PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Pyer, chiudiamola qui, passa oltre. Abbiamo capito: non hai argomenti, solo pareri che vendi per certi.

QUando sei pronto a rispondere ai clienti del perchè il pyersilvio orticellista è meglio del pyersilvio collaboratore, fai un fischio, le ****ate le puoi vendere a uno che non fa il mestiere, ma a me spiacente, non mi incanti. ;)

Se hai argomenti veri, in 5 punti sono pure troppi.

Ho dato almeno dieci risposte alla tue domande.

..e' che non vuoi leggerle.

Poni la questione nella miopia di visione del solo venditore.

Troppo facile.

A questo non gliene frega nulla del "dietro le quinte", delle corse solitarie alla Maradona, che occorono per segnare il punto.

Ovvio.

Quello e' il nostro lavoro.
Affari vostri dice.

Gli Interessano invece i soldi del ricavo.
Per impiegarli come vorrebbe.

Noi invece dobbiamo vivere di mediazioni non dimentichiamocelo.

Quindi "sgombra il campo" non e' questione di cliente venditore.

Stiamo parlando di metodo.

Questione professionale quindi.

Se diciamo che dopo tutto il lavoro svolto, la vendita si riduce tutto ad un passaggio di carte, sono d'accordo con te.

Basta che firmano sulla linea tratteggiata.

Quante volte si fanno vendite senza che i prodotti passino dai nostri impianti pubblicitari..?

Il sistema collaboritivo, ha l'obbiettivo dichiarato, di intercettare teamite rete, quanti piu' clienti possibili da mettere davanti ad una scrivania a trattare.

A qualsiasi latitudine questa si trovi.

Vendere a Pistoia stando seduti a Prato.

Un sistema che ha l'obbiettivo di facilitare le cose, ad evitar lo sporco lavoro della ricerca di case.

Pescare in un grande mare con una rete bella grossa.
Di sicuro, quando tiriamo su', qualcosa vi sara' da raccogliere.

Si mangia poco ma mangiamo tutti.

Piu' o meno questo e' il senso.

Tuttavia se la minestra e' sempre quella, ovvero la buona offerta latita, e o la primizia non c'e', in quello specchio di mare, di pesci ne verranno pochi a nuotare.

Nelle vendite risicate, ove spesso accade che la parte venditrice non paga o giu' di li', sarei curioso di sentire qualche anedoto dei non orticellisti, o come vi chiamate.

Di cosa dite a quei clienti, che nonostante la rete dei 40.000 collaboratori in essere, non hanno mai visto un cliente in casa loro.

Colpa delle loro case evidentemente.

Ma Che scoperta.

Direbbe un buon acquisitore.

Come appare evidente qualche buona risposta non sono solo io a doverla dare.

Ignoro l'efficacia del metodo.

Quello che pero' tutti sappiamo e' che per essere tonici e snelli, per avere addominali scolpiti e glutei tondi, bisogna correre e far fatica.

Bisogna allenarsi tutti i giorni.

Fuori da questo ambito, ci sono tutti quei sistemi che ti promettono il risultato senza muoverti da casa.

Senza neppure la noia e le ore da dedicare alla palestra:

Prova a chiederlo a quei muscoli perche' mai non dovrebbero preferire questo nuovo metodo, a quello piu' tradizionale.

Magari in cinque punti.

Io a miei clienti quello vado a dire.

Che mi alleno.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Mi piace Pyer nel concetto che lancia riferita all'importanza dell'acquisizione e il giusto riconoscimento e la personale gratificazione che prova nell'aver ottenuto un incarico.

Lo capisco eccome

Capisco inoltre le difficoltà e il conseguente comportamento di adattabilità dei colleghi dove ottenere un incarico esclusivo è quasi mission imposible inquanto in contrasto con gli usi ed abitudini locali

Però analizzando il discorso della collaborazione e condivisione come filosofia prescinde dalla tipologia dell'incarico ...
se un cliente è fidelizzato la forma dell'incarico può passare in secondo piano purche le informazioni fornite e messe a disposizione dei colleghi ed aspiranti accquirenti compresi siano precise e puntuali soprattutto veritiere e non riportate con superficialità

(anche se personalmente prediligo la filosofia dell'incarico scritto ed in esclusiva, non per egoismo ma semplicemente per portare avanti i miei obblighi di incaricato nel miglior modo possibile senza intralci o scorrettezze messe in atto da colleghi concorrenti privi di senso etico e scrupoli)

