E

EnCa78

Ospite
Personalmente sono pro-uscita dall'Euro con conseguente default e svalutazione della Lira con aumento vertiginoso dell'inflazione e qualche tempo a pane e acqua per poi ripartire. Meglio una speranza a medio-lungo termine che un'agonia a tempo indeterminato. Euro=trappola per topi, come dimostra il caso Grecia,Portogallo, Irlanda, Italia e, scommetto tra meno di 18 mesi, anche la Francia (vedi graduale e ineluttabile perdita di sovranità, per il momento economico-finanziaria ma pian piano anche politica se si pensa a come la culona teutonica abbia imposto a Napolitano le dimissioni del nano di Arcore).
 
E

EnCa78

Ospite
Sono contento Topcasa. Eppure a queste mie parole molti gridano alla follìa. Evidentemente la strategia del terrore messa a punto da chi è in alto e gestisce letteralmente le nostre vite, ha fatto buona presa su queste persone
 

topcasa

Membro Storico
Sono contento Topcasa. Eppure a queste mie parole molti gridano alla follìa. Evidentemente la strategia del terrore messa a punto da chi è in alto e gestisce letteralmente le nostre vite, ha fatto buona presa su queste persone
Io ti assicuro che quando abbiamo la conversione avevo uno stipendio di 3.000.000 di lire e in un giorno hovisto perdere la metà ovvero stipendio in lire prezzi in euro
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Il problema non è tanto se pago un gelato in euro o un lire/liretta. Il problema maggiore sono i debiti contratti: nel passaggio ad una moneta più debole come la liretta, ad esempio, i debiti delle aziende e dello stato si troverebbero a crescere a dismisura perchè non reggerebbe il rapporto liretta/euro/dollaro. Questo provocherebbe fallimenti di massa. E' anche vero che a lungo termine questa scelta potrebbe essere favorevole (è come dire un investimento a lungo termine) ma non gioverebbe nell'immediato alle aziende: abbandonare l'euro e l'Europa significa anche abbandonare i trattati sul mercato unico.. quindi di nuovo sulle esportazioni. Non è detto inoltre che gli altri paesi non impongano poi dazi sulle importazione dai paesi ex euro.
In ogni azione fatta ci sono i pro ed i contro: sta ad analisi accurata stabilire quale la miglior strada percorribile.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
ottima deduzione, ma io accetterei il rischio

Il rischio del singolo non può essere quello dell'intero stato. Per carità rimpiango anche io la vecchia lira, ma forse il problema non è la moneta in senso stretto ma l'insieme delle regolamentazioni europee, o meglio è un sistema che manca. C'è l'euro che unisce tanti stati ma c'è tutto un sistema che divide gli stati. O avviene una vera e propria unificazione, oppure il rischio è sempre la sopraffazione degli stati più deboli.
 

topcasa

Membro Storico
vedrai che se non si sblocca questa situazione non saremo noi soli a volere la scissione, a breve se continua la crisi il prossimo candidato è la Francia.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
vedrai che se non si sblocca questa situazione non saremo noi soli a volere la scissione, a breve se continua la crisi il prossimo candidato è la Francia.

Beh allora forse è meglio migrare verso gli stati del dollaro e tornare in tempi migliori. Diciamo che dal punto di vista finanziario gli analisti ancora sono ottimisti. O meglio vale la frase... siamo sull'orlo del baratro e abbiamo fatto un passo avanti... "significa che siamo finiti dentro oppure che l'abbiamo superato?". A ognuno la propria interpretazione.
 

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