Dipende dalla provenienza dei soldi presenti sul conto.
notariato.it
Quindi bisognerebbe indagare la provenienza di questi soldi.
CC intestato a lui in comunione dei beni.
Poniamo il caso che fosse un CC aperto prima che si sposasse e che dentro vi fossero questi 100k, mai toccati.
È palese che fossero di natura "bene personale" quindi andrebbero in successione tutti e 100k (50 e 50).
Qualora invece il CC fosse stato palesemente aperto durante il matrimonio, se i 100k fossero derivati solamente da attività professionale del de cuius, credo si considerino in comunione e quindi solamente 50k andrebbero in successione (quindi 50 alla moglie, 25 sempre alla moglie e 25 al figlio). Giusto?
Qualora in questo secondo caso una parte dei soldi, poniamo 50k, fossero frutto di un'eredità, allora andrebbero in successione solamente 75k:
- 50k ereditati 25 e 25 coniuge e figlio;
- 50k come frutto di attività professionale del de cuius sarebbero 25k della moglie e 25k di moglie e figlio (12,5+12,5).
Correggetemi se sbaglio.
Il dilemma è cosa fare in una situazione intermedia, in cui poniamo che il CC era preesistente al momento del matrimonio, con una certa somma, e poi le entrate sono state di natura "mista".
Quindi in teoria si dovrebbero ricostruire tutte le entrate, cosa che sicuramente viene fatta in sede di divergenze tra eredi e contenziosi.
Tuttavia nei casi "di tutti i giorni", in cui poniamo che, nell'esempio, moglie e figlio non hanno divergenze, credo che nella pratica si faccia così:
Secondo me, buona la seconda
Corretto?