Però indipendentemente dalla tipologia dell'incarico usi e consuetudini delle varie località l'importanza della condivisione è fuori discussione, dato certo sia per il cliente acquirente che si affida sia per il cliente venditore che può contare su un numerio maggiore di opportunità ;)
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Dico la mia cercando di leggere tra le righe i messaggi che lanciano i vari post precedenti
Leggo e rispondo da spettatore
Pyer nel suo dice cose giuste riferito alla forza e la potenza di acquisire immobili sopratutto a prezzo
"La domanda che sorge spontanea è se la vendita conseguenziale imminente è dovuta dalla bravura di Pyer o il cliente venditore quell'immobile lo avrebbe venduto comunque senza l'intervento e senza pagare un compenso al mediatore"

Se Pyer ha queste capacità fà bene a mantenersi l'orticello ...


Pensate,

Che La casa era in vendita da un anno con un altra agenzia.

Mi pare fosse pure quello un orticellista.

Forse non tutti gli orticellisti sono uguali.:D

Pensa che uno dei miei venditori pochi giorni prima mi aveva snobbato l'acquisizione.

Definendo quell'oggetto di vendita una porcheria.

Non ti dico la sua faccia dopo aver visto quella velicita' di vendita.

Mi piace Pyer nel concetto che lancia riferita all'importanza dell'acquisizione e il giusto riconoscimento e la personale gratificazione che prova nell'aver ottenuto un incarico.

Lo capisco eccome

Capisco inoltre le difficoltà e il conseguente comportamento di adattabilità dei colleghi dove ottenere un incarico esclusivo è quasi mission imposible inquanto in contrasto con gli usi ed abitudini locali

Però analizzando il discorso della collaborazione e condivisione come filosofia prescinde dalla tipologia dell'incarico ...
se un cliente è fidelizzato la forma dell'incarico può passare in secondo piano purche le informazioni fornite e messe a disposizione dei colleghi ed aspiranti accquirenti compresi siano precise e puntuali soprattutto veritiere e non riportate con superficialità

(anche se personalmente prediligo la filosofia dell'incarico scritto ed in esclusiva, non per egoismo ma semplicemente per portare avanti i miei obblighi di incaricato nel miglior modo possibile senza intralci o scorrettezze messe in atto da colleghi concorrenti privi di senso etico e scrupoli)

Però indipendentemente dalla tipologia dell'incarico usi e consuetudini delle varie località l'importanza della condivisione è fuori discussione, dato certo sia per il cliente acquirente che si affida sia per il cliente venditore che può contare su un numerio maggiore di opportunità ;)

Ok.

Ma adesso..

Facciamo finta che fai parte dello squadrone di ponz.

Vai a fare la visita con un cliente.

Il collaborante ti assiste.

Quel referente unico, che segue quella vendita, che ponz citava.

Facciamo finta che questo referente provenga proprio dall'ufficio di ponz.

Quindi dalla casa madre.

Viene ad accompagnarvi cortese e disponibile, perfino simpatico, con quella cadenza che ti ricorda Roberto Benigni.

La casa ai tuoi clienti piace.

Era ora.

La sesta soluzione che gli proponi.

Stavolta ci siamo.

Sfregandoti le mani puoi andare a pranzare contento.

Fase due.

Sette giorni dopo il cliente torna a rivedere e si entra nella fase della buona speranza.

Fin qui tutto bene.

Professionalita' del mediatore che sposa la serieta' del cliente.

Ormai e' tangibile.

Si quaglia.

Come promesso, arriva la conferma che il cliente si e' impegnato a fare con te, tre giorni prima.

Ovvero fissare l'appuntameto per "stendere" la proposta.

Fissato l'appuntanemento, chiami al telefono ponz x informarlo della buona notizia.

Tutto giulivo, mentre attendi di prendere la linea, pensi che si'...

Effettivamente era ponz ad avere ragione.
Non quello sbruffoncello di Arcore.

Ma appena gli dai la buona notizia, ponz ti dice che gli dispiace.
Proprio ieri sera, il venditore ha accettato una proposta.

Fulminea.

Non se l'aspettava nessuno.

Congrua e senza sospensive.

Doccia GELATA.

La simpatia per quella cadenza toscana e' svanita.

Lo sconforto piu' totale ti assale.

