Buongiorno a tutti,
ho da poco "rilevato" da mio padre l'appartamento di famiglia e in sede di passaggio di proprietà ci siamo accorti che manca, nella planimetria originale, la finestra in quello che è il vano salone. Questo errore non fu rilevato e sanato da mio padre a suo tempo e anche questa volta, vista la "fretta" nel chiudere il passaggio, non lo abbiamo risolto.
Sono ora in procinto di effettuare lavori di ristrutturazione interni e vorrei, anzi devo, mettere mano alla planimetria. Mi sono quindi mossa per capire cosa fosse successo (perché manchi una finestra) ed ho ottenuto dall'amministratore del condominio il progetto originario dell'intero palazzo da cui la finestra risulta chiaramente. Risulta quindi evidente un errore grossolano di dimenticanza nel momento in cui è stata fatta la singola descrizione della planimetria dell'appartamento, tanto più che quel vano non dovrebbe avere quindi nemmeno l'abitabilità. (ho anche scoperto che lo stesso problema lo ha la signora di sotto e quella di sopra ma non gli interessa risolverlo)
Sono andata quindi a parlare con due geometri diversi che mi hanno offerto soluzioni completamente distinte e non capendo perché mi rivolgo a voi.
Il primo mi ha detto che devo affrontare le due cose - la dichiarazione della finestra - e - il lavori di ristrutturazione - in due momenti distinti, ovvero fare presentare prima la planimetria corretta in cui risulta la finestra e poi su questa fare il progetto per i lavori di ristrutturazione. Duplicazione dei passaggi quindi.
Il secondo mi ha invece detto che trattandosi di un errore grossolano di cui si ha prova, al momento in cui si prepara il progetto per la ristrutturazione si può semplicemente aggiungere una nota con allegati che giustifica "l'apparire" della finestra nella nuova planimetria. Me la caverei con un passaggio.
Non so a chi dare retta per affrontare la situazione senza il rischio di dover pagare (ingiustamente) delle sanzioni.
grazie per l'aiuto
ho da poco "rilevato" da mio padre l'appartamento di famiglia e in sede di passaggio di proprietà ci siamo accorti che manca, nella planimetria originale, la finestra in quello che è il vano salone. Questo errore non fu rilevato e sanato da mio padre a suo tempo e anche questa volta, vista la "fretta" nel chiudere il passaggio, non lo abbiamo risolto.
Sono ora in procinto di effettuare lavori di ristrutturazione interni e vorrei, anzi devo, mettere mano alla planimetria. Mi sono quindi mossa per capire cosa fosse successo (perché manchi una finestra) ed ho ottenuto dall'amministratore del condominio il progetto originario dell'intero palazzo da cui la finestra risulta chiaramente. Risulta quindi evidente un errore grossolano di dimenticanza nel momento in cui è stata fatta la singola descrizione della planimetria dell'appartamento, tanto più che quel vano non dovrebbe avere quindi nemmeno l'abitabilità. (ho anche scoperto che lo stesso problema lo ha la signora di sotto e quella di sopra ma non gli interessa risolverlo)
Sono andata quindi a parlare con due geometri diversi che mi hanno offerto soluzioni completamente distinte e non capendo perché mi rivolgo a voi.
Il primo mi ha detto che devo affrontare le due cose - la dichiarazione della finestra - e - il lavori di ristrutturazione - in due momenti distinti, ovvero fare presentare prima la planimetria corretta in cui risulta la finestra e poi su questa fare il progetto per i lavori di ristrutturazione. Duplicazione dei passaggi quindi.
Il secondo mi ha invece detto che trattandosi di un errore grossolano di cui si ha prova, al momento in cui si prepara il progetto per la ristrutturazione si può semplicemente aggiungere una nota con allegati che giustifica "l'apparire" della finestra nella nuova planimetria. Me la caverei con un passaggio.
Non so a chi dare retta per affrontare la situazione senza il rischio di dover pagare (ingiustamente) delle sanzioni.
grazie per l'aiuto