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SALVATA L'IDENTITA' DI CITTA' GIARDINO
"Siamo soddisfatti delle linee guida del Piano di governo del territorio di Dalmine approvate nel corso dell'ultima seduta del consiglio comunale", dichiara Giuliano Olivati, presidente provinciale Fiaip Bergamo, la federazione italiana agenti immobiliari professionali. "Siamo stati chiamati dall'amministrazione comunale a dare il nostro contributo alla Valutazione ambientale strategica, alla quale abbiamo partecipato con il comitato scientifico del nostro osservatorio immobiliare, insieme ai colleghi Roberto Boffelli, Antonino Chiarini, Salvatore Ranucci e Roberto Tassetti. Abbiamo trovato convergenza di vedute con l'amministrazione sul principio del mantenimento dell'identità urbanistica di Dalmine come città giardino, evitando il proliferare di palazzoni che l'avrebbero snaturata, trasformandola in una brutta periferia di Bergamo. Giusto quindi l'impegno a non saturare Dalmine di nuove costruzioni, ma riordinarla e riqualificarla urbanisticamente. Siamo convinti - conclude Olivati - che questo faccia bene anche al mercato immobiliare, dato che le case si vendono meglio dove c'è un giusto rapporto tra verde ed edificato, dove la qualità dell'abitare diventa qualità della vita".
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"Siamo soddisfatti delle linee guida del Piano di governo del territorio di Dalmine approvate nel corso dell'ultima seduta del consiglio comunale", dichiara Giuliano Olivati, presidente provinciale Fiaip Bergamo, la federazione italiana agenti immobiliari professionali. "Siamo stati chiamati dall'amministrazione comunale a dare il nostro contributo alla Valutazione ambientale strategica, alla quale abbiamo partecipato con il comitato scientifico del nostro osservatorio immobiliare, insieme ai colleghi Roberto Boffelli, Antonino Chiarini, Salvatore Ranucci e Roberto Tassetti. Abbiamo trovato convergenza di vedute con l'amministrazione sul principio del mantenimento dell'identità urbanistica di Dalmine come città giardino, evitando il proliferare di palazzoni che l'avrebbero snaturata, trasformandola in una brutta periferia di Bergamo. Giusto quindi l'impegno a non saturare Dalmine di nuove costruzioni, ma riordinarla e riqualificarla urbanisticamente. Siamo convinti - conclude Olivati - che questo faccia bene anche al mercato immobiliare, dato che le case si vendono meglio dove c'è un giusto rapporto tra verde ed edificato, dove la qualità dell'abitare diventa qualità della vita".
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