Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Nel tempo di magra del mercato immobiliare, come il presente, dovrebbe essere paradossalmente più facile per gli agenti immobiliari acquisire immobili da vendere, procacciarsi proprietari immobiliari meno ostinati nel mantenere “il punto” sul prezzo della casa da alienare, trovare credito e guadagnarsi la fiducia e il rispetto da parte di titolari di case che, da soli, con le proprie sole forze, mai sarebbero stati capaci di trovare il compratore interessato al proprio immobile e che, al contrario, sono riusciti a concludere fruttuosamente e celermente la vendita solo grazie alla provvidenziale e felice “intromissione” di un esperto mediatore.
Quando il mercato è pieno di salute, al rialzo, quando le case si vendono da “sole”, la crescita dei volumi del compravenduto e la levitazione dei prezzi, fanno sì che l’ agente immobiliare sia visto con meno favore e con minore simpatia rispetto, invece, ai periodi di bassa marea, quando il mercato immobiliare difficile, statico e poco “lubrificato” interpella, consulta ed interroga con maggiore frequenza il mediatore professionista che, allora, diventa il consulente esperto, il consigliere amico, quasi il Deus ex Machina che “magicamente” orienta “la recita” della compravendita verso una conclusione felice. Verso l’immancabile happy end.
Bene.
Questo discorso filerebbe in modo liscio e non farebbe una grinza se non fossimo in Italia. Se gli ottimi Antonello, Bagudi, Abakab, Topcasa, Granducato, Zucchini, Bruschini, @Limpida (torna!), Marcellogall, Irene2, Enzo6, Maria Antonia, Elisabettam e tutta l’eccellente compagnia intermediatrice di Immobilio non avesse a che fare con la capa giuliva degli italioti, se operasse con grande soddisfazione professionale in Germania o negli Stati Uniti.
Ma, invece, siamo in Italia e ciascuno italiano si reputa moooolto furbo e mooooolto intelligente.
Più furbo ed intelligente del mediatore professionista.
Ma tanto furbo e tanto intelligente da comportarsi da sciocco patentato.
Solo in Italia i clienti-venditori divengono arroganti e maleducati fino alla cafonaggine nei confronti degli agenti immobiliari nei periodi di secca quando vendere il loro immobile diventa un’impresa difficile da realizzare.
Solo in Italia i proprietari di casa puntano a concludere l’affare immobiliare della loro vita proprio quando le quotazioni delle case cadono in fondo al pozzo.
Solo in Italia ci sono possessori di appartamenti che accusano i poveri mediatori di essersi inventati la crisi con l’unico scopo di deprezzare la loro proprietà.
Dover vivere tra l’incudine del tracollo del mercato e il martello della irritabilità del proprietario che ha deciso lui il prezzo del suo immobile e da lì non schioda (e poi non mi parlate del valore oggettivo di un immobile – per carità - che in questo contesto acquista il valore di una farsa all’italiana…) induce l’agente immobiliare ad interrogarsi sulla sua identità smarrita e ad accumulare tensione su tensione….(Ma non sono io che devo valutare congruamente l’immobile secondo le regole del mercato?...).
Però da qualche tempo – udite, udite – i proprietari di casa hanno cominciato a capire l’andamento del mercato, a riflettere un minuto, a farsi un'esame di coscienza e, di conseguenza, ad abbassare le loro cervellotiche pretese. Indubbiamente stanno scendendo dal pero e ricominciano timidamente a camminare sulla terra. (Eh già! C'è l'IMU da pagare!...).
Ecco! Questo è il momento tanto atteso dagli agenti e occorre assolutamente approfittarne!
Domanda: è facile per voi, adesso che i venditori sventolano sulla porta di casa la bandiera bianca, trasformare un periodo di difficoltà in una futura occasione positiva? In una possibilità di successo?
Quali sono le strategie commerciali e psicologiche che un agente immobiliare può validamente predisporre, nel tempo delle “vacche magre”, al fine di aumentare la propria la credibilità e il proprio prestigio e, soprattutto, per imparare a conservarlo intatto anche nel periodo della “vacche grasse” che, spero, torni presto?
 

Robin Hood 69

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Graf bellissimo ragionamento ampiamente condivisibile, c'è un però!
Questa attuale non è semplicemente una crisi del mercato immobiliare, ma è una crisi di sistema.
L'economia non funziona a 360^,se non circolano soldi, se non c'è lavoro, se le banche non immettono liquidità nel sistema le case paradossalmente si possono anche regalare, ma se uno guadagna zero non potrà mai permettersi nessuna casa, questo e' il vero problema.
Certo se i clienti ragionano sui prezzi degli immobili, il mercato se non altro potrà dare dei segnali di ripresa, ma la vera svolta potrà esserci quando ripartirà l'economia tutta.
Quando avremo una classe politica che guarda alle imprese, ai cittadini, al lavoro, alla certezza del diritto, a tasse eque, a uno Stato giusto.
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
La pioggia dura dal 2008. Siamo nel 2013 e si è persino infittita.
Finirà presto questa specie di diluvio universale?
 

Robin Hood 69

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Poi voglio aggiungere un piccolo particolare, ma enorme particolare nell'economia: manca la fiducia nel mercato, manca la speranza nel domani, mancano i sogni.
Quando c'è il sole, le case si vendono meglio!
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Poi voglio aggiungere un piccolo particolare, ma enorme particolare nell'economia: manca la fiducia nel mercato, manca la speranza nel domani, mancano i sogni.
Quando c'è il sole, le case si vendono meglio!

Manca l'arcobaleno della fiducia.
Manca il sole della speranza.
Mancano i sogni che son desideri.
Al peggio non c'è mai fine.

