C’è qualcosa che non mi torna nelle agenzie in franchising, almeno apparentemente.
E’ una domanda che mi rivolgo spesso senza trovare una soluzione plausibile.
Per me è un rebus quasi da giallo poliziesco, un rompicapo da gioco enigmistico.
Non so se lo avete notate anche voi...
Non riesco a capire come facciano tali agenzie e restare aperte e a tirare avanti, caricandosi anche di salatissime royalty, con un portafoglio,
spesso, di non più di 6 - 8 - 10 - 12 immobili in vendita.
Boh…
Vedo, con una certa frequenza, qui a Roma, vetrine di agenzie “verdi”, di agenzie “rete”, di agenzie di “gommisti”, di agenzie “viola", spesso aperte, quasi, a fianco a fianco, con limitati, se non pochissimi, cartelli di immobili in vendita o in affitto.
A volte, gli spazi “vuoti” della bacheca superano quelli occupati dalle offerte immobiliari.
Possibile che, “celebrate” agenzie, appartenenti ad un gruppo che ti garantisce la sicurezza di fare centro, hanno, qualche volta, solo una mezza dozzina di case da commercializzare e tre - quattro addetti che dentro si “aggirano” indaffaratissimi intorno al cliente che deve vendere o comprare?
Ma è tutto oro quello che luccica?
Queste agenzie in franchising sono, infallibilmente, provvisti di un arredo e di un layout nitido e accattivante, sono tirate a lucido come un gabinetto medico, sono sempre aperte su strade ottimamente frequentate, fanno orari continuati, pullulano di ragazzi in giacche e cravattoni e di ragazze in eleganti tailleur, esibiscono un “brand” di grande successo e popolarità, godono di coperture pubblicitarie a livello nazionale e poi, alla fine della fiera, espongono in vetrina “la miseria” di otto case da vendere?
Cosa non ho capito, cosa mi rimane occultato?
Nascondono, per motivi che mi rimangono oscuri, parte del loro parco – case e ritengono di non pubblicizzarlo in vetrina?
Sono capaci di un rapido turn - over di case in vendita?
Otto case le vendono in un mese e poi, il mese successivo, ne vendono altre otto?
La cosa mi pare, però,improbabile….
Oppure la loro zona di influenza, che militarizzano con la loro presenza, è troppo esigua?
Gli "incravattati" e le "tailleurate" vengono pagati pochissimo?
Poi sulla stessa strada vedo due agenzie “autarchiche”, indipendenti, di quelle che fanno tutto da sé, e noto che esibiscono in vetrina 40 – 50 immobili da vendere, ognuna.
Agenzie ignote ai più, “marchi” che non fanno nessuna pubblicità in televisione, normali uffici anonimamente arredati, gestiti, ciascuna, da due persone piuttosto anzianotte e su piazza da almeno 18 anni.
Ma allora, mi domando, ‘sto franchising è solo polvere negli occhi?
E' un fenomeno, almeno parzialmente, pompato?
Oppure quello che percepisco dall’esterno, da “oltre” la vetrina, da potenziale ma ignaro cliente, è solo un parte della realtà?
Ovvero ci sono, sotto il fenomeno franchising, occultati ai miei occhi da profano, degli enigmi difficili da decifrare?
Chi mi può aiutare a trovare il bandolo della matassa?
E’ una domanda che mi rivolgo spesso senza trovare una soluzione plausibile.
Per me è un rebus quasi da giallo poliziesco, un rompicapo da gioco enigmistico.
Non so se lo avete notate anche voi...
Non riesco a capire come facciano tali agenzie e restare aperte e a tirare avanti, caricandosi anche di salatissime royalty, con un portafoglio,
spesso, di non più di 6 - 8 - 10 - 12 immobili in vendita.
Boh…
Vedo, con una certa frequenza, qui a Roma, vetrine di agenzie “verdi”, di agenzie “rete”, di agenzie di “gommisti”, di agenzie “viola", spesso aperte, quasi, a fianco a fianco, con limitati, se non pochissimi, cartelli di immobili in vendita o in affitto.
A volte, gli spazi “vuoti” della bacheca superano quelli occupati dalle offerte immobiliari.
Possibile che, “celebrate” agenzie, appartenenti ad un gruppo che ti garantisce la sicurezza di fare centro, hanno, qualche volta, solo una mezza dozzina di case da commercializzare e tre - quattro addetti che dentro si “aggirano” indaffaratissimi intorno al cliente che deve vendere o comprare?
Ma è tutto oro quello che luccica?
Queste agenzie in franchising sono, infallibilmente, provvisti di un arredo e di un layout nitido e accattivante, sono tirate a lucido come un gabinetto medico, sono sempre aperte su strade ottimamente frequentate, fanno orari continuati, pullulano di ragazzi in giacche e cravattoni e di ragazze in eleganti tailleur, esibiscono un “brand” di grande successo e popolarità, godono di coperture pubblicitarie a livello nazionale e poi, alla fine della fiera, espongono in vetrina “la miseria” di otto case da vendere?
Cosa non ho capito, cosa mi rimane occultato?
Nascondono, per motivi che mi rimangono oscuri, parte del loro parco – case e ritengono di non pubblicizzarlo in vetrina?
Sono capaci di un rapido turn - over di case in vendita?
Otto case le vendono in un mese e poi, il mese successivo, ne vendono altre otto?
La cosa mi pare, però,improbabile….
Oppure la loro zona di influenza, che militarizzano con la loro presenza, è troppo esigua?
Gli "incravattati" e le "tailleurate" vengono pagati pochissimo?
Poi sulla stessa strada vedo due agenzie “autarchiche”, indipendenti, di quelle che fanno tutto da sé, e noto che esibiscono in vetrina 40 – 50 immobili da vendere, ognuna.
Agenzie ignote ai più, “marchi” che non fanno nessuna pubblicità in televisione, normali uffici anonimamente arredati, gestiti, ciascuna, da due persone piuttosto anzianotte e su piazza da almeno 18 anni.
Ma allora, mi domando, ‘sto franchising è solo polvere negli occhi?
E' un fenomeno, almeno parzialmente, pompato?
Oppure quello che percepisco dall’esterno, da “oltre” la vetrina, da potenziale ma ignaro cliente, è solo un parte della realtà?
Ovvero ci sono, sotto il fenomeno franchising, occultati ai miei occhi da profano, degli enigmi difficili da decifrare?
Chi mi può aiutare a trovare il bandolo della matassa?