studiopci

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No: il bene donato o ereditato NON entra in comunione, a meno che il donante o il testante abbia espressamente stabilito che il bene donato/ereditato sia destinato ad entrambi i coniugi in comunione .
Certo francesca ma è cosa ben diversa dalla donazione ad un singolo coniuge ( caso di cui stiamo parlando ) , nel caso che riporti, il donante decide di donare ai 2 coniugi e quindi rientra in comunione, ma se il donante decide di donare ad un solo coniuge, quest'ultimo deve dichiarare che la donazione ricevuta rientri nella comunione. Scusa ma sono 2 cose diverse. Il codice civile elenca una serie di beni che non rientrano mai nella comunione , tra questi i beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di donazione o successione, sempre che nell’atto di donazione o nel testamento non sia specificato il contrario ossia che essi vengono donati a entrambi (in tal caso entrano nella comunione). La ragione di tale deroga è piuttosto semplice: per i beni ricevuti per donazione o successione non opera la presunzione che entrambi i coniugi abbiano contribuito in egual misura all’acquisto e quindi non c’è ragione di ritenere che questi debbano spettare per pari quota ad entrambi.
 

vincenzobova79

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Privato Cittadino
L'immobile pervenuto per donazione dai tuoi genitori, anche dopo il matrimonio non rientra nella comunione dei beni e mai ci entrerà, a meno che tu non lo abbia espressamente dichiarato. Questo quindi non inficia la possibilità di tua moglie di acquistare un immobile ed usufruire dei benefici prima casa, perchè questo avvenga, una strada percorribile è che tua moglie , e solo tua moglie, deve procedere all'acquisto dell'immobile dimostrando inoltre che ha la capienza economica per pagare il mutuo e le spese, inoltre in sede di rogito dovrai dichiarare ( il notaio ti indicherà la formula precisa ) che non hai partecipato e non parteciperai mai a nessun aiuto economico in merito all'acquisto e che il bene è di esclusiva proprietà di tua moglie. Personalmente non sono convinto della bontà di questa strada, per il principio di mutua solidarietà tra coniugi, un domani potresti comunque intentare un giudizio per accampare diritti e non è improbabile tu possa vincere, per cui anche io credo la cosa migliore sia quella di cambiare regime e passare alla divisione dei beni, un po scocciante farla, ma starete più tranquilli tutti e due.
Infatti è quello che alla fine farò, prefersico dormire sonni tranquilli
 

francesca63

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Privato Cittadino
ma se il donante decide di donare ad un solo coniuge, quest'ultimo deve dichiarare che la donazione ricevuta rientri nella comunione.
Questa frase mi è incomprensibile.
Per il resto,
Il codice civile elenca una serie di beni che non rientrano mai nella comunione , tra questi i beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di donazione o successione, sempre che nell’atto di donazione o nel testamento non sia specificato il contrario ossia che essi vengono donati a entrambi (in tal caso entrano nella comunione). La ragione di tale deroga è piuttosto semplice: per i beni ricevuti per donazione o successione non opera la presunzione che entrambi i coniugi abbiano contribuito in egual misura all’acquisto e quindi non c’è ragione di ritenere che questi debbano spettare per pari quota ad entrambi.
È quello che ho scritto dall’inizio . Il bene donato non entra in comunione, se non per scelta del donante.
 

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