Venditore: “Quanto potrebbe valere questo mio quadri-camere, ultimo piano, con cucina abitabile, doppi servizi, ripostiglio e terrazzino, da ristrutturare?
Mediatore: ”Diciamo 400.000 euro a scendere.”
“Cosa significa “a scendere”?”
“Che se l’unica proposta d’acquisto sarà di 400mila euro il suo appartamento varrà esattamente quella cifra. Che se l’unica proposta d’acquisto sarà di 350mila euro, il suo appartamento varrà esattamente quella cifra. Se, invece, l’unica proposta d’acquisto sarà di 320mila euro il suo appartamento varrà esattamente quella cifra. Chiaro?”
"Chiaro. E se io rifiuto la proposta d'acquisto?"
"In quel caso scommette con il fattore tempo. Potrà ricevere, in seguito, una proposta a prezzo maggiore ma, anche, una proposta con una quotazione più bassa . Nel secondo caso avrà sprecato tempo e denaro. Nel primo caso solo tempo. Chiedersi, prima di tutto, se è possibile temporeggiare e rimandare la vendita, aspettando la prossima offerta. Fondamentale poi, nell'accettare o rifiutare una proposta d'acquisto, è valutare il trend del mercato. Se questo è discendente è molto probabile che il prezzo offerto dalla proposta rifiutata non sarà più offerto, nella medesima entità, da una eventuale proposta successiva….All'occasione finanziaria persa si andranno a sommare i mesi (o gli anni) di aspettativa in più.
Se la tendenza delle quotazioni immobiliari è, invece, verso un rapido aumento, attendere una proposta ulteriore, se quella presente non è considerata soddisfacente, potrebbe significare guadagnare nell'alienazione dell’immobile qualche migliaia (o decine di migliaia) di euro in più. In sintesi, se il mercato è cedente, il prezzo lo fa l'acquirente, se è in crescita, il prezzo lo fa (parzialmente) l'alienante. Chiaro?"
“Chiarissimo, signor agente immobiliare. La ringrazio di avermi schiarito le idee e di essere stato convincente. Accetterò senza indugio la prossima (ragionevole) proposta d'acquisto. Il mercato della casa attualmente è semi paralizzato. ”
Ma dai, diciamolo: in fondo, il meccanismo del mercato immobiliare non è tutta ‘sta complicazione.
Mediatore: ”Diciamo 400.000 euro a scendere.”
“Cosa significa “a scendere”?”
“Che se l’unica proposta d’acquisto sarà di 400mila euro il suo appartamento varrà esattamente quella cifra. Che se l’unica proposta d’acquisto sarà di 350mila euro, il suo appartamento varrà esattamente quella cifra. Se, invece, l’unica proposta d’acquisto sarà di 320mila euro il suo appartamento varrà esattamente quella cifra. Chiaro?”
"Chiaro. E se io rifiuto la proposta d'acquisto?"
"In quel caso scommette con il fattore tempo. Potrà ricevere, in seguito, una proposta a prezzo maggiore ma, anche, una proposta con una quotazione più bassa . Nel secondo caso avrà sprecato tempo e denaro. Nel primo caso solo tempo. Chiedersi, prima di tutto, se è possibile temporeggiare e rimandare la vendita, aspettando la prossima offerta. Fondamentale poi, nell'accettare o rifiutare una proposta d'acquisto, è valutare il trend del mercato. Se questo è discendente è molto probabile che il prezzo offerto dalla proposta rifiutata non sarà più offerto, nella medesima entità, da una eventuale proposta successiva….All'occasione finanziaria persa si andranno a sommare i mesi (o gli anni) di aspettativa in più.
Se la tendenza delle quotazioni immobiliari è, invece, verso un rapido aumento, attendere una proposta ulteriore, se quella presente non è considerata soddisfacente, potrebbe significare guadagnare nell'alienazione dell’immobile qualche migliaia (o decine di migliaia) di euro in più. In sintesi, se il mercato è cedente, il prezzo lo fa l'acquirente, se è in crescita, il prezzo lo fa (parzialmente) l'alienante. Chiaro?"
“Chiarissimo, signor agente immobiliare. La ringrazio di avermi schiarito le idee e di essere stato convincente. Accetterò senza indugio la prossima (ragionevole) proposta d'acquisto. Il mercato della casa attualmente è semi paralizzato. ”
Ma dai, diciamolo: in fondo, il meccanismo del mercato immobiliare non è tutta ‘sta complicazione.
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