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La soluzione, con tutti i limiti dell'Italia, a mio avviso é una sola:


-Associazioni di inquilini che selezionano i propri iscritti;

-Assicurazione danni/morosità/etc. a tutti i loro iscritti;

-Creazione di un fondo per i loro iscritti, finanziato con uno sconto sul canone da parte dei proprietari così tutelati (che credo siano ben lieti di scontare del 10% un canone per dormire sonni tranquilli).


Bonus: stipula diretta del contratto di locazione tra proprietari ed associazione di categoria, da valutare per via della senza senso disapplicazione della cedolare secca per inquilini non persone fisiche.


Allora sì che si riaprirebbe il mercato, altro che le associazioni che fanno i picchetti per gli sfratti.


Per il resto le banche dati, nel mondo odierno fatto di precariato e volatilità, lasciano il tempo che trovano.


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