EDA

Nuovo Iscritto
Buongiorno,
risiedo a Roma nella IV circoscrizione e vorrei dividere il mio appartamento in due unità distinte di circa 80 mq ciascuna (soggiorno, 2 camere, servizi).
Vorrei sapere se il regolamento edilizio locale permette il frazionamento e, in caso affermativo, qual'è la procedura da seguire sia nei confronti dell'amministrazione pubblica che del condominio.
A livello di interventi, la pianta a L, la distribuzione dei servizi igienici e l'impianto elettrico già separato tra "zona notte" e "zona giorno" permetterebbe il frazionamento creando solo un angolo cottura o un cucinotto e ripristinando alcuni tramezzi abbattuti nella precedente ristrutturazione, oltre all'aggiunta dei contatori per la nuova utenza. Per accedere alle due unità le opzioni sono due: 1) apertura di una seconda porta sul pianerottolo condominiale; in alternativa 2) ripristino del vano ingresso all'interno dell'attuale appartamento, con funzione di secondo pianerottolo su cui si aprono le due porte delle nuove unità immobiliari. In tal caso la superficie del secondo pianerottolo andrebbe attribuita ad un appartamento, con servitù di passaggio dell'altro o vi è un'altra soluzione?
Grazie in anticipo!
 

Diego Antonello

Membro Attivo
Agente Immobiliare
si può anche renderla parte a sè comune 1/2 e 1/2 per le 2 unità......avresti in pratica 1 porta sul vano scale e 1 disimpegno comune che consente l'ingresso a entrambe le unità....è probabilmente la scelta più semplice se conformazione e metrature lo consentono
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Non conosco il regolamento locale della tua zona ma in generale questo tipo di trasformazioni dovrebbero essere permessi nella totalità dei regolamenti esistenti nelle varie realtà, io ti consiglio di proporre la cosa prima all'approvazione dell'assemblea di condominio per acquisire l'autorizzazione degli stessi e la modifica delle quote millesimali.

La documentazione che generalmente deve essere fatta per avere tutto in regola sono:
autorizzazione condominiale, dia per diversa distribuzione interna e realizzazione di unità immobiliari urbane, a fine lavori variazione catastale con la causale uguale alla dia e richiesta al comune dell'agibilità.

Per quanto riguarda l'ingresso alla stessa stregua dell'autorizzazione condominiale per la realizzazione di unità immobiliare inserisci anche nuovo ingresso da pianerottolo, oppure se gli spazi te lo pemettono, ralizzalo all'interno della proprietà così come da te suggerito.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
1) Il frazionamento, comporta una DIA con oneri non trascurabili: poi una delle due u.i. che si vengono a creare viene considerata "nuova" e deve rispettare tutte le norme edilizie "attualmente" vigenti, tipo insonorizzazione ecc. Eventuali sconti normativi sono a discrezione dell'ufficio tecnico comunale.

2) Circa "l'autorizzazione condominiale" avrei dei dubbi: informare e comunicare all'amministratore è sempre educazione e correttezza, ma se il RdC non vieta esplicitamente variazioni delle u.i., cosa di cui dubito, non vedo che titolo abbia il condominio per opporsi: anche con l'apertura di una seconda porta nel pianerottolo. (Salvo si stia parlando di edificio di particolare pregio architettonico, con qualche vincolo artistico)
 

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