Frommmm

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Privato Cittadino
Buongiorno a tutti, riassumo quanto sta accadendo sperando in un consiglio:

Compro casa nel 2010, accatastata A3, è un recupero/trasformazione di un ex magazzino. Tutte le pratiche sembravano in regola ed infatti il notaio rogitò senza problemi.
Un paio di mesi fa l'ho messa in vendita e ricevo una proposta, che decido di accettare. Dopo la firma della proposta appunto, passate un paio di settimane, l'acquirente mi contatta chiedendomi il certificato di abitabilità (oltre alla documentazione già fornitagli prima della firma della proposta). Mi informo per procurarmelo ma a Milano per ottenerlo ci vogliono circa 6 mesi (lo so è pazzesco ma l'ufficio tecnico è letteralmente intasato).

Di qui le mie domande:

- dal momento che non è un documento essenziale per rogitare, potrei insistere col compratore affinchè rispetti l'impegno ad acquistare? Se si intestardisce, posso trattenere la caparra che ha versato al momento della proposta e rimettere la casa in vendita?
- qualora ci fossero dei problemi di regolarità con l'abitabilità (so che all'epoca alla chiusura dei lavori e richiesta di cambio destinazione d'uso il comune spesso non rispondeva dandolo per approvato con silenzio assenzo) in che modo posso rifarmi sul venditore essendo passati 10 anni.
- se l'acquirente decide di acquistare lo stesso, e ci sono delle irregolarità, lui si rifarà su di me? Ed io a mia volta da chi me l'ha venduto?

Grazie spero di essere stato chiaro, buone feste a tutti.
 

brina82

Membro Storico
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Buongiorno a tutti, riassumo quanto sta accadendo sperando in un consiglio:

Compro casa nel 2010, accatastata A3, è un recupero/trasformazione di un ex magazzino. Tutte le pratiche sembravano in regola ed infatti il notaio rogitò senza problemi.
Un paio di mesi fa l'ho messa in vendita e ricevo una proposta, che decido di accettare. Dopo la firma della proposta appunto, passate un paio di settimane, l'acquirente mi contatta chiedendomi il certificato di abitabilità (oltre alla documentazione già fornitagli prima della firma della proposta). Mi informo per procurarmelo ma a Milano per ottenerlo ci vogliono circa 6 mesi (lo so è pazzesco ma l'ufficio tecnico è letteralmente intasato).

Di qui le mie domande:

- dal momento che non è un documento essenziale per rogitare, potrei insistere col compratore affinchè rispetti l'impegno ad acquistare? Se si intestardisce, posso trattenere la caparra che ha versato al momento della proposta e rimettere la casa in vendita?
- qualora ci fossero dei problemi di regolarità con l'abitabilità (so che all'epoca alla chiusura dei lavori e richiesta di cambio destinazione d'uso il comune spesso non rispondeva dandolo per approvato con silenzio assenzo) in che modo posso rifarmi sul venditore essendo passati 10 anni.
- se l'acquirente decide di acquistare lo stesso, e ci sono delle irregolarità, lui si rifarà su di me? Ed io a mia volta da chi me l'ha venduto?

Grazie spero di essere stato chiaro, buone feste a tutti.
1) nella proposta andava specificata la mancanza dell'agibilità: se non viene scritto nulla si dà per scontato che ci sia; è vero, non è "essenziale" per il rogito ma la regolarità di un immobile prevede anche la presenza di questo documento.

Dal mio punto di vista non puoi trattenere alcuna somma, perchè è un diritto del compratore di pretenderla, salvo appunto diversi accordi tra le parti, per cui saresti tu in difetto.

2) Penso tu possa sempre chiamare in causa il vecchio venditore; non penso vi sia una scadenza, ma su questo attendiamo altre risposte.

3) Si aggancia alla 2 ma penso proprio di sì.

Consigli su come risolvere? Fare uno sconticino e se l'acquirente ha ancora le farfalle allo stomaco per questo immobile, gli starà bene, ma mi sbrigherei a fare un'altra scrittura privata...
 

Frommmm

Membro Attivo
Privato Cittadino
La casa , fino a prova contraria, ha l'agibilità e l'abitabilità. Non c'è motivo per dubitare che non ci sia. Io credo che se l'acquirente voleva questo specifico certificato (non essenziale) doveva farmelo presente prima di firmare la proposta, non dopo.
 

Frommmm

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ma l'agibilità c'è ed è solamente da reperirne copia al Comune oppure non c'è proprio??
Esatto c'è, non vedo perchè non dovrebbe esserci. Io ho comprato la casa accatastata A3. L'acquirente però pretende cmq questo certificato, adducendo che dal mio rogito si evidenzia una trasformazione da magazzino ad abitazione, e lui vuole la certezza che a suo tempo fu data abitabilità
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Esatto c'è, non vedo perchè non dovrebbe esserci. Io ho comprato la casa accatastata A3. L'acquirente però pretende cmq questo certificato, adducendo che dal mio rogito si evidenzia una trasformazione da magazzino ad abitazione, e lui vuole la certezza che a suo tempo fu data abitabilità
In realtà sull'agibilità vige il contrario: hai certezza che vi sia? Chi te lo ha detto a te? Anche qualora il fabbricato ne fosse dotato, a seguito del cambio di destinazione è stata nuovamente richiesta e anche rilasciata? Come fai ad esserne sicuro al 100%?
 

Frommmm

Membro Attivo
Privato Cittadino
In realtà sull'agibilità vige il contrario: hai certezza che vi sia? Chi te lo ha detto a te? Anche qualora il fabbricato ne fosse dotato, a seguito del cambio di destinazione è stata nuovamente richiesta e anche rilasciata? Come fai ad esserne sicuro al 100%?

-Non lo dico io, lo dice il rogito con il quale ho acquistato. C'è stato un notaio a redigerlo, il quale ha visto "le carte" ed ha certificato che stavo acquistando un'abitazione accatastata A3. Da quando adesso si deve reperire un certificato di abitabilità per vendere??? Se lo chiedessero tutti gli acquirenti, a Milano, non si venderebbe più una casa dati i tempi d'attesa ( 6MESI circa).
 

brina82

Membro Storico
Professionista
-Non lo dico io, lo dice il rogito con il quale ho acquistato. C'è stato un notaio a redigerlo, il quale ha visto "le carte" ed ha certificato che stavo acquistando un'abitazione accatastata A3. Da quando adesso si deve reperire un certificato di abitabilità per vendere??? Se lo chiedessero tutti gli acquirenti, a Milano, non si venderebbe più una casa dati i tempi d'attesa ( 6MESI circa).
Nel vecchio rogito è citato qualcosa in merito all'agibilità? No.

Quindi la tua certezza è basata sul nulla.

L'acquirente può farti dichiarare che è presente l'agibilità?

Sì, ma a TUO "rischio e pericolo", quindi te ne assumi la responsabilità: nel caso in cui poi non ci fosse, potrà chiedere denari spesi per ottenerla.

Detto ciò, regolati come meglio credi.

PS mi pare tu non voglia intendere o capire: la mancanza di tale certificato non è ostativo ai fini della compravendita, sennò come tu correttamente dici, si bloccherebbero la maggior parte delle compravendite sul territorio nazionale: ma basta indicare/dichiarare l'eventuale mancanza.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Sarebbe anche interessante capire se nella proposta accettata si facesse riferimento all'agibilità e agli impianti. C'è un'agenzia immobiliare?
 

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