Sai bene quale la proporzione della figuraccia che farai con quel cliente tanto serio che avevi.

Ad appuntamento fissato che coraggio devi avere ad informarlo a trovare le giustificazioni:

"Sa' com'e' la rete...
Le collabirazioni...
Tutti si danno da fare, per un obbiettivo conune"...

Oltre al grave imbarazzo, grava la consapevolezza "intima" ad aver lavorato fin li', "per sensa nient".

Come dicono a Napoli.

Se invece quel cliente e' un tuo concittadino, a quelle tue giustificazioni ti rispondera' come giusto che sia:

"Ma che me fai veni' a fa'..?
Ma che te venni se poi non puoi vendere..?
Ma Anvedi questo.

Er cioccolato devi anna' a vende.
No le case"

Scommetto che di episodi simili ne fanno una strage.

.

.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Ho dato almeno dieci risposte alla tue domande.

..e' che non vuoi leggerle.

Poni la questione nella miopia di visione del solo venditore.

Troppo facile.

A questo non gliene frega nulla del "dietro le quinte", delle corse solitarie alla Maradona, che occorono per segnare il punto.

Ovvio.

Quello e' il nostro lavoro.
Affari vostri dice.

Gli Interessano invece i soldi del ricavo.
Per impiegarli come vorrebbe.

Noi invece dobbiamo vivere di mediazioni non dimentichiamocelo.

Quindi "sgombra il campo" non e' questione di cliente venditore.

Stiamo parlando di metodo.

Questione professionale quindi.

Se diciamo che dopo tutto il lavoro svolto, la vendita si riduce tutto ad un passaggio di carte, sono d'accordo con te.

Basta che firmano sulla linea tratteggiata.

Quante volte si fanno vendite senza che i prodotti passino dai nostri impianti pubblicitari..?

Il sistema collaboritivo, ha l'obbiettivo dichiarato, di intercettare teamite rete, quanti piu' clienti possibili da mettere davanti ad una scrivania a trattare.

A qualsiasi latitudine questa si trovi.

Vendere a Pistoia stando seduti a Prato.

Un sistema che ha l'obbiettivo di facilitare le cose, ad evitar lo sporco lavoro della ricerca di case.

Pescare in un grande mare con una rete bella grossa.
Di sicuro, quando tiriamo su', qualcosa vi sara' da raccogliere.

Si mangia poco ma mangiamo tutti.

Piu' o meno questo e' il senso.

Tuttavia se la minestra e' sempre quella, ovvero la buona offerta latita, e o la primizia non c'e', in quello specchio di mare, di pesci ne verranno pochi a nuotare.

Nelle vendite risicate, ove spesso accade che la parte venditrice non paga o giu' di li', sarei curioso di sentire qualche anedoto dei non orticellisti, o come vi chiamate.

Di cosa dite a quei clienti, che nonostante la rete dei 40.000 collaboratori in essere, non hanno mai visto un cliente in casa loro.

Colpa delle loro case evidentemente.

Ma Che scoperta.

Direbbe un buon acquisitore.

Come appare evidente qualche buona risposta non sono solo io a doverla dare.

Ignoro l'efficacia del metodo.

Quello che pero' tutti sappiamo e' che per essere tonici e snelli, per avere addominali scolpiti e glutei tondi, bisogna correre e far fatica.

Bisogna allenarsi tutti i giorni.

Fuori da questo ambito, ci sono tutti quei sistemi che ti promettono il risultato senza muoverti da casa.

Senza neppure la noia e le ore da dedicare alla palestra:

Prova a chiederlo a quei muscoli perche' mai non dovrebbero preferire questo nuovo metodo, a quello piu' tradizionale.

Magari in cinque punti.

Io a miei clienti quello vado a dire.

Che mi alleno.
NOn hai risposto in modo sintetico: ciò che non si può dire in poche parole non ha sostanza.

Dammi 5 punti o anche meno del perchè il tuo cliente deve preferire pyersivlio orticellista a pyersilvo collaboratore.

Se pu farlo, attendo, se no... ;)

Ok.

Ma adesso..

Facciamo finta che fai parte dello squadrone di ponz.

Vai a fare la visita con un cliente.

Il collaborante ti assiste.

Quel referente unico, che segue quella vendita, che ponz citava.

Facciamo finta che questo referente provenga proprio dall'ufficio di ponz.

Quindi dalla casa madre.

