Il Cipe avvia il Piano casa
Tratto da Apcom - Agenzia di stampa
L'approvazione del Dpcm "piano nazionale per l'edilizia abitativa" da parte del Cipe, avvia "concretamente" il piano casa del governo e porta delle novità positive. E' il commento di Assoimmobiliare al via libera del piano casa da 550 milioni per il quale "è occorso quasi un anno".
"Auspicando che non sorgano altri ostacoli - afferma l'associazione in una nota - possiamo osservare che le numerose novità introdotte, rispetto alle prime versioni, sono da salutare positivamente, in quanto il provvedimento sembra guardare con più attenzione al mercato". In particolare il piano casa, con il contributo "fondamentale" della Cassa Depositi e Prestiti, potrebbe divenire "lo strumento di facilitazione finanziaria degli interventi di housing sociale che, in una ottica di efficienza, non potranno che essere gestiti a livello territoriale dalla nuova industria dei Fondi Immobiliari".
Secondo Assoimmobiliare "farà solo bene all'efficienza complessiva" del piano casa che le Sgr di fondi immobiliari siano messe in competizione fra di loro e indotte a costituire fondi che investiranno in abitazioni da dare in locazione.
"Nelle città dove saranno realizzati gli investimenti di housing sociale - si legge nella nota - è da evitare che la loro gestione venga messa nelle mani di improvvisati operatori nati ad hoc (magari pubblici), bensì affidata, con meccanismi competitivi, agli operatori più efficienti. Gli attori del piano sono principalmente due: l'Sgr della Cassa Depositi e Prestiti, che investirà nei fondi immobiliari locali, non più del 40% in ogni singolo fondo, e le società di gestione che già operano efficientemente sul mercato".
Il Dpcm affronta il problema dell'incertezza dei tempi predispondendo che il ministero delle Infrastrutture, in caso di ritardi, possa avvalersi di poteri sostitutivi attraverso l'azione di Commissari all'uopo nominati. "Si tratta di un punto qualificante del piano - sottolinea il presidente di Assoimmobiliare, Gualtiero Tamburini - un punto sul quale abbiamo recentemente richiamato l'attenzione con una ricerca sui tempi di gestione dei permessi edilizi delle pubbliche amministrazioni, tempi che mediamente si avvicinano all'anno e che, come ha recentemente evidenziato la Banca Mondiale, costituiscono un fattore negativo per la competitività dell'intera economia italiana". Il piano casa rinvia a un gruppo di lavoro la definizione dei criteri di valutazione delle Sgr alle quali toccherà individuare i progetti meritevoli e promuoverne l'attuazione, ma anche, ha aggiunto Tamburini "di stimolare nel territorio la predisposizione di iniziative in linea con i più avanzati principi di sostenibilità economica, sociale ed ambientale".
Un fondamentale ruolo strategico è poi attribuito a un "Comitato paritetico" che avrà il compito non solo di monitorare l'andamento del piano e le nuove iniziative connesse. Il piano casa delle cento città, secondo Tamburini, "dovrà innovare in una serie di campi come quelli fiscali, finanziari, urbanistici (nell'ambito delle competenze regionali) e locativi. Solo con una forte innovazione a tutto campo capace fra l'altro di immettere a servizio dell'housing sociale le aree edificabili pubbliche, come quelle a standard, si potranno ricreare le condizioni perché gli investitori istituzionali tornino a investire in abitazioni per la locazione". Oggi la possibilità che il calo dell'attività edilizia e immobiliare si ripercuota in una perdita di almeno 250 mila posti di lavoro nel 2009 e conseguente forte caduta del Pil è, in assenza di un intervento straordinario, "piuttosto elevata".
Posto che le risorse finanziarie pubbliche, conclude Tamburini, "sono insufficienti è necessario puntare sulla capacità di attrarre capitali privati, italiani e stranieri". Veicoli come i Fondi immobiliari o le Siiq (Società di Investimento Immobiliare Quotate), "se opportunamente incentivati, possono essere gli strumenti più efficaci per far tornare la fiducia facendo ripartire l'economia del Paese anche grazie alla realizzazione di un grande piano casa da un milione di alloggi".
viaIl Cipe avvia il Piano casa - Informazione - www.edilio.it.
