Genova Gronda, la sfida è salvare Vesima
Vesima è il lato B della Gronda. Non se ne parla mai perché il Comune si sta arrovellando, e da tempo, perché la soluzione prospettata da Autostrade non è praticabile. L’ipotesi di tracciato prevede infatti il raddoppio di due viadotti all’altezza del borgo storico, davanti alle spiagge sulle quali Tursi ha investito milioni di euro per il ripascimento, in una zona stravincolata e a un tiro di schioppo dal Workshop di Renzo Piano, una delle “immagini” della città che fanno il giro del mondo.
La frazione di Vesima è vincolata dai Beni architettonici e ambientali: dal mare agli attuali viadotti, le mappe sono colorate di rosso. Significa centro storico. Zona intoccabile, come Boccadasse, come Portofino, come i vicoli. Perché a Vesima ci sono casolari di inizio ‘900, un bosco di lecci e orti secolari, un palazzo genovese del ‘700 (palazzo Negrotto-Cambiaso Cattaneo-Adorno).
Autostrade spa questo non lo sapeva, quando ha tracciato l’innesto. Se no avrebbe considerato che duecento metri più a Ovest c’è la Lupara (Fossa Luea in genovese), priva di orti o palazzi storici.
«Il problema dell’innesto sulla A10 è sotto l’attenzione dei nostri progettisti - dice Giorgio Fabriani, responsabile per Autostrade per l’Italia del progetto Gronda di Ponente - Vesima è tra le criticità delle quali stiamo maggiormente tenendo conto. La sezione in ingresso e di attacco sulla A10 viene in queste ore esaminata con particolare attenzione, anche e soprattutto alla luce di quanto è emerso dal débat public».
via Gronda, la sfida è salvare Vesima| Liguria | Genova| Il SecoloXIX.
Vesima è il lato B della Gronda. Non se ne parla mai perché il Comune si sta arrovellando, e da tempo, perché la soluzione prospettata da Autostrade non è praticabile. L’ipotesi di tracciato prevede infatti il raddoppio di due viadotti all’altezza del borgo storico, davanti alle spiagge sulle quali Tursi ha investito milioni di euro per il ripascimento, in una zona stravincolata e a un tiro di schioppo dal Workshop di Renzo Piano, una delle “immagini” della città che fanno il giro del mondo.
La frazione di Vesima è vincolata dai Beni architettonici e ambientali: dal mare agli attuali viadotti, le mappe sono colorate di rosso. Significa centro storico. Zona intoccabile, come Boccadasse, come Portofino, come i vicoli. Perché a Vesima ci sono casolari di inizio ‘900, un bosco di lecci e orti secolari, un palazzo genovese del ‘700 (palazzo Negrotto-Cambiaso Cattaneo-Adorno).
Autostrade spa questo non lo sapeva, quando ha tracciato l’innesto. Se no avrebbe considerato che duecento metri più a Ovest c’è la Lupara (Fossa Luea in genovese), priva di orti o palazzi storici.
«Il problema dell’innesto sulla A10 è sotto l’attenzione dei nostri progettisti - dice Giorgio Fabriani, responsabile per Autostrade per l’Italia del progetto Gronda di Ponente - Vesima è tra le criticità delle quali stiamo maggiormente tenendo conto. La sezione in ingresso e di attacco sulla A10 viene in queste ore esaminata con particolare attenzione, anche e soprattutto alla luce di quanto è emerso dal débat public».
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