Ciao a tutti,
ho due domande circa il funzionamento delle detrazioni per ristrutturazioni (50%) e risparmio energetico (55%).
Dunque: ho letto che la detrazione complessiva (fino ad un massimo del 50% di 96.000 euro, quindi 48.000 euro) viene frazionata in dieci anni e che non può produrre credito d’imposta, se ho capito bene. Ossia: se uno ha ristrutturato e ora gode di (poniamo) 4.800 euro di detrazione IRPEF per dieci anni, se in uno dei dieci anni di in cui viene spalmata la detrazione deve versare un IRPEF di, poniamo, 3.800 euro, semplicemente perde per sempre i restanti 1.000. Ho capito bene?
E nelll’ipotesi di qualcuno che ha 4.800 euro di detrazione per ristrutturazione l’anno, deve pagare un IRPEF di poniamo 3.800 euro e ha già detrazioni (per abitazione principale, lavoro dipendente, figli a carico) di poniamo 1.800 euro, come avviene il calcolo complessivo?
Ossia si fa:
ipotesi A:
3.800 euro IRPEF – 4.800 euro detrazione per ristrutturazione edilizia = 0
E da qui si tolgono 1.800 euro di detrazioni lavoro dipendente, con risultato: -1.800 euro
(quindi il contribuente “perde” i 1.000 euro di detrazione di ristrutturazione perché la sua IRPEF è più bassa, ma conserva comunque la possibilità di portare a credito le restanti detrazioni);
oppure
Ipotesi B
3.800 euro Irpref – 1.800 euro detrazioni lavoro dipendente ecc. = 2.000 euro
E da qui si tolgono i 4.800 euro di detrazioni per ristrutturazione, con risultato: 0 euro
(quindi il contribuente perde ancora di più di quota di ristrutturazione, non andando a credito nemmeno con le restanti detrazioni).
Qual è l'ipotesi corretta, A o B?
Oppure ho frainteso il meccanismo generale (nel qual caso, mi scuso in anticipo per l’ignoranza)?
ho due domande circa il funzionamento delle detrazioni per ristrutturazioni (50%) e risparmio energetico (55%).
Dunque: ho letto che la detrazione complessiva (fino ad un massimo del 50% di 96.000 euro, quindi 48.000 euro) viene frazionata in dieci anni e che non può produrre credito d’imposta, se ho capito bene. Ossia: se uno ha ristrutturato e ora gode di (poniamo) 4.800 euro di detrazione IRPEF per dieci anni, se in uno dei dieci anni di in cui viene spalmata la detrazione deve versare un IRPEF di, poniamo, 3.800 euro, semplicemente perde per sempre i restanti 1.000. Ho capito bene?
E nelll’ipotesi di qualcuno che ha 4.800 euro di detrazione per ristrutturazione l’anno, deve pagare un IRPEF di poniamo 3.800 euro e ha già detrazioni (per abitazione principale, lavoro dipendente, figli a carico) di poniamo 1.800 euro, come avviene il calcolo complessivo?
Ossia si fa:
ipotesi A:
3.800 euro IRPEF – 4.800 euro detrazione per ristrutturazione edilizia = 0
E da qui si tolgono 1.800 euro di detrazioni lavoro dipendente, con risultato: -1.800 euro
(quindi il contribuente “perde” i 1.000 euro di detrazione di ristrutturazione perché la sua IRPEF è più bassa, ma conserva comunque la possibilità di portare a credito le restanti detrazioni);
oppure
Ipotesi B
3.800 euro Irpref – 1.800 euro detrazioni lavoro dipendente ecc. = 2.000 euro
E da qui si tolgono i 4.800 euro di detrazioni per ristrutturazione, con risultato: 0 euro
(quindi il contribuente perde ancora di più di quota di ristrutturazione, non andando a credito nemmeno con le restanti detrazioni).
Qual è l'ipotesi corretta, A o B?
Oppure ho frainteso il meccanismo generale (nel qual caso, mi scuso in anticipo per l’ignoranza)?