martina87

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buonasera
mia madre ha ereditato una casa contadina e terreni da una zia. abbiamo fatto fare il riconfinamento di tutte le nostre proprietà, tramite macchinario satellitare. il problema sorge da momento che nel casolare sono comprese tinaie e cantine non di nostra proprietà, ma del fratello della defunta zia che ci contesta il confine murario e terreno tra le due proprietà. nel 78 alla morte del padre procedettero alla divisione consensuale(notarile) di tutti i beni con annesse misure e piante catastali. solo che non fu stato scritto la stessa cosa per i due fratelli. mi spiego meglio e trascrivo letteralmente le parti dell'atto:

" alla signora Teresa viene assegnato porzione di fabbricato colonico costituita da piano terreno e primo piano in pessimo stato di manutenzione e di vecchissima costruzione, composto da 13 vani di abitazione di cui 9 sottotetto, segatoio, stalla, fienile, forno,pollaio e ripostiglio, con annesso terreno per una superficie complessiva ivi compresa l'area coperta dall'edificio di mq 4280. i beni sono rappresentati nel foglio di mappa 58, come meglio risulta dal tipo di frazionamento approvato dall' ute, che redatto e firmato anche per delega delle parti dal geom. Nenciarini verrà allegato al presente atto."

quindi noi per sapere effettivamente le misure della nostra proprietà dobbiamo andare a leggere la mappa catastale (cosa che abbiamo fatto)
mentre nella parte che spettava al fratello è scritto :
" viene assegnato al sig Pietro, portico ed annessi rustici, costituiti da tinaia, cantina e fienile, con annesso terreno laterale e tergale per una lunghezza di metri lineari 30, il lato ovest di ml 39.30 il lato est (distante ml 4.35 dal fabbricato assegnato a Teresa) di ml 50, il tutto per una superficie catastale di mq 1340 confinante con i beni assegnai a Teresa compresa la metà del muro divisorio del segatoio e cantina, beni assegnati a Pietro e via pubblica"

ho messo in grassetto la frase per la quale questo zio ci contesta il confine.
ben sapendo (ma non è scritto da nessuna parte) che il muro è di sua proprietà a 4.35 metri, ma il terreno è a 5.25 metri, perchè non sarebbero passati poi con i trattore nella stalla.

spero di aver scritto chiaramente. grazie in anticipo per le vostre opinioni
 

martina87

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che lui è sicuro delle misurazioni fatte, infatti ci tornano anche i metri quadri (che però c'è un 5% di margine a cui questo zio si potrebbe attaccare), dice che bisognerebbe sapere se vale di più quanto scritto nell'atto o il frazionamento, ma per saperlo dovremo andare in causa..
 

SALVES

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Vale più ciò che è trascritto in rogito, il frazionamento non è altri che la divisione di quanto pattuito in rogito.
A sua volta il frazionamento può avere delle discordanze non dovute al rogito che è trascritto chiaramente, ma alle misurazioni e riferimenti certi presi nei luoghi dai quali sono stati sviluppate le stesse.
Quindi se si va in causa ciò che è trascritto in rogito non può essere starvolto, possono essere messe a prova le misurazioni fatte dal tecnico in questo caso della divisione e altre eseguite da altri tecnici.
 

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