matteobalotelli

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buonasera, ormai per me questo sito è diventato meglio di qualsiasi notaio quindi vi porgo un quesito abbastanza difficile: Un mio cliente in area agricola non vincolata ha edificato una villa unifamiliare e un annesso agricolo con il condono del 2003 ha cambiato le destinazioni agricole della villa grande in residenziale e ha condonato anche l'annesso agricolo staccato dall'abitazione in residenziale. Per entrambe ha ottenuto la concessione in sanatoria e successivamente a questa ha espletato una regolare pratica di frazionamento anche questa approvata dal comune per rendere indipendenti la villa grande dalla villetta piccola. Ho trovato una cliente disposta ad acquistare tale villetta ma il suo architetto dice che il frazionamento non si poteva fare. A me sembra una cavolata perchè da quello che sò io il frazionamento di terreno agricolo è vietato solo nelle zone vincolate da parchi mentre anche in precedenza li ho visti sempre fare i frazionamenti senza problemi e poi mi sembra strano che un comune rigido come quello in questione approvi un frazionamento che in realtà è inregolare. E' un incopetente totale l'architetto? io credo di si.
 

pinacio

Membro Attivo
Professionista
Non capisco sulla base di cosa questo architetto dice che non si poteva effettuare il frazionamento. Non è vero che il frazionamento è vietato solo nei parchi o zone vincolate, la legge vieta la lottizzazione abusiva, cioè la creazione di lotti senza un preventivo piano di lottizzazione. Il Comune tu dici che ha approvato il frazionamento, in realtà ha approvato la formazione di due unità immobiliari autonome e al momento del deposito del frazionamento non ha rilevato sussistere una lottizzazione abusiva. Pertanto le due unità sono regolarmente commerciabili separatamente o no. Potrebbe sussistere un problema di oneri se le unità sono state realizzate in esenzione perchè annesse ad un fondo agricolo.
 

m.barelli

Membro Attivo
Professionista
Potrebbe essere che l'immobile fosse stato a suo tempo condonato come un'unica unità immobiliare e che l'Architetto intenda che la divisione in due di essa sia una ristrutturazione edilizia (aumento delle unità immobiliari ai sensi del punto d) dell'art. 3 del D.P.R 380/01) eseguita senza autorizzazione?
Un saluto
 

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