Salve a tutti,
sono nuovo in tutti i sensi
ho 25 anni e devo gestire una cosa abbastanza complicata in prima persona perche i miei genitori vivono in un altra regione,vi prego quindi di dare spiegazioni semplici.
Dunque,
3 mesi fa mi sono impegnato ad acquistare un appartamento tramite agenzia,compromesso fatto,registrato e pagato 1/3 del valore come caparra confirmatoria.Viene inoltre riportato che il venditore concede la possibilità di abitare a titolo gratuito fino al rogito che dovra essere fatto entro il 15 marzo.Fin qui tutto ok
Ora ho iniziato a girare vari Notai per i preventivi ma vengo a scoprire che dal 1' luglio è entrata in vigore un legge che obbliga il Notaio a riportare i dati catastali della parte comune (giardino) specie se ha un destinazione d'uso tipo garage come nel mio caso su cui dovra essere calcolata la mia quota millesimale ai fine del pagamento delle imposte su rendita e rende nullo a prescindere (cioè anche dopo il rogito) un atto se non in regola con catasto ecc)
Mi spiego nel dettaglio,parte del giardino condominniale è stata divisa in sub piu piccole di uguale dimensione censiti come beni comuni non censibili cat c/6 dove i condomini hanno provveduto a ottenere il rilascio dell autorizzazione per costrire un box-tettoia (che il comune normalmente rilascia senza verificare la proprietà).
Mi è stato spiegato che in genere in questi casi i vari condomini vanno tutti dal Notaio per assegnarsi definitivamente i varie sub per diventare proprietari esclusivi.
Ora il venditore,penso a questo punto in buona fede,nel compromesso ha dichiarato di vendermi proprio un sub nonostante non sia proprietario esclusivo e quindi già ora potrebbe essere denunciato per inadempienza o peggio per truffa insieme ad un esposto alla Procura dell agente mediatore.
La mia famiglia pero non cerca soldi facili,a noi l appartamento interessa ancora anche se non diventassimo proprietari esclusivi del sub ma dall all altra parte cè il notaio che ci dice che l atto cosi non lo puo fare anche perche non sono mai stati calcolati i millesimi di proprieta corrispondente (si tratta di un condominnio di 6 famiglie senza amministratore).
Da parte nostra cè tutta la disponibilità a concedere altro tempo per cercare di sistemare le cose ma allo stesso tempo mi sento dire dal venditore che se l atto non si fa per il 15 (lo dice con la consapevolezza di comprendere che dipende da lui come gli è stato spiegato dal suo geometra e Notaio di sua fiducia) io non posso pretendere di continuare a vivere in casa sua anche dopo il 15 e che gli dovrei pagare una sorta di affitto.
Sinceramente mi sembra fuori luogo dal momento che il rinvio non dipende da me e anche se dovessi lasciarla la casa il 15 per aspettare la data del nuovo rogito mi pare di capire che dovrebbe pagarmi l albergo o un nuovo affitto che per inadempienza sua mi ritroverei a pagare...
Per non passare dalla parte del torto sono obbligato a fissare comunque una data dal notaio e constatata l impossibilita' di redigere l atto per documentazione insufficiente o non corretta inviare tramite legale intimazione ad adempiere e successiva messa in mora.
Quello che vi chiedo è,come se ne esce?
Puo davvero cacciarmi di casa dopo il 15?
In un altra discussione ho trovato questo “Ufficialmente quei box sono comuni, per questo non puoi venderlo, ma vendendo l'appartamento vendi anche la tua quota di parti comuni, quindi non puoi tenerlo tu se vendi la casa.
Il nuovo proprietario avrà l'"uso esclusivo" di quella parte "comune" esattamente come gli altri ce l'hanno per i rispetti "box".
Quindi se nel rogito si omettessero questi box cat c/6 beni comuni non censibili ma si parlasse solo di pertinenze,il diritto di proprietà reale passerebbe automaticamente a me o rimarebbe al vecchio proprietario (nell ultima provenienza si parla di parti comuni e pertinenze senza specificare)?
