Gentilissimi, mi ritrovo a scrivervi in cerca di un parere da parte di chi fosse disponibile.
Ecco il caso: il mio amico X va in trattativa con l'agenzia immobiliare B che gestisce tutte le compravendite della ditta costruttrice GAMMA, proprietaria del lotto e dei vari appartamenti (che andranno a formare un condominio) che vi sta costruendo sopra.
Visionano l'immobile, viene firmata proposta irrevocabile d'acquisto, poi preliminare di compravendita con previsione di andare a rogito entro e non oltre il 30.03.2016.
Tale termine non viene rispettato per (a mio avviso) inadempimento di parte alienante: il costruttore, infatti, non fornisce dei documenti al perito della banca - che interviene in questo caso poichè il mio amico chiede di un mutuo - circa delle planimetrie e altra documentazione tecnica relativa alla realizzazione dell'appartamento.
La motivazione fornita è questa: " il perito della banca richiede documenti inutili, gli abbiamo già fornito la documentazione successiva a quella richiesta e pertanto quella gli deve andare bene".
Vi sono vari scambi di email, solleciti e così via, viene fuori anche un abuso edilizio nella parte del sottotetto che viene poi sanato.
Morale della favola, l'agenzia immobiliare incarica un ingegnere esterno per reperire la documentazione - richiesta dal perito della banca - perchè evidentemente, il costruttore non l'ha.
Finalmente arrivano i documenti ma oramai la banca, per burocrazia interna, non riesce a rispettare il termine del 30 marzo e quindi posticipa la sua disponibilità per il rogito.
Di fronte a tale ritardo il costruttore minaccia il mio amico dicendogli che è colpa della banca e quindi colpa sua: asserisce dunque che entro i primi di aprile o al più tardì il 15 di aprile devono andare a rogito; in caso contrario tratterrà la caparra e saluti a tutti.
Oltre a ciò l'agenzia avverte X che in fase di rogito dovrà corrispondere anche il compenso richiesto dall'ingegnere che ha reperito la documentazione mancante (per la modica cifra di 500 euro). Il mio amico contesta tale spese a si rifiuta di pagare.
Ciò detto, vi riporto le mie osservazioni:
1) il comportamento del costruttore ovvero il mancato reperimento dei documenti ha causato il ritardo del rogito, pertanto è lui inadempiente e non X. Oltretutto l'agenzia immobiliare si era impegnata a garantire che fosse tutto in regola mentre, poi, è venuto fuori che c'era pure un abuso edilizio...
2) il compenso richiesto dall'ingengere è dovuto dal costruttore. Tale ingegnere è stato incaricato dall'agenzia per procurare dei documenti che doveva fornire parte alienante. Non ci sono scuse. E non vi sono clausole negli atti preliminari alla stipula.
In linea generale condividete queste idee? Vi sono capitati casi simili?
Mi sa tanto l'idea che l'agenzia ed il costruttore non si stiano comportando in maniera corretta con X.
Grazie a chi volesse rispondere.
Ecco il caso: il mio amico X va in trattativa con l'agenzia immobiliare B che gestisce tutte le compravendite della ditta costruttrice GAMMA, proprietaria del lotto e dei vari appartamenti (che andranno a formare un condominio) che vi sta costruendo sopra.
Visionano l'immobile, viene firmata proposta irrevocabile d'acquisto, poi preliminare di compravendita con previsione di andare a rogito entro e non oltre il 30.03.2016.
Tale termine non viene rispettato per (a mio avviso) inadempimento di parte alienante: il costruttore, infatti, non fornisce dei documenti al perito della banca - che interviene in questo caso poichè il mio amico chiede di un mutuo - circa delle planimetrie e altra documentazione tecnica relativa alla realizzazione dell'appartamento.
La motivazione fornita è questa: " il perito della banca richiede documenti inutili, gli abbiamo già fornito la documentazione successiva a quella richiesta e pertanto quella gli deve andare bene".
Vi sono vari scambi di email, solleciti e così via, viene fuori anche un abuso edilizio nella parte del sottotetto che viene poi sanato.
Morale della favola, l'agenzia immobiliare incarica un ingegnere esterno per reperire la documentazione - richiesta dal perito della banca - perchè evidentemente, il costruttore non l'ha.
Finalmente arrivano i documenti ma oramai la banca, per burocrazia interna, non riesce a rispettare il termine del 30 marzo e quindi posticipa la sua disponibilità per il rogito.
Di fronte a tale ritardo il costruttore minaccia il mio amico dicendogli che è colpa della banca e quindi colpa sua: asserisce dunque che entro i primi di aprile o al più tardì il 15 di aprile devono andare a rogito; in caso contrario tratterrà la caparra e saluti a tutti.
Oltre a ciò l'agenzia avverte X che in fase di rogito dovrà corrispondere anche il compenso richiesto dall'ingegnere che ha reperito la documentazione mancante (per la modica cifra di 500 euro). Il mio amico contesta tale spese a si rifiuta di pagare.
Ciò detto, vi riporto le mie osservazioni:
1) il comportamento del costruttore ovvero il mancato reperimento dei documenti ha causato il ritardo del rogito, pertanto è lui inadempiente e non X. Oltretutto l'agenzia immobiliare si era impegnata a garantire che fosse tutto in regola mentre, poi, è venuto fuori che c'era pure un abuso edilizio...
2) il compenso richiesto dall'ingengere è dovuto dal costruttore. Tale ingegnere è stato incaricato dall'agenzia per procurare dei documenti che doveva fornire parte alienante. Non ci sono scuse. E non vi sono clausole negli atti preliminari alla stipula.
In linea generale condividete queste idee? Vi sono capitati casi simili?
Mi sa tanto l'idea che l'agenzia ed il costruttore non si stiano comportando in maniera corretta con X.
Grazie a chi volesse rispondere.