Vi allego l'art. che ho trovato stamane sulle "New pages Immobiliari": vi prego di leggere attentamentequello che dice Bellini sugli Agenti Immobiliari che inorridiscono....
Per contro sono assolutamente d'accordo sulle due proposte, prevalentemente sulla prima.
Evasione sulle compravendite? Ecco cosa ne pensano Fiaip ed Anama di Pierpaolo Molinengo
Nei giorno scorsi, su queste pagine, riferivamo che la Guardia di Finanza, a seguito di operazioni condotte nel 2009 sulle compravendite e sulle intermediazioni immobiliari, ha denunciato quasi 7 miliardi di basi imponibili non dichiarate e 1,2 miliardi di IVA evasa.
Ma proviamo a vedere cose ne pensano i diretti interessati.
«Non riteniamo che l'evasione si annidi nelle compravendite immobiliari. Questo poteva avvenire di più in passato, soprattutto quando le operazioni avvenivano tra privati.
A frenare il fenomeno è arrivata dal 2006 la legge sul prezzo-valore, ispirata da una logica di trasparenza nella contrattazione immobiliare e di equità nel prelievo fiscale - spiega Paolo Righi, presidente di Fiaip -.
Il problema del nero oggi invece arriva principalmente dalle locazioni immobiliari. Soprattutto quelle turistiche. Non è esagerato affermare che il 70% di queste ultime sia in nero. Per poter superare il problema sarebbe necessaria una legislazione più stringente in materia. E che tra l'altro preveda anche la possibilità di far transitare, ancora di più di quello che avviene oggi, gli affitti attraverso le agenzie immobiliari. In questo modo si potrebbe riuscire a portare alla luce la maggior parte delle locazioni turistiche. A questo, poi, si dovrebbe aggiungere la cosiddetta “cedolare secca” al 20%, ed intervenire sulla materia dell'emergenza abitativa, per venire incontro alle esigenze dei ceti meno abbienti, e di chi invece potrebbe beneficiare dell'imposta sostitutiva per i redditi da locazione.
Sotto il punto di vista del mercato delle compravendite, i Comuni dovrebbero altresì ripensare le strategie di sviluppo urbano delle aree edificabili, dove spesso si sono creati quartieri “vuoti”, o di scarso valore immobiliare, e ripensare ad un’edilizia sociale per le esigenze di giovani e famiglie.
In alcune zone, infatti sono presenti troppi immobili, e questo ne ha
svalutato i prezzi.
Bisognerebbe costruire pensando alle locazioni per le fasce di popolazioni più deboli, che hanno problemi ad acquistare un immobile, e non possono accedere al mercato dei mutui. Sarebbe più opportuno che i Comuni sviluppassero nuove politiche di housing sociale, che all'estero hanno avuto molto successo. Potrebbe essere utile rispolverare politiche simili a quelle dell'Ina Casa, che, in passato, ha permesso alle famiglie di riscattare le abitazioni, dopo che per decenni ne erano state affittuarie».
Il nero «è sicuramente un cancro - aggiunge Paolo Bellini, presidente Anama -. E come tale viene considerato dalle imprese che sono associate ad Anama, i cui professionisti inorridiscono, quando qualcuno chiede che non venga emessa la fattura e quindi evasa l'IVA per una transazione.
Detto questo, comunque, il problema del nero è una costante che fa parte del mondo immobiliare, tanto che già in passato il Governo aveva introdotto il prezzo congruo degli immobili proprio per contrastare il fenomeno.
Anama ha avanzato ai propri interlocutori di Governo due proposte per sconfiggere il nero:
1. Detrarre al 100% le provvigioni degli agenti immobiliari. In questo modo si verrebbe a creare un circolo virtuoso, tipo quello dei bonus delle ristrutturazioni edilizie, attraverso il quale quello che viene detratto dai clienti, viene recuperato dallo Stato tramite il maggior gettito dovuto dalle fatturazioni
2. L'IVA delle fatture delle provvigioni deve seguire l'IVA dell'atto. Attualmente l'IVA è al 20%: dovrebbe essere portata al 3% quando si compra la prima casa e al 4% quando è a regime. Considerando che il lavoro dell'agente immobiliare è principalmente quello di consulenza, a cui si aggiunge anche quello di vendita, è corretto che l'IVA sia modulata in funzione all'atto di compravendita che si sta concludendo».
