Nonostante risalga oramai alla fine del 2017, solo a partire da quest'anno la nuova norma sembrerebbe balzare all'attenzione di tutti.
Frutto della mediazione dei diversi interessi coinvolti (da quelli degli ecologisti più intransigenti a quelli dei costruttori), la nuova norma produrrà nella pratica una riduzione del consumo di suolo dai 250 chilometri quadrati previsti dagli attuali strumenti urbanistici a circa 70 chilometri quadrati (a livello regionale).
Sono i terreni edificabili inseriti nei Piani Strutturali Comunali, secondo gli amministratori regionali, non essendo pienamente conformativi, quelli che verrebbero "azzerati" entro la fine del 2020. Così pure i piani particolareggiati, i comparti, mai approvati.
Per scongiurare la "retrocessione" inoltre non sarà sufficiente, per quanto indispensabile, sottoscrivere la convenzione urbanistica e consegnare la fideiussione. Il comune dovrà anche appurare che ci sia la solidità economica dell'attuatore per la corretta realizzazione delle opere.
Di contro, la regione, introdurrebbe tutta una serie di facilitazioni e di bonus per la "rigenerazione" degli edifici esistenti.
Riferimento normativo: LR 24 del 21.12.2017
Frutto della mediazione dei diversi interessi coinvolti (da quelli degli ecologisti più intransigenti a quelli dei costruttori), la nuova norma produrrà nella pratica una riduzione del consumo di suolo dai 250 chilometri quadrati previsti dagli attuali strumenti urbanistici a circa 70 chilometri quadrati (a livello regionale).
Sono i terreni edificabili inseriti nei Piani Strutturali Comunali, secondo gli amministratori regionali, non essendo pienamente conformativi, quelli che verrebbero "azzerati" entro la fine del 2020. Così pure i piani particolareggiati, i comparti, mai approvati.
Per scongiurare la "retrocessione" inoltre non sarà sufficiente, per quanto indispensabile, sottoscrivere la convenzione urbanistica e consegnare la fideiussione. Il comune dovrà anche appurare che ci sia la solidità economica dell'attuatore per la corretta realizzazione delle opere.
Di contro, la regione, introdurrebbe tutta una serie di facilitazioni e di bonus per la "rigenerazione" degli edifici esistenti.
Riferimento normativo: LR 24 del 21.12.2017
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