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Utente Cancellato 84449
Ospite
Buongiorno a tutti.
Mi sto arrovellando in cerca di soluzione ad un problema spinoso di divisione dei cespiti in comune con la mia unica sorella.
Ho attualmente in comunione con la suddetta due immobili, una villa storica in un paese di montagna (tre appartamenti per 340 mq più terreno) e un appartamento a Venezia centro (40 mq), ereditati nel 2002 alla morte di mia madre. Un altro immobile ereditato è stato venduto nel 2013 e il ricavato di 1 200 000 euro è stato diviso equamente fra di noi.
Mia sorella ha problemi di natura psicologica (mai identificati) che le rendono impossibile mantenersi, avere un lavoro o formare una famiglia. A dieci anni dalla successione, non le resta più nulla a parte l'appartamento in cui vive. Non conosco esattamente i modi in cui un capitale di quasi 450 000 euro sia stato cosi prosciugato, so che mia sorella è stata vittima di un truffatore brasiliano che si era tirata in casa, il quale dopo aver rapinato un ufficio della posta è finito in prigione e ha continuato a spillare denaro a mia sorella per anni per poi sparire nel nulla. Non lavorando, mia sorella ha comunque continuato ad attingere al conto in banca fino ad esaurimento delle risorse. Da parte mia, non avevo alcun modo di controllarla, sono emigrata per lavoro in Francia e, visto che la sorella ha molte difficoltà di comunicazione, non ero a conoscenza dei fatti più importanti. Nel frattempo, visto che lei non se ne occupava minimamente, ho provveduto al mantenimento degli immobili in comunione: ho ristrutturato completamente l'appartamento di venezia per farlo rendere (era inagibile) e mi sono occupata delle riparazioni ordinarie e straordinarie della casa in montagna, sempre a mie spese. Ho dovuto fare tutto ciò senza consultare mia sorella, perché ogni volta che c'era una riparazione da fare cercava di impedirmelo dicendo che voleva "partecipare", ma visto che non era una partecipazione economica la cosa si bloccava, e nel frattempo gli immobili andavano in rovina... Viste le spese che ho dovuto affrontare (documentabili in gran parte) e che lei si rifiutava di condividere perché "non l'avevo consultata prima" non ho mai contribuito alle tasse degli immobili (IMU e tassa dei rifiuti), per rientrare almeno delle spese di qualche centinaio di euro. Ovviamente questo ha scatenato un putiferio e ora, dopo svariate minacce, ha messo in atto, con un avvocato patrocinato dallo stato, una divisione giudiziale. Voi direte, la cosa migliore visti i rapporti, niente di meglio che liberarsi da questa situazione. Ma non la vedo cosi semplice. Prima di tutto perché mia sorella ha espresso chiaramente la volontà di cedermi le sue quote su conguaglio (vuole i soldi) e io non ho proprio di che conguagliare a meno di non vendere la casa in cui vivo. Se la sorella si impunta su ciò in fase di mediazione, si andrà per forza in causa. So già che non accetterà una divisione con frazionamento (tipo un appartamento della casa in montagna + l'appartamento di venezia, o due appartamenti della casa in montagna) che è l'unico frazionamento possibile), ma potrei spuntare la casa in montagna con un conguaglio che purtroppo non ho. La casa in montagna è peraltro gravata da un mutuo garantito da entrambe (ma che ho sempre pagato io) di 145 000 euro, di cui restano 30 000 ancora da pagare.
Se non si raggiunge un accordo col frazionamento che non mi obblighi a rovinarmi per conguagliarla, si finirà all'asta, ma tra quanto?
Volendo evitare il più possibile che mia sorella mettesse in atto le sue minacce, qualche mese fa ho rimesso in affitto airbnb l'appartmento di venezia, spendendoci ancora soldi, ma era per una buona causa. La rendita (i soldi cominciano ad arrivare proprio adesso) sarebbe sufficiente per darle una vita dignitosa: ma niente, anche questa offerta è stata scartata per malfidenza, mi sospetta di volerla fregare quando cerco solo di salvare il capitale immobiliare perché non sia poi sperperato in modo irragionevole. Perché, una volta i soldi in mano, faranno la fine dell'eredità e, fra qualche anno, me la troverò di nuovo in stato d'indigenza e sarò io a doverle passare gli alimenti.
Mi chiedo a questo punto se non mi convenga mostrarmi granitica e minacciare l'entrata in causa, cosa che mi aveva assicurato di non volere (si, ma solo se le rifilo 200 000 euro sull'unghia per acquistarle le sue quote), sapendo che a quel punto potrebbero passare anni prima che veda un quattrino... Ho diritto anch'io al patrocinio e almeno non pagherei gli avvocati, sono disposta anche a rischiare se c'è una possibilità di farla ragionare per l'interesse di entrambe. Ho un figlio a cui vorrei lasciare qualcosa, sono sola al mondo e non vedo perché mio figlio un giorno dovrà pagare per la follia altrui. Svariati amici mi hanno consigliato di cercare almeno di fare una procedura di inabilitazione per evitare che continui a creare danni, non sono sicura che sia possibile e che questo sia il luogo giusto, ma chissà...
Mi scuso per la lunghezza del testo, spero qualcuno abbia voglia e tempo di aiutarmi, sono in uno stato di assoluta disperazione.
Ringrazio in anticipo per le eventuali risposte e suggerimenti,
Buona Pasqua a tutti!
