese, ma avrebbero chiuso del tutto e noi avremmo dovuto fare l'uscita sulla strada.
io e mia moglie ci siamo guardati, e le ho fatto rispondere che se ci davano 30mila euro per cedere il diritto di transito, si poteva fare.
la tipa ovviamente si è alterata, dicendo che noi non vogliamo andargli incontro, che fino adesso noi l'abbiamo sempre fatta da padroni ma che da ora in poi il portone sarebbe stato sempre aperto in quanto è loro e possono fare quello che vogliono, anche tirarlo via del tutto.
ora, i miei dubbi sono:
-d'accordo che il portone è loro, ma possono davvero fare quello che vogliono, anche tirarlo via? o devono avere il nostro consenso?
il fatto che ci siamo anche noi nella corte, non abbiamo proprio nessun diritto su di esso?
anche nel fatto che loro lo lascino aperto, nel caso ipotetico che vengano dei ladri, hanno qualche responsabilità?
-nel fatto del muro divisorio, possono farlo senza il nostro consenso?
e in ogni caso, dovrebbe essere fatto a confine o a una certa distanza? quanto dovrebbe essere alto?
-ultima cosa: qualche conoscente mi ha parlato di cortile promiscuo, ma a parte che non so se è il mio caso, io ancora non ho capito cosa vuol dire e cosa comporta.