drumbag

Nuovo Iscritto
buongiorno a tutti, un grazie in anticipo a chi mi aiuta a risolvere la mia "preoccupante"situazione; abito da 20anni in uno appartamento al piano inferiore di una casetta singola costruita nel '69, appartamento regolarmente accatastato (A7) dal '82 e dove pago da sempre tutte le tasse comunali, adesso mi ritrovo in fase di ristrutturazione e scopro che altezza della casa è 2.60 m. e non trovo nessuna documentazione di abitabilità, ovvero , è presente solo un foglio del '75 dove però si riferisce all'intera unita abitativa , dove all'inizio era presente solo l'appartamento superiore e sotto garage/tavernetta.l'unico documento in mio possesso è il permesso di edificabilità del '82 con citato la costruzione camera gioco bimbi-lavanderia-taverna-bagno. Quindi non sono in regola?mi posso multare o peggio ancora intimarmi di uscire di casa? ho provato a cercare una situazione edile ma il massimo che recupero come altezza sono 5 cm. Aspetto ansioso dei suggerimenti a come risolvere la situazione. grazie
 
E

enzo6

Ospite
Non si capisce esattemente quale sia la tua preoccupazione cioè se riferita ad altezza appartamento 2,60 mt o altro.
Comunque 2,60 mt solitamente sono una altezza sufficiente ma sevi sentire in comune per sicurezza o chiedere ad un geometra in loco.
I documenti che cerchi dovrebbero essere disponibili in comune.
 

drumbag

Nuovo Iscritto
ciao Enzo, grazie per la risposta,
il mio problema è l'altezza 2.60
dopo 20anni che abito in questo appartamento mi sono accorto che non c'e' nessun documento di abitabilità, anche se risulta regolamente accatasta dagli anni 80 come una A7, quindi adesso mi preoccupo perchè stavo partendo a fare una Dia di ristrutturazione, mi preoccupo anche per un domani \che non posso vendere e che , da quanto leggo in internet, in teoria mi possono multare e obbligare a non abitare l'appartamento stesso. Consigli? dimenticavo, non abito in zone montane e non trovo nessuna possibile soluzione
 
E

enzo6

Ospite
ciao Enzo, grazie per la risposta,
il mio problema è l'altezza 2.60
dopo 20anni che abito in questo appartamento mi sono accorto che non c'e' nessun documento di abitabilità, anche se risulta regolamente accatasta dagli anni 80 come una A7, quindi adesso mi preoccupo perchè stavo partendo a fare una Dia di ristrutturazione, mi preoccupo anche per un domani \che non posso vendere e che , da quanto leggo in internet, in teoria mi possono multare e obbligare a non abitare l'appartamento stesso. Consigli? dimenticavo, non abito in zone montane e non trovo nessuna possibile soluzione

L'altezza 2,60 non dovrebbe essere un problema, senti il comune.
Io lavoro a Milano e per avere il certificato agibilità ci vogliono 90gg.
Mai fatto un rogito di case usate con tale documento, i notai conoscono benissimo i tempi tecnici per ottenerla. Comunque chiedi in comune.
 

m.barelli

Membro Attivo
Professionista
Al tuo posto mi regolerei con i seguenti criteri

-la tolleranza del 2% nelle misure, da tempo correntemente riconosciuta nella pratica dell’edilizia, è stata recentemente anche recepita a livello normativo dall’art. 5 lettera a) punto 5) del D.L. 70/11, cosiddetto Decreto sviluppo.
- per i locali non abitabili tipo corridoi, ripostigli, bagni l’altezza minima è di 2,40 ml, quindi i 2,60 ml che ricorrono nel tuo caso sono più che sufficienti
-per i locali abitabili tipo soggiorni, camere da letto, cucine, studi l’altezza minima è di ml 2,70. Con la anzidetta tolleranza massima del 2%, pari a – 5,4 cm, quindi può essere considerata accettabile anche l’altezza di 2,646 ml
-se, come dici, puoi recuperare nel corso dei lavori quei 4,6 cm almeno nei locali abitabili, dovresti poter rientrare nella normativa, richiedere l’abitabilità e poter vendere l’abitazione.

Un saluto
 

drumbag

Nuovo Iscritto
grazie dell'informazione sig. Barelli,
almena stasera dormo con un pensiero in meno!:)
mi permetto di disturbarla ancora; oggi ho scoperto che per regolarizzare il tutto devo fare il cambio di destinazione d'uso, da locali di pertinenza (taverna/lavanderia ecc.ecc.) a locali di civile abitazione (camera/cucina ecc.ecc.) quindi dovrò pagare gli oneri urbani al comune , giusto?incideranno molto secondo lei?
un grazie in anticipo
 

m.barelli

Membro Attivo
Professionista
Sono al momento preso con altre cose e non posso darti una risposta valida ed aggiornata. Chiedo pertanto se qualche altro lettore può cortesemente risponderti ed in particolare mi permetterei di chiederlo a Cafelab e Salves (non me ne vogliano).

Un saluto
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
grazie dell'informazione sig. Barelli,
almena stasera dormo con un pensiero in meno!:)
mi permetto di disturbarla ancora; oggi ho scoperto che per regolarizzare il tutto devo fare il cambio di destinazione d'uso, da locali di pertinenza (taverna/lavanderia ecc.ecc.) a locali di civile abitazione (camera/cucina ecc.ecc.) quindi dovrò pagare gli oneri urbani al comune , giusto?incideranno molto secondo lei?
un grazie in anticipo
Spero che ti abbiano già risposto in molti ( anche in privato ).
Quando si pongono domande di rilevanza locale, mi sembra che sia necessario indicare in quale Comune si trova l'immobile e, se Comune molto grande, la precisa ubicazione. Buone Feste.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Per darti una risposta più consona al tuo caso occorre sapere:

Il progetto del 1969 cosa prevedeva al piano ineriore come destinazione d'uso e che altezza di progetto aveva segnato?

Piano inferiore si intende un piano terra, seminterrato, o cosa?

Cosa recita esplicitamente il foglio di abitabilità del 1975?

Cosa veniva concesso con il permesso del 1982?

hai proceduto a verificare se esiste condono del 1985 su questa unità abitativa?

Ciao e buon natale

salves
 

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