Viene ad accompagnarvi cortese e disponibile, perfino simpatico, con quella cadenza che ti ricorda Roberto Benigni.

La casa ai tuoi clienti piace.

Era ora.

La sesta soluzione che gli proponi.

Stavolta ci siamo.

Sfregandoti le mani puoi andare a pranzare contento.

Fase due.

Sette giorni dopo il cliente torna a rivedere e si entra nella fase della buona speranza.

Fin qui tutto bene.

Professionalita' del mediatore che sposa la serieta' del cliente.

Ormai e' tangibile.

Si quaglia.

Come promesso, arriva la conferma che il cliente si e' impegnato a fare con te, tre giorni prima.

Ovvero fissare l'appuntameto per "stendere" la proposta.

Fissato l'appuntanemento, chiami al telefono ponz x informarlo della buona notizia.

Tutto giulivo, mentre attendi di prendere la linea, pensi che si'...

Effettivamente era ponz ad avere ragione.
Non quello sbruffoncello di Arcore.

Ma appena gli dai la buona notizia, ponz ti dice che gli dispiace.
Proprio ieri sera, il venditore ha accettato una proposta.

Fulminea.

Non se l'aspettava nessuno.

Congrua e senza sospensive.

Doccia GELATA.

La simpatia per quella cadenza toscana e' svanita.

Lo sconforto piu' totale ti assale.

Sai bene quale la proporzione della figuraccia che farai con quel cliente tanto serio che avevi.

Ad appuntamento fissato che coraggio devi avere ad informarlo a trovare le giustificazioni:

"Sa' com'e' la rete...
Le collabirazioni...
Tutti si danno da fare, per un obbiettivo conune"...

Oltre al grave imbarazzo, grava la consapevolezza "intima" ad aver lavorato fin li', "per sensa nient".

Come dicono a Napoli.

Se invece quel cliente e' un tuo concittadino, a quelle tue giustificazioni ti rispondera' come giusto che sia:

"Ma che me fai veni' a fa'..?
Ma che te venni se poi non puoi vendere..?
Ma Anvedi questo.

Er cioccolato devi anna' a vende.
No le case"

Scommetto che di episodi simili ne fanno una strage.
Questo, non ci crederai, avviene anche nei circuiti dove la mls è in esclusiva, anzi... è semplice mercato.

Accade da noi spesso, perchè noi operiamo in libero mercato e i clienti LO SANNO, sono abituati, non si ongono il problema, anzi, sanno che l'immobile potrebeb esser gestito anche da altri (e qui devo segnalarlo come difetto, il modo migliore di far funzionare le reti sono i mandati in esclusiva)... in soldoni non è un difetto della collaborazione (anzi, nei circuiti è proprio tutelato) ma della mancanza di esclusiva... (e a volte non basta nemmeno quella)
Le proposte si portano tutte, di norma, c'è l'accordo in tal senso, chi non lo fa... lo fa poche volte e se insiste ciao, torna all'orticello. ;)

Ci sono i regolamenti a regolare certe cose.

Potrei risponderti che tu, da orticellista, porti quella che ti conviene a te, delle due che raccogli... succede tante volte :D
mentre nei circuiti si portano tutte alla attenzione del proprietario e lui decide. (a condizioni almeno confrontabili, certo)... nei circuiti ci si controlla a vicenda, tu da solo... chi ti controlla? :D

Non discutere con me di collaborazione, io conosco sia l'orticello che la collaborazione, tu solo l'orticello, non c'è gara. ;)

Continui a cercare casi particolari per giustificare: ripeto, tira fuori i 5 punti, in condizioni di normalità, per i quali i tuoi clienti devono preferire il pyersilvo orticellista al pyersilvio collaboratore, non arrampicarti sugli specchi che voglio dormire, mi da fastidio il rumore. :D (e non rispondere "perchè il pyersilvio collaboratore non c'è" :D )
 
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PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Questo, non ci crederai, avviene anche nei circuiti dove la mls è in esclusiva, anzi... è semplice mercato.
Le proposte si portano tutte, di norma, c'è la'ccordo in tal senso, chi non lo fa... lo fa poche volte. ;)

Ci sono i regolamenti a regolare certe cose.