Mi sto arrovellando in cerca di soluzione ad un problema spinoso di divisione dei cespiti in comune con la mia unica sorella.
Ho attualmente in comunione con la suddetta due immobili, una villa storica in un paese di montagna (tre appartamenti per 340 mq più terreno) e un appartamento a Venezia centro (40 mq), ereditati nel 2002 alla morte di mia madre. Un altro immobile ereditato è stato venduto nel 2013 e il ricavato di 1 200 000 euro è stato diviso equamente fra di noi.
Mia sorella ha problemi di natura psicologica (mai identificati) che le rendono impossibile mantenersi, avere un lavoro o formare una famiglia. A dieci anni dalla successione, non le resta più nulla a parte l'appartamento in cui vive. Non conosco esattamente i modi in cui un capitale di quasi 450 000 euro sia stato cosi prosciugato, so che mia sorella è stata vittima di un truffatore brasiliano che si era tirata in casa, il quale dopo aver rapinato un ufficio della posta è finito in prigione e ha continuato a spillare denaro a mia sorella per anni per poi sparire nel nulla. Non lavorando, mia sorella ha comunque continuato ad attingere al conto in banca fino ad esaurimento delle risorse. Da parte mia, non avevo alcun modo di controllarla, sono emigrata per lavoro in Francia e, visto che la sorella ha molte difficoltà di comunicazione, non ero a conoscenza dei fatti più importanti. Nel frattempo, visto che lei non se ne occupava minimamente, ho provveduto al mantenimento degli immobili in comunione: ho ristrutturato completamente l'appartamento di venezia per farlo rendere (era inagibile) e mi sono occupata delle riparazioni ordinarie e straordinarie della casa in montagna, sempre a mie spese. Ho dovuto fare tutto ciò senza consultare mia sorella, perché ogni volta che c'era una riparazione da fare cercava di impedirmelo dicendo che voleva "partecipare", ma visto che non era una partecipazione economica la cosa si bloccava, e nel frattempo gli immobili andavano in rovina... Viste le spese che ho dovuto affrontare (documentabili in gran parte) e che lei si rifiutava di condividere perché "non l'avevo consultata prima" non ho mai contribuito alle tasse degli immobili (IMU e tassa dei rifiuti), per rientrare almeno delle spese di qualche centinaio di euro. Ovviamente questo ha scatenato un putiferio e ora, dopo svariate minacce, ha messo in atto, con un avvocato patrocinato dallo stato, una divisione giudiziale. Voi direte, la cosa migliore visti i rapporti, niente di meglio che liberarsi da questa situazione. Ma non la vedo cosi semplice. Prima di tutto perché mia sorella ha espresso chiaramente la volontà di cedermi le sue quote su conguaglio (vuole i soldi) e io non ho proprio di che conguagliare a meno di non vendere la casa in cui vivo. Se la sorella si impunta su ciò in fase di mediazione, si andrà per forza in causa. So già che non accetterà una divisione con frazionamento (tipo un appartamento della casa in montagna + l'appartamento di venezia, o due appartamenti della casa in montagna) che è l'unico frazionamento possibile), ma potrei spuntare la casa in montagna con un conguaglio che purtroppo non ho. La casa in montagna è peraltro gravata da un mutuo garantito da entrambe (ma che ho sempre pagato io) di 145 000 euro, di cui restano 30 000 ancora da pagare.
Se non si raggiunge un accordo col frazionamento che non mi obblighi a rovinarmi per conguagliarla, si finirà all'asta, ma tra quanto?
Volendo evitare il più possibile che mia sorella mettesse in atto le sue minacce, qualche mese fa ho rimesso in affitto airbnb l'appartmento di venezia, spendendoci ancora soldi, ma era per una buona causa. La rendita (i soldi cominciano ad arrivare proprio adesso) sarebbe sufficiente per darle una vita dignitosa: ma niente, anche questa offerta è stata scartata per malfidenza, mi sospetta di volerla fregare quando cerco solo di salvare il capitale immobiliare perché non sia poi sperperato in modo irragionevole. Perché, una volta i soldi in mano, faranno la fine dell'eredità e, fra qualche anno, me la troverò di nuovo in stato d'indigenza e sarò io a doverle passare gli alimenti.
Mi chiedo a questo punto se non mi convenga mostrarmi granitica e minacciare l'entrata in causa, cosa che mi aveva assicurato di non volere (si, ma solo se le rifilo 200 000 euro sull'unghia per acquistarle le sue quote), sapendo che a quel punto potrebbero passare anni prima che veda un quattrino... Ho diritto anch'io al patrocinio e almeno non pagherei gli avvocati, sono disposta anche a rischiare se c'è una possibilità di farla ragionare per l'interesse di entrambe. Ho un figlio a cui vorrei lasciare qualcosa, sono sola al mondo e non vedo perché mio figlio un giorno dovrà pagare per la follia altrui. Svariati amici mi hanno consigliato di cercare almeno di fare una procedura di inabilitazione per evitare che continui a creare danni, non sono sicura che sia possibile e che questo sia il luogo giusto, ma chissà...
Mi scuso per la lunghezza del testo, spero qualcuno abbia voglia e tempo di aiutarmi, sono in uno stato di assoluta disperazione.
Ringrazio in anticipo per le eventuali risposte e suggerimenti,
Buona Pasqua a tutti!