A tutti gli organi di stampa sono arrivate le rilevazioni prezzi effettuate dal sito on line “Casa.it”. Un sito importante, anzi il più importante d’Italia in quanto a presenza di annunci pubblicitari per immobili in vendita.
Lo scopo di tali rilevazioni è ovvio: il bisogno di farsi pubblicità. Il limite, è che tengono conto non dei prezzi finali realmente raggiunti dagli immobili, ma della richiesta che i proprietari fanno al momento in cui decidono di metterli in vendita. Se quindi sono rilevazioni sostanzialmente valide per offrire una linea generale di andamento (Firenze +0,5%, Arezzo -2,5%), non possono essere prese a reale valutazione dei prezzi sul territorio.
fino a questo punto ritengo le considerazioni del giornalista condivisibili, il resto dell'articolo invece non mi trova completamente d'accordo.
anche tutti gli altri osservatori soffrono delle stesse limitazioni esponendo prezzi minimi e massimi generici non utilizzabili per le valutazioni immobiliari e questi prezzi, come tutti quelli attualmente in circolazione, possono solo "offrire una linea generale di andamento".
Se tutti gli osservatori utilizzassero un linguaggio condiviso ed i prezzi reali di mercato si dovrebbe arrivare agli stessi valori, invece le differenze ci sono ed anche molto consistenti.
Lo scopo di tali rilevazioni è ovvio: il bisogno di farsi pubblicità. Il limite, è che tengono conto non dei prezzi finali realmente raggiunti dagli immobili, ma della richiesta che i proprietari fanno al momento in cui decidono di metterli in vendita. Se quindi sono rilevazioni sostanzialmente valide per offrire una linea generale di andamento (Firenze +0,5%, Arezzo -2,5%), non possono essere prese a reale valutazione dei prezzi sul territorio.
fino a questo punto ritengo le considerazioni del giornalista condivisibili, il resto dell'articolo invece non mi trova completamente d'accordo.
anche tutti gli altri osservatori soffrono delle stesse limitazioni esponendo prezzi minimi e massimi generici non utilizzabili per le valutazioni immobiliari e questi prezzi, come tutti quelli attualmente in circolazione, possono solo "offrire una linea generale di andamento".
Se tutti gli osservatori utilizzassero un linguaggio condiviso ed i prezzi reali di mercato si dovrebbe arrivare agli stessi valori, invece le differenze ci sono ed anche molto consistenti.