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"Togliere l'IMU dalle case invendute, abolire la tassa di registro per proprietà sotto i 200.000 euro e migliorare i meccanismi della detrazione del 50% per le ristrutturazione".
E' questa la ricetta dell'ance, l'associazione nazionale costruttori edili - per rilanciare un settore, quello immobiliare che sta attraversando un periodo di crisi.
Durante il convegno "una fiscalità immobiliare per lo sviluppo delle città", il presidente dell'associazione Paolo Buzzetti, pur apprezzando il lavoro del governo, che ha introdotto delle novità importanti nel decreto sviluppo, ha sottolineato che ancora molto può essere fatto in fase di conversione. Non bisogna dimenticare che nella prima bozza del decreto era presente l'esenzione IMU per gli immobili invenduti dei costruttori fino a tre anni dalla fine dei lavori, ma la norma è stata eliminata nel testo finale approvato dal cdm.
Finisci di leggere l'articolo su idealista.it/news...
E' questa la ricetta dell'ance, l'associazione nazionale costruttori edili - per rilanciare un settore, quello immobiliare che sta attraversando un periodo di crisi.
Durante il convegno "una fiscalità immobiliare per lo sviluppo delle città", il presidente dell'associazione Paolo Buzzetti, pur apprezzando il lavoro del governo, che ha introdotto delle novità importanti nel decreto sviluppo, ha sottolineato che ancora molto può essere fatto in fase di conversione. Non bisogna dimenticare che nella prima bozza del decreto era presente l'esenzione IMU per gli immobili invenduti dei costruttori fino a tre anni dalla fine dei lavori, ma la norma è stata eliminata nel testo finale approvato dal cdm.
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