Grazie a tutti
Per chi volesse puo contattarmi anche su skype grandehermann
sono nuovo in tutti i sensi
ho 25 anni e devo gestire una cosa abbastanza complicata in prima persona perche i miei genitori vivono in un altra regione,vi prego quindi di dare spiegazioni semplici.
Dunque,
3 mesi fa mi sono impegnato ad acquistare un appartamento tramite agenzia,compromesso fatto,registrato e pagato 1/3 del valore come caparra confirmatoria.Viene inoltre riportato che il venditore concede la possibilità di abitare a titolo gratuito fino al rogito che dovra essere fatto entro il 15 marzo.Fin qui tutto ok
Ora ho iniziato a girare vari Notai per i preventivi ma vengo a scoprire che dal 1' luglio è entrata in vigore un legge che obbliga il Notaio a riportare i dati catastali della parte comune (giardino) specie se ha un destinazione d'uso tipo garage come nel mio caso su cui dovra essere calcolata la mia quota millesimale ai fine del pagamento delle imposte su rendita e rende nullo a prescindere (cioè anche dopo il rogito) un atto se non in regola con catasto ecc)
Mi spiego nel dettaglio,parte del giardino condominniale è stata divisa in sub piu piccole di uguale dimensione censiti come beni comuni non censibili cat c/6 dove i condomini hanno provveduto a ottenere il rilascio dell autorizzazione per costrire un box-tettoia (che il comune normalmente rilascia senza verificare la proprietà).
Mi è stato spiegato che in genere in questi casi i vari condomini vanno tutti dal Notaio per assegnarsi definitivamente i varie sub per diventare proprietari esclusivi.
Ora il venditore,penso a questo punto in buona fede,nel compromesso ha dichiarato di vendermi proprio un sub nonostante non sia proprietario esclusivo e quindi già ora potrebbe essere denunciato per inadempienza o peggio per truffa insieme ad un esposto alla Procura dell agente mediatore.
La mia famiglia pero non cerca soldi facili,a noi l appartamento interessa ancora anche se non diventassimo proprietari esclusivi del sub ma dall all altra parte cè il notaio che ci dice che l atto cosi non lo puo fare anche perche non sono mai stati calcolati i millesimi di proprieta corrispondente (si tratta di un condominnio di 6 famiglie senza amministratore).
Da parte nostra cè tutta la disponibilità a concedere altro tempo per cercare di sistemare le cose ma allo stesso tempo mi sento dire dal venditore che se l atto non si fa per il 15 (lo dice con la consapevolezza di comprendere che dipende da lui come gli è stato spiegato dal suo geometra e Notaio di sua fiducia) io non posso pretendere di continuare a vivere in casa sua anche dopo il 15 e che gli dovrei pagare una sorta di affitto.
Sinceramente mi sembra fuori luogo dal momento che il rinvio non dipende da me e anche se dovessi lasciarla la casa il 15 per aspettare la data del nuovo rogito mi pare di capire che dovrebbe pagarmi l albergo o un nuovo affitto che per inadempienza sua mi ritroverei a pagare...
Per non passare dalla parte del torto sono obbligato a fissare comunque una data dal notaio e constatata l impossibilita' di redigere l atto per documentazione insufficiente o non corretta inviare tramite legale intimazione ad adempiere e successiva messa in mora.
Quello che vi chiedo è,come se ne esce?
Puo davvero cacciarmi di casa dopo il 15?
In un altra discussione ho trovato questo “Ufficialmente quei box sono comuni, per questo non puoi venderlo, ma vendendo l'appartamento vendi anche la tua quota di parti comuni, quindi non puoi tenerlo tu se vendi la casa.
Il nuovo proprietario avrà l'"uso esclusivo" di quella parte "comune" esattamente come gli altri ce l'hanno per i rispetti "box".
Quindi se nel rogito si omettessero questi box cat c/6 beni comuni non censibili ma si parlasse solo di pertinenze,il diritto di proprietà reale passerebbe automaticamente a me o rimarebbe al vecchio proprietario (nell ultima provenienza si parla di parti comuni e pertinenze senza specificare)?
Grazie a tutti
Per chi volesse puo contattarmi anche su skype grandehermann