Ciao a tutti,
Sono proprietario di una vecchia casa rurale (trasformata con un cambio di destinazione in urbana una circa 35 anni fa) composta da due appartamenti uno sopra l'altro che si trova su terreno di mia proprietà esclusiva e che hanno impianto termico in comune (termostato solo al piano di sopra e con impianto "a colonne" che da ogni termosifone del piano di sotto porta l'acqua calda anche al corrispondente del piano di sopra) e con utenze e impianti in comune (solo un contatore sia gas, luce che acqua) e scarichi comuni. Gli appartamenti hanno due ingressi separati, ma sono comunicanti attraverso una porta che da sulla scala che porta all'appartamento sopra. la porta in questione e quella che da accesso all'appartamento sopra non sono blindate. è la classica casa bifamiliare costruita per accomodare i genitori e il figlio con la famiglia.
Detto questo, io vorrei unire i due appartamenti perché ho ereditato tutta la casa recentemente. Sia per un motivo fiscale (sto pagando IMU su "quello in cui non sono residente") sia perché in un futuro vorrei trasformare l'appartamento sotto in zona giorno e sopra in zona notte. Purtroppo non mi trovo ancora in condizione di fare lavori così sostanziali, per cui vorrei continuare a usare la cucina al piano di sopra ma comunque unirli. Dunque, quello che mi chiedo, è possibile mantenere le due cucine senza incappare nella "indipendenza funzionale" considerando tutte le utenze e l'impianto termico in comune oppure devo eliminarne una? e se dovessi eliminarne una, è sufficiente togliere la cucina o devo eliminare gas e scarichi in quella che un giorno vorrei fosse la cucina (quindi significherebbe fare i lavori due volte)? inoltre vorrei mantenere la cucina al piano di sotto per permettere ad alcuni zii anziani di poter abitare di sotto, in modo da poterli assistere, senza però intaccare la loro privacy.
Le norme sono ambigue a riguardo e tutti i professionisti che ho sentito mi hanno detto cose diverse, per cui confido in voi.
Grazie
Sono proprietario di una vecchia casa rurale (trasformata con un cambio di destinazione in urbana una circa 35 anni fa) composta da due appartamenti uno sopra l'altro che si trova su terreno di mia proprietà esclusiva e che hanno impianto termico in comune (termostato solo al piano di sopra e con impianto "a colonne" che da ogni termosifone del piano di sotto porta l'acqua calda anche al corrispondente del piano di sopra) e con utenze e impianti in comune (solo un contatore sia gas, luce che acqua) e scarichi comuni. Gli appartamenti hanno due ingressi separati, ma sono comunicanti attraverso una porta che da sulla scala che porta all'appartamento sopra. la porta in questione e quella che da accesso all'appartamento sopra non sono blindate. è la classica casa bifamiliare costruita per accomodare i genitori e il figlio con la famiglia.
Detto questo, io vorrei unire i due appartamenti perché ho ereditato tutta la casa recentemente. Sia per un motivo fiscale (sto pagando IMU su "quello in cui non sono residente") sia perché in un futuro vorrei trasformare l'appartamento sotto in zona giorno e sopra in zona notte. Purtroppo non mi trovo ancora in condizione di fare lavori così sostanziali, per cui vorrei continuare a usare la cucina al piano di sopra ma comunque unirli. Dunque, quello che mi chiedo, è possibile mantenere le due cucine senza incappare nella "indipendenza funzionale" considerando tutte le utenze e l'impianto termico in comune oppure devo eliminarne una? e se dovessi eliminarne una, è sufficiente togliere la cucina o devo eliminare gas e scarichi in quella che un giorno vorrei fosse la cucina (quindi significherebbe fare i lavori due volte)? inoltre vorrei mantenere la cucina al piano di sotto per permettere ad alcuni zii anziani di poter abitare di sotto, in modo da poterli assistere, senza però intaccare la loro privacy.
Le norme sono ambigue a riguardo e tutti i professionisti che ho sentito mi hanno detto cose diverse, per cui confido in voi.
Grazie