Chicco10

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ciao ragazzi, dovrei vendere un appartamento in diritto di superficie e ne approfitto per chiedervi un consiglio proprio per non incorrere in eventuali errori.
Innanzitutto vi anticipo che io non sono il primo assegnatario in quanto l'immobile è del 2002 ed io l'ho acquistato nel 2010, nell'atto tra me ed il mio dante causa è stato rispettato il prezzo imposto ma fatto lievitare di 25000€ con le c.d. "migliorie" (realmente esistenti ma non giustificate dal venditore). Ora la mia domanda è: 1)posso rivendere le stesse migliorie tenendo conto del deprezzamento(6 anni di vetustà) ad €17000?; 2)inoltre i potenziali acquirenti sono già proprietari di altro immobile nel Comune confinante e purtroppo la convenzione vieterebbe l'acquisto, però ricordo che in merito avevo letto da qualche parte qui nel forum, che ciò è by-passabile se i coniugi sono in separazione dei beni .....potreste darmi lumi grazie
 

Avv Luigi Polidoro

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Ciao, vista la particolarità della disciplina, sarebbe opportuno leggere la convenzione per individuare sia la disciplina delle migliorie, sia quella dei requisiti soggettivi per l'acquisto.
Hai escluso di attendere l'eliminazione del vincolo del prezzo imposto per poi vendere liberamente?
 

Chicco10

Membro Junior
Privato Cittadino
sulla convenzione non sono proprio menzionate le migliorie, ma le ha inserite l'assegnatario nell'atto: "così come previsto dalla lettera A dell' art.6 dpr 06.06 2001 n.380"; mentre per i requisiti soggettivi sia la convenzione del Comune che l'agevolazione regionale impone la non titolarità di altre abitazioni idonee sia nel Comune che in quelli contermini, e purtroppo i coniugi acquirenti (in separazione dei beni) hanno già una casa nel Comune confinante ma solo intestata a lei.
Per quanto riguarda il trasferimento da dir. di superficie a piena proprietà il Comune avrebbe già deliberato ma purtroppo la pratica è ferma all' ufficio patrimonio per problemi di determinazione delle quote di spettanza dei vari condòmini...ma cmq seppur la cifra per il trasferimento si aggirerebbe intorno ai 1800€ + spese notarili, quindi una sciocchezza, quello che mi frena è il rimanere vincolato al contributo regionale che scadrebbe tra due anni oltre al fatto che il prezzo massimo di vendita coinciderebbe con quello reale di vendita a libero mercato logicamente aumentato dalle stesse migliorie deprezzate dall'uso fino ad oggi (pensavo da 25k a 17k)
 

Bagudi

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Agente Immobiliare
Le migliorie vanno aggiunte al prezzo di partenza del 2010 per intero e poi il tutto deve essere aggiornato ad oggi.
Il deprezzamento parte nuovamente dal rogito del 2010.

Se gli acquirenti sono in separazione dei beni, l'acquisto può essere effettuato dal nullatenente.
 

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