Ma che diamine!
Cerchiamo di pensare positivo.
Dopotutto, domani é un altro giorno.
(In quale via si trova l'immobile?
In Via con vento?).
:)
 

Rosa1968

Membro Storico
Graf bellissimo ragionamento ampiamente condivisibile
Per me è uno spunto di riflessione indipendentemente dal commentare la crisi che stiamo vivendo sulla nostra pelle. Graf chiede in questo momento di crisi, si può trovare un'opportunità di successo? Secondo me si, e lo sto sperimentando, non solo con i privati ma anche con le imprese, oggi hanno bisogno di aiuto e competenze. Più grave è la crisi maggiore è il bisogno di specialisti che aiutano a trovare soluzioni valide per tutte le parti coinvolte.
 
E

enzo6

Ospite
Nel tempo di magra del mercato immobiliare, come il presente, dovrebbe essere paradossalmente più facile per gli agenti immobiliari acquisire immobili da vendere, procacciarsi proprietari immobiliari meno ostinati nel mantenere “il punto” sul prezzo della casa da alienare, trovare credito e guadagnarsi la fiducia e il rispetto da parte di titolari di case che, da soli, con le proprie sole forze, mai sarebbero stati capaci di trovare il compratore interessato al proprio immobile e che, al contrario, sono riusciti a concludere fruttuosamente e celermente la vendita solo grazie alla provvidenziale e felice “intromissione” di un esperto mediatore.
Quando il mercato è pieno di salute, al rialzo, quando le case si vendono da “sole”, la crescita dei volumi del compravenduto e la levitazione dei prezzi, fanno sì che l’ agente immobiliare sia visto con meno favore e con minore simpatia rispetto, invece, ai periodi di bassa marea, quando il mercato immobiliare difficile, statico e poco “lubrificato” interpella, consulta ed interroga con maggiore frequenza il mediatore professionista che, allora, diventa il consulente esperto, il consigliere amico, quasi il Deus ex Machina che “magicamente” orienta “la recita” della compravendita verso una conclusione felice. Verso l’immancabile happy end.
Bene.
Questo discorso filerebbe in modo liscio e non farebbe una grinza se non fossimo in Italia. Se gli ottimi Antonello, Bagudi, Abakab, Topcasa, Granducato, Zucchini, Bruschini, Limpida (torna!), Marcellogall, Irene2, Enzo6, Maria Antonia, Elisabettam e tutta l’eccellente compagnia intermediatrice di Immobilio non avesse a che fare con la capa giuliva degli italioti, se operasse con grande soddisfazione professionale in Germania o negli Stati Uniti.
Ma, invece, siamo in Italia e ciascuno italiano si reputa moooolto furbo e mooooolto intelligente.
Più furbo ed intelligente del mediatore professionista.
Ma tanto furbo e tanto intelligente da comportarsi da sciocco patentato.
Solo in Italia i clienti-venditori divengono arroganti e maleducati fino alla cafonaggine nei confronti degli agenti immobiliari nei periodi di secca quando vendere il loro immobile diventa un’impresa difficile da realizzare.
Solo in Italia i proprietari di casa puntano a concludere l’affare immobiliare della loro vita proprio quando le quotazioni delle case cadono in fondo al pozzo.
Solo in Italia ci sono possessori di appartamenti che accusano i poveri mediatori di essersi inventati la crisi con l’unico scopo di deprezzare la loro proprietà.
Dover vivere tra l’incudine del tracollo del mercato e il martello della irritabilità del proprietario che ha deciso lui il prezzo del suo immobile e da lì non schioda (e poi non mi parlate del valore oggettivo di un immobile – per carità - che in questo contesto acquista il valore di una farsa all’italiana…) induce l’agente immobiliare ad interrogarsi sulla sua identità smarrita e ad accumulare tensione su tensione….(Ma non sono io che devo valutare congruamente l’immobile secondo le regole del mercato?...).
Però da qualche tempo – udite, udite – i proprietari di casa hanno cominciato a capire l’andamento del mercato, a riflettere un minuto, a farsi un'esame di coscienza e, di conseguenza, ad abbassare le loro cervellotiche pretese. Indubbiamente stanno scendendo dal pero e ricominciano timidamente a camminare sulla terra. (Eh già! C'è l'IMU da pagare!...).
Ecco! Questo è il momento tanto atteso dagli agenti e occorre assolutamente approfittarne!
Domanda: è facile per voi, adesso che i venditori sventolano sulla porta di casa la bandiera bianca, trasformare un periodo di difficoltà in una futura occasione positiva? In una possibilità di successo?
Quali sono le strategie commerciali e psicologiche che un agente immobiliare può validamente predisporre, nel tempo delle “vacche magre”, al fine di aumentare la propria la credibilità e il proprio prestigio e, soprattutto, per imparare a conservarlo intatto anche nel periodo della “vacche grasse” che, spero, torni presto?

Ottimo articolo, come sempre.
Purtroppo la situazione oggi non consente grandi margini di manovra perchè mentre gli AI lavorano per ridurre il prezzo di vendita il mercato peggiora ulteriormente con le sue quotazioni. Sono anni che cio' accade quindi ben difficilmente si riesce ad avere l'immobile a tiro di vendita.
Personalmente ritengo che le opportunità saranno maggiori quando la situazione si stabilizzerà e finirà questa rincorsa al prezzo. In tale situazione ci troveremo con prodotto abbondante ed a buoni prezzi ed un acquirente meno preoccupato del futuro calo quotazioni.
Mi aspettavo che tale normalizzazione accadesse già dal 2013 ma mi sbagliavo, tuttavia qualche buona notizia a livello di tassazione immobili potrebbe essere un valido propellente per il mercato.
 

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