Potrei risponderti che tu, da orticellista, porti quella ceh ticonviene a te, delle due che raccogli... mentre nei circuiti si portano tute alla attenzione del proprietario e lui decide. (a condizioni almeno confrontabili, certo)
Continui a cercare casi particolari per giustificare: i 5 punti, in condizioni di normalità perchè devono scegliere il pyersilvo orticellista al pyersilvio collaboratore, non arrampicarti sugli specchi che voglio dormire, mi da fastidio il rumore. :D

Hi hi hi :D

Bella battuta.

Ma non e' che e' con queste che ti salvi.

1) il pyersilvio ha sempre le case migliori ovvero le primizie.

2) Basta vedere i cartelli che ci sono in giro per rilevarlo.

3) Per effetto di questo, chi vuole comprare qui, non puo' non recarsi da quella realta' a vederne le proposte.

4) Possibilita' di Permuta. Ammesso che compri da me e non da ponz.
Se no che lo ritiri lui.

Infine il piu' importante di tutti.

La serieta' e la puntualita'.

Buonanotte ponzarelli.

Questo, non ci crederai, avviene anche nei circuiti dove la mls è in esclusiva, anzi... è semplice mercato.

Accade da noi spesso, perchè noi operiamo in libero mercato e i clienti LO SANNO, sono abituati, non si ongono il problema, anzi, sanno che l'immobile potrebeb esser gestito anche da altri (e qui devo segnalarlo come difetto, il modo migliore di far funzionare le reti sono i mandati in esclusiva)... in soldoni non è un difetto della collaborazione (anzi, nei circuiti è proprio tutelato) ma della mancanza di esclusiva... (e a volte non basta nemmeno quella)

Ovvio che sia così.

Ci credo eccome.

Altro che no.

Se questo "punto debole" accade anche in presenza di quel vincolo, che è l'esclusiva, figuriamoci quando questa non c'è.

Clienti venditori che deambulano e pasturano nei verdi pascoli del libero mercato, non soggetti ad alcuna regola, possono finire in ogni genere di stalla e o di fienile e di mls, che incontrano nel loro cammino.


Posto che prima di trovar quel riparo non sopraggiunga intanto un lupo cattivo a sbranarli.

Quindi torniamo a bomba.

Dopo tanti e numerosi interventi, tu stesso, vieni a dirci ciò che ogni mediatore dovrebbe sapere e che io sono sempre qui a puntualizzare.

L'importanza e il fondamento del mandato.

Ogni rete, ogni mls, ogni collaboratore di sorta, il raro, l'assiduo, quello di zona, l'amico di infanzia, ogni esercito di mediatori armato fino ai denti di proposte e di clienti, preparatissimi per andare a vendere, rimangono fuori dalla porta dell'alloggio in vendita, se il venditore la tiene chiusa, impegnato con un'altra proposta.

L'importanza di avere in mano il venditore è FONDAMENTALE.

Per evitare quelle brutte figure, la perdita di serietà, che può scaturire dalle collaborazioni, che quando riescono portano un risultato parziale.

Quando invece non riescono, portano danni e controindicazioni, doppie.

..e allora..

Meglio curare il proprio orticello.
 
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Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
La serieta' e la puntualita'.

Questo permettimi, Pyer, non e' argomento efficace da portare ai clienti.

E' autoreferenziale e lo dicono anche tutti gli altri: che senso ha citarlo come fattore determinante per essere preferito? (Diverso il caso quando sono i tuoi clienti ad affermare questo mentre parlano ad altri amici e conoscenti).

Nota bene, ovviamente non sto dicendo che non lo sei, anzi sono convinto proprio del contrario per quel poco che so di te leggendoti. Ma non e' questo il punto.

Parlo di come convinci i clienti a rivolgerti a te e non ad altri.
Probabilmente godi di una buona e meritata fama.


Ma torniamo in topic, la collaborazione.

Vi interessa il punto di vista di un non addetto ai lavori? Dovrebbe.

Ok, saro' anche un po' evoluto come privato cittadino.

Ma tutto quello che so non proviene da esperienza al di dentro di agenzie.
E' esperienza di cliente di agenzie che studia e si informa.

Mi immedesimo soprattutto nel venditore.

A me sembra convincente il discorso di Ponz.
Nella pratica non lo so. Vi dico quello che vedo io.

Pyer, vengo da te con un immobile.
Zona tua. Non una chicca come immobile ma neanche invendibile.

Non un fuori prezzo: prezzo giusto che tu stesso mi hai suggerito.
Anzi, sono disposto a realizzare un pelino sotto prezzo pur di vendere subito.

