Tempi duri per le professioni del settore immobiliare!
Dopo la “retrocessione” del ruolo degli agenti immobiliari a semplice registro, sembra che, per la categoria degli amministratori di condominio, anche il semplice, succitato registro, sia eccessivo.
Il disegno di legge sulla riforma del condominio, in questi giorni all’esame della Commissione Giustizia del Senato prevede infatti, all’ art. 25, l’iscrizione obbligatoria, di chi svolge l’attività di Amministratore di condominio, ad un pubblico registro, tenuto dalla CCIAA e il rafforzamento di tale obbligo con la previsione di un sistema sanzionatorio, in caso di sua inottemperanza.
Ma tale vincolo di iscrizione rappresenta, per L’ Antitrust, una ingiustificata restrizione dei principi di concorrenza e libero mercato.
Pollice verso, quindi, al previsto e, da molti auspicato, registro per Amministratori di Condominio, da parte dell’ Autorità garante della concorrenza e del libero mercato.
Il Governo, già molto claudicante e indebolito dalle note vicende partitiche, riuscirà a mantenere, nonostante tale intervento negativo, la sua promessa di istituire il tanto sperato Albo?
E’ ancora immaginabile nel 2010, nonostante la notevolmente accresciuta complessità di gestione di un condominio, un amministratore senza neanche la quinta elementare?
Dopo la “retrocessione” del ruolo degli agenti immobiliari a semplice registro, sembra che, per la categoria degli amministratori di condominio, anche il semplice, succitato registro, sia eccessivo.
Il disegno di legge sulla riforma del condominio, in questi giorni all’esame della Commissione Giustizia del Senato prevede infatti, all’ art. 25, l’iscrizione obbligatoria, di chi svolge l’attività di Amministratore di condominio, ad un pubblico registro, tenuto dalla CCIAA e il rafforzamento di tale obbligo con la previsione di un sistema sanzionatorio, in caso di sua inottemperanza.
Ma tale vincolo di iscrizione rappresenta, per L’ Antitrust, una ingiustificata restrizione dei principi di concorrenza e libero mercato.
Pollice verso, quindi, al previsto e, da molti auspicato, registro per Amministratori di Condominio, da parte dell’ Autorità garante della concorrenza e del libero mercato.
Il Governo, già molto claudicante e indebolito dalle note vicende partitiche, riuscirà a mantenere, nonostante tale intervento negativo, la sua promessa di istituire il tanto sperato Albo?
E’ ancora immaginabile nel 2010, nonostante la notevolmente accresciuta complessità di gestione di un condominio, un amministratore senza neanche la quinta elementare?