Tratto da Apcom - Agenzia di stampa
L'approvazione del Dpcm "piano nazionale per l'edilizia abitativa" da parte del Cipe, avvia "concretamente" il piano casa del governo e porta delle novità positive. E' il commento di Assoimmobiliare al via libera del piano casa da 550 milioni per il quale "è occorso quasi un anno".
"Auspicando che non sorgano altri ostacoli - afferma l'associazione in una nota - possiamo osservare che le numerose novità introdotte, rispetto alle prime versioni, sono da salutare positivamente, in quanto il provvedimento sembra guardare con più attenzione al mercato". In particolare il piano casa, con il contributo "fondamentale" della Cassa Depositi e Prestiti, potrebbe divenire "lo strumento di facilitazione finanziaria degli interventi di housing sociale che, in una ottica di efficienza, non potranno che essere gestiti a livello territoriale dalla nuova industria dei Fondi Immobiliari".
Secondo Assoimmobiliare "farà solo bene all'efficienza complessiva" del piano casa che le Sgr di fondi immobiliari siano messe in competizione fra di loro e indotte a costituire fondi che investiranno in abitazioni da dare in locazione.
"Nelle città dove saranno realizzati gli investimenti di housing sociale - si legge nella nota - è da evitare che la loro gestione venga messa nelle mani di improvvisati operatori nati ad hoc (magari pubblici), bensì affidata, con meccanismi competitivi, agli operatori più efficienti. Gli attori del piano sono principalmente due: l'Sgr della Cassa Depositi e Prestiti, che investirà nei fondi immobiliari locali, non più del 40% in ogni singolo fondo, e le società di gestione che già operano efficientemente sul mercato".
Il Dpcm affronta il problema dell'incertezza dei tempi predispondendo che il ministero delle Infrastrutture, in caso di ritardi, possa avvalersi di poteri sostitutivi attraverso l'azione di Commissari all'uopo nominati. "Si tratta di un punto qualificante del piano - sottolinea il presidente di Assoimmobiliare, Gualtiero Tamburini - un punto sul quale abbiamo recentemente richiamato l'attenzione con una ricerca sui tempi di gestione dei permessi edilizi delle pubbliche amministrazioni, tempi che mediamente si avvicinano all'anno e che, come ha recentemente evidenziato la Banca Mondiale, costituiscono un fattore negativo per la competitività dell'intera economia italiana". Il piano casa rinvia a un gruppo di lavoro la definizione dei criteri di valutazione delle Sgr alle quali toccherà individuare i progetti meritevoli e promuoverne l'attuazione, ma anche, ha aggiunto Tamburini "di stimolare nel territorio la predisposizione di iniziative in linea con i più avanzati principi di sostenibilità economica, sociale ed ambientale".
Un fondamentale ruolo strategico è poi attribuito a un "Comitato paritetico" che avrà il compito non solo di monitorare l'andamento del piano e le nuove iniziative connesse. Il piano casa delle cento città, secondo Tamburini, "dovrà innovare in una serie di campi come quelli fiscali, finanziari, urbanistici (nell'ambito delle competenze regionali) e locativi. Solo con una forte innovazione a tutto campo capace fra l'altro di immettere a servizio dell'housing sociale le aree edificabili pubbliche, come quelle a standard, si potranno ricreare le condizioni perché gli investitori istituzionali tornino a investire in abitazioni per la locazione". Oggi la possibilità che il calo dell'attività edilizia e immobiliare si ripercuota in una perdita di almeno 250 mila posti di lavoro nel 2009 e conseguente forte caduta del Pil è, in assenza di un intervento straordinario, "piuttosto elevata".
Posto che le risorse finanziarie pubbliche, conclude Tamburini, "sono insufficienti è necessario puntare sulla capacità di attrarre capitali privati, italiani e stranieri". Veicoli come i Fondi immobiliari o le Siiq (Società di Investimento Immobiliare Quotate), "se opportunamente incentivati, possono essere gli strumenti più efficaci per far tornare la fiducia facendo ripartire l'economia del Paese anche grazie alla realizzazione di un grande piano casa da un milione di alloggi".
viaIl Cipe avvia il Piano casa - Informazione - www.edilio.it.