Per contro sono assolutamente d'accordo sulle due proposte, prevalentemente sulla prima.
Evasione sulle compravendite? Ecco cosa ne pensano Fiaip ed Anama di Pierpaolo Molinengo
Nei giorno scorsi, su queste pagine, riferivamo che la Guardia di Finanza, a seguito di operazioni condotte nel 2009 sulle compravendite e sulle intermediazioni immobiliari, ha denunciato quasi 7 miliardi di basi imponibili non dichiarate e 1,2 miliardi di IVA evasa.
Ma proviamo a vedere cose ne pensano i diretti interessati.
«Non riteniamo che l'evasione si annidi nelle compravendite immobiliari. Questo poteva avvenire di più in passato, soprattutto quando le operazioni avvenivano tra privati.
A frenare il fenomeno è arrivata dal 2006 la legge sul prezzo-valore, ispirata da una logica di trasparenza nella contrattazione immobiliare e di equità nel prelievo fiscale - spiega Paolo Righi, presidente di Fiaip -.
Il problema del nero oggi invece arriva principalmente dalle locazioni immobiliari. Soprattutto quelle turistiche. Non è esagerato affermare che il 70% di queste ultime sia in nero. Per poter superare il problema sarebbe necessaria una legislazione più stringente in materia. E che tra l'altro preveda anche la possibilità di far transitare, ancora di più di quello che avviene oggi, gli affitti attraverso le agenzie immobiliari. In questo modo si potrebbe riuscire a portare alla luce la maggior parte delle locazioni turistiche. A questo, poi, si dovrebbe aggiungere la cosiddetta “cedolare secca” al 20%, ed intervenire sulla materia dell'emergenza abitativa, per venire incontro alle esigenze dei ceti meno abbienti, e di chi invece potrebbe beneficiare dell'imposta sostitutiva per i redditi da locazione.
Sotto il punto di vista del mercato delle compravendite, i Comuni dovrebbero altresì ripensare le strategie di sviluppo urbano delle aree edificabili, dove spesso si sono creati quartieri “vuoti”, o di scarso valore immobiliare, e ripensare ad un’edilizia sociale per le esigenze di giovani e famiglie.
In alcune zone, infatti sono presenti troppi immobili, e questo ne ha
svalutato i prezzi.
Bisognerebbe costruire pensando alle locazioni per le fasce di popolazioni più deboli, che hanno problemi ad acquistare un immobile, e non possono accedere al mercato dei mutui. Sarebbe più opportuno che i Comuni sviluppassero nuove politiche di housing sociale, che all'estero hanno avuto molto successo. Potrebbe essere utile rispolverare politiche simili a quelle dell'Ina Casa, che, in passato, ha permesso alle famiglie di riscattare le abitazioni, dopo che per decenni ne erano state affittuarie».
Il nero «è sicuramente un cancro - aggiunge Paolo Bellini, presidente Anama -. E come tale viene considerato dalle imprese che sono associate ad Anama, i cui professionisti inorridiscono, quando qualcuno chiede che non venga emessa la fattura e quindi evasa l'IVA per una transazione.
Detto questo, comunque, il problema del nero è una costante che fa parte del mondo immobiliare, tanto che già in passato il Governo aveva introdotto il prezzo congruo degli immobili proprio per contrastare il fenomeno.
Anama ha avanzato ai propri interlocutori di Governo due proposte per sconfiggere il nero:
1. Detrarre al 100% le provvigioni degli agenti immobiliari. In questo modo si verrebbe a creare un circolo virtuoso, tipo quello dei bonus delle ristrutturazioni edilizie, attraverso il quale quello che viene detratto dai clienti, viene recuperato dallo Stato tramite il maggior gettito dovuto dalle fatturazioni
2. L'IVA delle fatture delle provvigioni deve seguire l'IVA dell'atto. Attualmente l'IVA è al 20%: dovrebbe essere portata al 3% quando si compra la prima casa e al 4% quando è a regime. Considerando che il lavoro dell'agente immobiliare è principalmente quello di consulenza, a cui si aggiunge anche quello di vendita, è corretto che l'IVA sia modulata in funzione all'atto di compravendita che si sta concludendo».