Vorrei sentire un parere (eminentemente legale) in merito alla situazione in oggetto.
Do per noto che sotto il profilo dell'accatastamento, l'AdT ha chiarito con nota n. 15232 del 21/02/2002 come si debba procedere, in particolare con gli esempi 1 e 3; in sostanza stabilisce che non è possibile fondere le distinte parti, che ciascuna porzione conserva i propri identificativi, con le titolarità di competenza, ma riconosce che di fatto si può venire a creare una nuova ed unica unità immobiliare.
Si supponga ad esempio che su N distinte particelle contigue si siano costruite N case di abitazione individuali, (es. villette a schiera), ma che al piano seminterrato si sia realizzato un unico vano ad uso autorimessa, con unico accesso comune, senza la possibilità di assegnare posti macchina indipendenti ed individuali; di fatto si viene a creare una u.i. con una "comunione incidentale"
La mia domanda è la seguente: in assenza di specifiche pattuizioni, quali diritti e doveri si vengono a creare nell'utilizzo di detta unità immobiliare?
1- I "com-proprietari" hanno diritto di uso e godimento del locale indipendentemente dalla specifica porzione di proprietà nominale esclusiva, fatto salvo l'equo utilizzo degli spazi totali? (es. si può ricoverare una sola auto a testa, non necessariamente sul proprio suolo)
2- Ciascun comproprietario può pretendeere che l'uso ed il godimento sia ristretto alla propria parte di suolo, anche quando l'accesso comune implica una sorta di servitù di passaggio? (ad esempio per accedere all'ultimo lotto occorre attraversare quelli più prossimi all'ingresso)
Quale delle due ipotesi è corretta? Qualcuno può citare precedenti giurisprudenziali?
Do per noto che sotto il profilo dell'accatastamento, l'AdT ha chiarito con nota n. 15232 del 21/02/2002 come si debba procedere, in particolare con gli esempi 1 e 3; in sostanza stabilisce che non è possibile fondere le distinte parti, che ciascuna porzione conserva i propri identificativi, con le titolarità di competenza, ma riconosce che di fatto si può venire a creare una nuova ed unica unità immobiliare.
Si supponga ad esempio che su N distinte particelle contigue si siano costruite N case di abitazione individuali, (es. villette a schiera), ma che al piano seminterrato si sia realizzato un unico vano ad uso autorimessa, con unico accesso comune, senza la possibilità di assegnare posti macchina indipendenti ed individuali; di fatto si viene a creare una u.i. con una "comunione incidentale"
La mia domanda è la seguente: in assenza di specifiche pattuizioni, quali diritti e doveri si vengono a creare nell'utilizzo di detta unità immobiliare?
1- I "com-proprietari" hanno diritto di uso e godimento del locale indipendentemente dalla specifica porzione di proprietà nominale esclusiva, fatto salvo l'equo utilizzo degli spazi totali? (es. si può ricoverare una sola auto a testa, non necessariamente sul proprio suolo)
2- Ciascun comproprietario può pretendeere che l'uso ed il godimento sia ristretto alla propria parte di suolo, anche quando l'accesso comune implica una sorta di servitù di passaggio? (ad esempio per accedere all'ultimo lotto occorre attraversare quelli più prossimi all'ingresso)
Quale delle due ipotesi è corretta? Qualcuno può citare precedenti giurisprudenziali?