Paolo Morini

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Perdonate il titolo non proprio esaustivo....mi è stato posto un quesito oggi che mi ha incuriosito e vorrei capire.
Per farla brevissima: un amico sta vendendo il suo appartamento. In fase di redazione di RTI il tecnico gli fa sapere che le camere da letto non hanno l'altezza media necessaria e quindi dovranno essere accatastate come ripostiglio.
Ovviamente ai tempi lui comprò dall'impresa convinto che fossero camere, come anche segnalato nelle planimetrie catastali allegate all'atto di compravendita.
Ora lui sta vendendo a sua volta l'appartamento con due camere che appunto non possono essere camere. Solo dopo il tecnico gli ha fatto presente dell'inghippo. Se la vedrà col promissario acquirente e pure con l'impresa che costruì, in attesa anche di capire cosa potrà fare, e a quali costi, con il decreto salva casa.
Il quesito comunque è questo: se fosse scoppiato ad esempio un incendio, e le persone che dormivano in quello che risulta un ripostiglio, in caso di ferite o peggio, l'assicurazione sul fabbricato avrebbe provveduto a pagare i danni? O si sarebbe trincerata dietro al fatto che in quel locale non avrebbero potuto dormirci?
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Essendo un quesito prettamente legale secondo me per avere una maggiore rispondenza dovresti spostarlo nella sezione Compravendite, Professionisti, Aste e Pignoramenti

 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Perdonate il titolo non proprio esaustivo....mi è stato posto un quesito oggi che mi ha incuriosito e vorrei capire.
Per farla brevissima: un amico sta vendendo il suo appartamento. In fase di redazione di RTI il tecnico gli fa sapere che le camere da letto non hanno l'altezza media necessaria e quindi dovranno essere accatastate come ripostiglio.
Ovviamente ai tempi lui comprò dall'impresa convinto che fossero camere, come anche segnalato nelle planimetrie catastali allegate all'atto di compravendita.
Ora lui sta vendendo a sua volta l'appartamento con due camere che appunto non possono essere camere. Solo dopo il tecnico gli ha fatto presente dell'inghippo. Se la vedrà col promissario acquirente e pure con l'impresa che costruì, in attesa anche di capire cosa potrà fare, e a quali costi, con il decreto salva casa.
Il quesito comunque è questo: se fosse scoppiato ad esempio un incendio, e le persone che dormivano in quello che risulta un ripostiglio, in caso di ferite o peggio, l'assicurazione sul fabbricato avrebbe provveduto a pagare i danni? O si sarebbe trincerata dietro al fatto che in quel locale non avrebbero potuto dormirci?
Il problema è anche un altro, direi soprattutto un altro. Se non fossero vani abitabili l'immobile varrebbe molto meno (magari la metà), questo è l'aspetto principale.
Però finchè non viene fatto un accesso agli atti in Comune nessuno, neppure il tecnico, può avere certezze. O meglio, se è proprio una nuova costruzione da zero si, ma se fosse la ristrutturazione di un immobile esistente magari nasceva abitativo così, se ci sono titoli edilizi precedenti al 1942 con indicazione che era abitativo anche se più basso di 2,70 resta abitativo.
 

Paolo Morini

Membro Attivo
Agente Immobiliare
l'aspetto tecnico è già stato appurato con l'accesso agli atti...l'immobile è dei primi anni 2000 e come purtroppo era usanza fare ai tempi, laddove non c'era la volumetria per fare delle camere, si scriveva semplicemente "camera" sulla planimetria catastale e sia grazie al fatto che l'abitabilità si dava (almeno quà da noi) quasi sempre col silenzio assenso e non vi erano altri controlli in sede di rogito, il compratore era solitamente ignaro della problematica. Ma questi aspetti li gestirà il tecnico, eventualmente verificando anche quando sarà operativa la legge "salva casa" e da un punto di vista commerciale li gestirà il venditore col proponente acquirente. Io mi limitavo al quesito che ho esposto, perché mi ha oggettivamente suscitato una mia curiosità.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Attenzione però, credo che quanto licenziato dovrebbe superare tutto.
Se sono camere sul progetto saranno camere regolari.

Detto questo...

Ora lui sta vendendo a sua volta l'appartamento con due camere che appunto non possono essere camere.

se così fosse, aliud pro alio, decisamente antipatico.

(ps. tra l'altro è la ragione per cui a Roma non sono regolari sgabuzzini con finestra di più di 4 metri quadrati).
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
se fosse scoppiato ad esempio un incendio,

In linea di principio, se in un sottotetto ci muore una persona, il proprietario dovrebbe finire in galera.

All'atto pratico ciascuno in casa sua fa come gli pare.

Se a casa tua vuoi dormire in taverna, in corridoio, nel ripostiglio o nella vasca da bagno, insieme a una o dieci donne nessuno te lo può impedire.
Si chiama diritto universale.
 

fabio80mil

Membro Attivo
Privato Cittadino
ma una domanda, ho letto che nel salva casa è stata introdotta la possibilità di sanare locali con altezza non più di 270 ma abbassata a 240. Quindi a ragion logica, dovrebbero essere tutti quei locali nati come accessori (ripostigli, locali tecnici etc, sottotetti) che nel caso di aperture (finestre, velux) rispettassero i rapporti aeroilluminanti, sono sanabili e riconducibili a locali abitabili, quindi trasformabili in camere a tutti gli effetti? La richiesta per la fattibilità e i relativi costi, nel caso va fatta direttamente in comune, o bisogna cmq passare da un tecnico abilitato che prima verifichi le carte/stato di fatto e poi presenti il tutto?
 
Ultima modifica:

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
ma una domanda, ho letto che nel salva casa è stata introdotta la possibilità di sanare locali con altezza non più di 270 ma abbassata a 240. Quindi a ragion logica, dovrebbero essere tutti quei locali nati come accessori (ripostigli, locali tecnici etc, sottotetti) che nel caso di aperture (finestre, velux) rispettassero i rapporti aeroilluminanti, sono sanabili e riconducibili a locali abitabili, quindi trasformabili in camere a tutti gli effetti? La richiesta per la fattibilità e i relativi costi, nel caso va fatta direttamente in comune, o bisogna cmq passare da un tecnico abilitato che prima verifichi le carte/stato di fatto e poi presenti il tutto?
Ti risponderà un tecnico, ma sono certa che tutto debba avvenire tramite un tecnico che farà gli accertamenti del caso.
 

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