Ti firmo un incarico per sei mesi in esclusiva.
Non accetto sospensive mutuo.

Ti dico: vendimelo in tre mesi e ti pago il doppio delle provvigioni.

Che fai, ci provi a collaborare?
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
sono disposto a realizzare un pelino sotto prezzo pur di vendere subito.

Ti firmo un incarico per sei mesi in esclusiva.

vendimelo in tre mesi e ti pago il doppio delle provvigioni.

Non sò quale sarà la risposta di Pyer
rispondo non riferendomi a lui
Ma questi tre ingredienti che hai postato secondo me faranno dell 'orticellista un ortolano ancora più convinto che si metterà ad annaffiare da solo nella giusta misura questa piantina rigogliosa senza l'ausilio di altra manovalanza :)
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Non sò quale sarà la risposta di Pyer
rispondo non riferendomi a lui
Ma questi tre ingredienti che hai postato secondo me faranno dell 'orticellista un ortolano ancora più convinto che si metterà ad annaffiare da solo nella giusta misura questa piantina rigogliosa senza l'ausilio di altra manovalanza :)

:risata:

Hai ragione ma io non voglio convincere a un metodo o un altro, sto cercando di capire per me cliente venditore cosa sia meglio ...

E' chiaro che se Pyer e' il Re della sua zona a me poco cambia da orticellista a collaborazionista.

Pero' magari non sempre e' cosi' in tutte le zone.

Ripeto, voglio solo capire cosa e' meglio per me che voglio vendere velocemente.
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Qui sta passando bene il messaggio sottostante che da tempo denuncio: ci sono due tipi di agenti, quelli che cercano roba faciele da vendere (molto spesso non vendendola nemmeno), se la accaparrano cercando di crearsi rendite di psozione.

Quelli che fanno gli agenti immobiliari, cioè danno un servizio alal clientela, o almeno ci provano.

Differenti mentalità.

Differenti mestieri.

Stesso nome.

Sai Ponz
La cosa che più critico e che mi rende sfuggente ai vari inviti di partecipazione a piattaforme o pseudo reti di condivisione è la facoltà di condividere solo gli immobili che tu agente decidi di condividere

Io non la penso così ....
Se decidi di far parte di una rete di condivisione condividi tutto
L'obbligatorietà della filosofia lavorativa è determinante ... pena l'esclusione dal gruppo.

L'Mls a gradimento non la concepisco ... potrebbe avere un senso ma la trovo di poca utilità per un cambiamento di impostazione futuristica riferita alla nostra professione
(della serie mantego per me l'insalatina buona dell'orticello e condivido la gramigna di peso per la mia piantaggione)

Che senso ha tutto ciò?
Non ha senso infatti.
Le uniche eccezioni nelal collaborazione dovrebebro essere quegli immobili che NON puoi condividere, es.

Un immobile sgnalato da un collega fuori dalla rete.
Un immobile che il propreitario vuoel che tratti solo tu per qualsiasi ragione (sostenibile).

Chiaro che nel primo caso avvertirai il collega che per contratto tu devi collaborare con quelli della rete, se poi quel dato immobile venisse inserito da un collega delal stessa.

Se invece sei tu colui che ha deciso di non condividerlo, il regolaento della rete sarà ben preciso: se lo condivide qualcun altro, tu dovrai riconoscergli l'esclusiva.

E' chiaro che se Pyer e' il Re della sua zona a me poco cambia da orticellista a collaborazionista.
E tu ci credi davvero? :D
A me i super uomini hanno convinto sempre poco, e di numeri grossi ne ho visti. ;)

Quelli ceh ce l'hanno duro, di solito, sono al massimo buoni professionisti.

Quelli veramente bravi non lo dicono,

io ad esempio sono un mediocre agente, ne conosco moltissimi più bravi, alcuni mi stanno pure sulle balle :D

Ma in quanto a esperienza e conoscenza dei sitemi, dei fatturati, della domanda, dei meccanismi di marketing, del fatto che un cliente che non conclude conun agente conclude con un altro agente magari sulla stessa casa.... insomma, queste cose le vedi solo se lavori in una rete e hai la possibilità di studiarla, per oltre 10 anni.

HO un archivio di dati che copre un trentennio, e vedo ababstanza bene l'evoluzione e i meccanismi.

Le analisi non si fannoportando presunte qualità personali come fatti. Si fanno sui dati.

