In linea di principio sono d’accordo con tutti voi , ma…………………………….
Perché se io ti faccio vedere chi sono e ti mostro tutte le credenziali che mi abilitano a svolgere il servizio di intermediazione, ti ricevo nel mio ufficio (da me almeno il primo appuntamento parte dall’ufficio) ti mostro la dichiarazione di visita ,ti spiego che i tuoi dati mi servono per identificarti ,se mi dai il consenso al trattamento dei tuoi dati ti spiego i tuoi diritti e ti consegno l’informativa ex art.13 D.LGS. 196/2003,perchè ti opponi a dichiarare che il giorno xx del mese xx anno xx accompagnato da me prendi visione di un immobile in vendita sito in via xx n. xx nel comune di xx e di propietà del sig…..e che se concluderai la compravendita mi dovrai pagare una provvigione ? Perché opporsi a questa dichiarazione ? Se chi mi ha conferito incarico mi delega all’accompagnamento dei possibili clienti secondo metodologie da me predisposte io non ti accompagno a vedere nulla ,e te lo comunico non con sgarbo ma facendoti capire che io sto lavorando e sei tu che ti sei rivolto a me e che nel mio ufficio io preferisco essere scrupoloso sin dal primo contatto con il cliente e che lo stesso metro sarà usato in tutte le fasi del nostro rapporto professionale se questo dovesse continuare. Ripeto non sono sgarbato ma preferisco essere chiaro.
Di solito non incontro difficoltà ma purtroppo alle volte c’è chi si oppone alla dichiarazione . Non mi interessa fare raccomandate per preconfezionarmi prove per poi andare in causa, chi si rivolge a me deve sapere sin dall’inizio del rapporto professionale, di dover pagare una provvigione nel caso decida di acquistare e questo per chiarezza di reciproci intendimenti. Ciao a tutti.