L'orticellista dice che se gli dai l'immobile, prima o poi il cliente capita anche da lui.

Non è vero, e lo scopri avendo circuiti di amrketing sinergici, con condivsiione anche in pubblicità, e analisi dei realtivi portfoli richieste, da solo sei libero di convincerti di quello che ti pare, ma la realtà ti smentisce.

Di fatto una grande percentuale di clienti NON viene nelle nostre agenzie e si riolge ad altre.

E lo vedi solo avendo la possibilità di fare confronti tra portfoli (fai fare al computer una query di confronto sui nomi, recapiti, cellulari, mail, codici fiscali e ottieni i delta)

Ma è come voler far vedere a uno che è sempre stato in casa, cosa succede nel mondo, non puoi spiegarglielo, deve vederlo da solo. :)

Il punto è che per quanto tu possa esser convinto che il mondo sia piatto, rimane una sfera.

Ma la risposta concreta, in 5 punti massimi, per la quale l'orticellista Pyer è meglio del Pyer condivisore, PER I CLIENTI, tarda ad arrivare.

Invece quelle a vantaggio del SOLO agente orticellista vengono date a profusione... se i clienti cominciano a saper leggere e comprendere le dinamiche di questi argomenti... temo che correrete a cecare di cancellarli certi commenti, in futuro, anche breve. ;)
 
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Ale.

Membro Senior
Professionista
convengo con Ponz ed aggiungo: a meno che pyer non abbia max 30 anni la vedo dura faccia la zona con il blocchetto in mano a scampanellare come i novizi.........ma il bello e' che si puo dire di tutto, il forum puo' essre anche un gioco....
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Questo permettimi, Pyer, non e' argomento efficace da portare ai clienti.

E' autoreferenziale e lo dicono anche tutti gli altri: che senso ha citarlo come fattore determinante per essere preferito? (Diverso il caso quando sono i tuoi clienti ad affermare questo mentre parlano ad altri amici e conoscenti).

Nota bene, ovviamente non sto dicendo che non lo sei, anzi sono convinto proprio del contrario per quel poco che so di te leggendoti. Ma non e' questo il punto.

Parlo di come convinci i clienti a rivolgerti a te e non ad altri.
Probabilmente godi di una buona e meritata fama.


Ma torniamo in topic, la collaborazione.

Vi interessa il punto di vista di un non addetto ai lavori? Dovrebbe.

Ok, saro' anche un po' evoluto come privato cittadino.

Ma tutto quello che so non proviene da esperienza al di dentro di agenzie.
E' esperienza di cliente di agenzie che studia e si informa.

Mi immedesimo soprattutto nel venditore.

A me sembra convincente il discorso di Ponz.
Nella pratica non lo so. Vi dico quello che vedo io.

Pyer, vengo da te con un immobile.
Zona tua. Non una chicca come immobile ma neanche invendibile.

Non un fuori prezzo: prezzo giusto che tu stesso mi hai suggerito.
Anzi, sono disposto a realizzare un pelino sotto prezzo pur di vendere subito.

Ti firmo un incarico per sei mesi in esclusiva.
Non accetto sospensive mutuo.

Ti dico: vendimelo in tre mesi e ti pago il doppio delle provvigioni.

Che fai, ci provi a collaborare?

Amico mio.

La risposta la trovi sopra.

Se vi e' un buon accordo col venditore e quando si creano quei rapporti di complicita' tra mandante e mandatario, la vendita e' come fosse cosa fatta.

La vendita e' l'ultima ruota del carro.

Anche l'ultimo ciabattino potrebbe essere utile per vendere.

Perfino il collaboratore "rarita'", citato poco sopra da ponz, potrebbe arrivare col cliente giusto.

Quello che e' da sette mesi che non vendeva una casa.

Se cio' accade allora prendo in mano il telefono:

"Pronto miciogatto..?
Vieni da me domani che abbiamo venduto la casa!

Con il buon rapporto che ci lega saremo rapidi ed efficaci

"Ghe pensi mi."
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
convengo con Ponz ed aggiungo: a meno che pyer non abbia max 30 anni la vedo dura faccia la zona con il blocchetto in mano a scampanellare come i novizi.........ma il bello e' che si puo dire di tutto, il forum puo' essre anche un gioco....

Ne ho 42

E sono in giro adesso col blocchetto in mano.

In tempo reale.
 
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